Paul McCartney ha collaborato con George Harrison per la realizzazione della prima canzone registrata dai Quarrymen (nel 1958), ed entrambi sono stati accreditati per la sua composizione. Ora Paul dice che era tutto merito suo.
Paul McCartney e John Lennon hanno formato uno dei binomi più vincenti fra gli autori, molte delle loro composizioni sono state dei grandi successi. Il grande affiatamento (almeno dal punto di vista musicale) li ha resi due dei compositori più influenti e prolifici di tutti i tempi. Tuttavia, in un’occasione (forse più d’una) McCartney ha coinvolto nella realizzazione di un brano anche Gerorge Harrison il quale, è noto, preferiva scrivere da solo le proprie canzoni.
Infatti, alcune sue creazioni sono dei veri capolavori che hanno fatto innamorare milioni di persone nel mondo. Fra queste ricordiamo Something, While My Guitar Gently Weeps e Here Comes The Sun, solo per citarne alcune.
I Beatles prima dei Beatles
Prima che i Beatles diventassero un fenomeno mondiale si chiamavano The Quarrymen ed erano composti da John Lennon, Rod Davis, Len Garry, Colin Hanton e John Lowe. La band nasce nell’autunno del 1956. In un secondo momento (1957-1959) vi fanno parte anche Paul McCartney e George Harrison. La prima canzone registrata dalla band è stata scritta da McCartney insieme ad Harrison il quale ha aggiunto un assolo di chitarra, qualcosa che sarebbe successo di nuovo in futuro, ma con risultati diversi. La canzone si intitolava “In Spite of All the Danger” ed è stata incisa su un 78 giri insieme ad una cover di un brano di Buddy Holly (“That’ll Be The Day“).
Come è noto, George Harrison componeva spesso assoli di chitarra per le canzoni dei Beatles scritte da altri membri della band, ma i ragazzi non erano troppo informati sulle (complicate) dinamiche editoriali ed economiche future, almeno in quel momento.
I Quarrymen registrarono In Spite of All The Danger nel 1958. McCartney in seguito ha ripensato alla genesi di qualla canzone mentre parlava con il biografo dei Beatles Mark Lewishon.
La traccia
La canzone (che dura di 2 minuti e 57 secondi) ricorda Buddy Holly e presenta McCartney che canticchia per un amore perduto. Circa a metà del brano, Harrison esegue un assolo di chitarra. McCartney ha ricordato come in quel periodo nessuno si interessava ai diritti d’autore perchè si pensava solo a suonare. Quindi, sebbene Harrison sia accreditato come co-autore della canzone, lui ha semplicemente eseguito l’assolo e la canzone (di fatto) è solo sua. Almeno questo è quello che sostiene McCartney.
Ecco le parole di Paul:
Eravamo amici e nessuno era interessato ai diritti d’autore e all’editoria, nessuno capiva – in realtà pensavamo quando venivamo a Londra che le canzoni appartenessero a tutti. Poiché George ha fatto l’assolo, abbiamo pensato che avesse ‘scritto’ l’assolo. Non sarebbe il caso ora. [Bruce] Springsteen scrive il disco e il ragazzo che suona l’assolo non lo ‘scrive’. A parte i crediti di scrittura delle canzoni, la band è stata estremamente eccitata quando è stata consegnata loro la versione in vinile della loro prima canzone originale.
McCartney ha ricordato con affetto:
Quando abbiamo ottenuto il disco orignale (l’unica copia in circolazione – NDR), l’accordo era che lo avremmo avuto per una settimana ciascuno. John l’ha avuto una settimana e me lo ha passato. L’ho avuto per una settimana e l’ho passato a George, che l’ha avuto per una settimana. Poi Colin l’ha avuto per una settimana e l’ha passato a Duff [John] Lowe, che l’ha tenuto per 23 anni.”
Alla fine, decenni dopo, Paul McCartney acquistò la copia originale (su suppoto a 78 giri) della canzone da John Lowe e Paul ce l’ha ancora oggi. Nella circostanza (siamo nel 1980-1981) Lowe fece fare una stima del valore dell’originale dalla casa d’aste Sotheby’s ma non si sa quanto venne stimato. Paul non incontrò Lowe e il prezioso vinile venne depositato in una valigetta lasciata in un locale prestabilito dai due a Worchester. In seguito Pual fece migliorare il suono da un ingengere del suono e realizzò una cinquantina di copie da rergalare a parenti e amici. a quale Immaginiamo la custodisca piuttosto gelosamente. La copia vinile è valutata circa 100.000 sterline, mentre la ristampa (le 50 copie) del 1981 nel vale circa 10.000. qSi tratta del vinile più raro e con il più alto valore in assoluto in tutto il mondo.
“Macca” ha specificato:
L’ho detto un paio di volte, ma è vero, pensavamo davvero che [le canzoni] fossero nell’aria e che non potevi possederne una. Quindi è facile immaginare che gli editori che ci abbiano visto arrivare abbiano detto ‘Benvenuti ragazzi, sedetevi. È quello che pensate, vero?’ Quindi è quello che facevamo in quei giorni”.
La genesi della registrazione
Prima di incidere In Spite of All the Danger, vennero fatte svariate prove a casa McCartney a Forthlin Road, dove vennero indicate esattamente le parti da suonare a ogni componente del gruppo. Oltre a Paul, George e John, nel pezzo suonavano anche John “Duff” Lowe al pianoforte e Colin Hanton alla batteria; il primo entrò nei Quarrymen grazie alla sua capacità di suonare l’arpeggio di piano iniziale del brano Mean Woman Blues di Jerry Lee Lewis.
La traccia, assieme a That’ll Be the Day, venne registrata il 12 luglio del 1958 ai Phillips Sound Recording Service, che altro non era che il retrobottega del negozio di materiale elettrico gestito da Percy F. Phillips, una saletta attrezzata con delle rudimentali apparecchiature pdi registrazione e un unico microfono posto al centro della stanza. Il luogo era ubicato nel quartiere di Kensington a Liverpool. I musicisti presero l’autobus, portandosi dietro le chitarre e gli amplificatori, mentre il batterista raggionse la location forse accompagnato da qualcuno. Dopo essere rimasti ad aspettare il loro turno in una sala d’attesa (c’era un gruppo che stava registrando prima di loro), entrarono con la loro strumentazione ed incisero il 78 giri in un quarto d’ora. Il costo della sedute era di 17 scellini e 3 pence, ma, dato che il gruppo aveva con sé solo 15 scellini, il proprietario (P.F. Phillips) tenne il nastro fino a quando i ragazzi non tornarono con l’intera somma; solitamente il nastro, dopo essere stato trasferito sul vinile di 10″, veniva cancellato.
(fonte: express.co.uk)