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Storia della Fender Stratocaster #0001 di David Gilmour

La Fender Stratocaster #0001 di David Gilmour è una chitarra che ha sempre avuto un alone di mistero che la circonda.

Il primo anno di produzione di questa Fender Stratocaster è stato il 1954 e il modello è rimasto in produzione fino ad oggi, rendendola una chitarra molto popolari nel mondo e fra i suoi possessori c’è anche l’ex chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour che ne ha una con il numero di serie #0001, da non confondere con l’essere la prima mai realizzata. Infatti, la prima Strato di quella serie prodotta ha il numero di serie di #0100 e pare appartenere all’esperto di chitarre vintage, George Gruhn.

Fender Stratocaster #0001 – la storia

Sfatiamo subito un mito. #0001 non è il numero seriale progressivo di fabbricazione, quindi non è la prima ad essere stata prodotta di quella serie. E’ tuttavia (certamente) una Fender fra le prime costruite, molto probabilmente realizzata per un’occasione particolare o per una persona speciale in quanto lo strumento è dotato di battipenna e hardware dorati e personalizzati. Si ritiene che i pickup e l’hardware siano ancora in produzione al giorno d’oggi. Tuttavia, ci sono diverse “leggende metropolitane” che circondano la storia di questo iconico strumento. Qualcuno identifica il proprietario nel fondatore di casa Fender Leo Fender, qualcun’altro sostiene appartenesse ad un’operaia della fabbrica (il suo nome sarebbe Mary Lemus) successivamente diventata supervisore della produzione.

L’acquisto da parte di Gilmour

Quello che sappiamo è che David Gilmour ha comprato la chitarra dal suo tecnico, il fido Phil Taylor, per circa 600 dollari. Taylor la avrebbe acquistata a sua volta da Seymour Duncan [per 900 dollari]. Oltre la storia diventa poco chiara e confusa. Alcuni sostengono che la chitarra sia stata rifinita (forse customizzata) da Wayne Charvel, altri dicono che sia stata prodotta cosi com’è attualmente. Qualcuno dice che i pickup sono prototipi realizzati da Seymour Duncan in persona, anche se proprio lui crede che la chitarra non sia originale, ma che si tratti di uno strumento assemblato.

Ecco una versione della storia che è stata fatta circolare in alcuni forum nel 2004 e che riguarda la Stratocaster #0001, che ha suscitato alcune polemiche:

Questa è una di quelle leggende del folclore che ha preso vita propria. Ecco la vera storia – ed è in realtà la storia di due chitarre. Nel 1976, poco prima di avviare la Seymour Duncan Pickups, Seymour stava facendo riparazioni di chitarre alla Jensen’s Music, qui a Santa Barbara. Mentre era lì, un ragazzo di Nipomo, in California, di nome Richard Green, ha portato una Stratocaster del ’57 a Seymour per ripararla e rifinirla: voleva che il nuovo colore fosse una root beer trasparente, come la chitarra di Bonnie Raitt. Seymour ricorda il colore originale come un verde menta chiaro; probabilmente la stessa finitura usata da Fender su alcune lap steel”.

E ancora:

Seymour ha inviato il corpo al suo amico e collega Wayne Charvel per la rifinitura. Wayne era un riparatore autorizzato Fender. Ma Wayne non ha potuto rifinire il corpo perché le ammaccature e le scalfitture erano troppo profonde per una finitura trasparente. Quindi Wayne ha usato un altro corpo Fender, che ha spruzzato una birra alla radice trasparente, e lo ha rispedito a Seymour. (Negli anni ’70, quando mandavi un manico o un body alla Fender per la sostituzione, la pratica era di segare l’originale a metà e buttarlo via. Tuttavia, in questo caso, il body originale non è stato distrutto…)

Ma non è tutto:

Il manico originale è andato a un altro riparatore di Santa Barbara, Phil Kubicki, che lo ha rifinito. Alla fine è tornato da Seymour che ha riplaccato l’oro dell’hardware, ha rimontato la chitarra (con il nuovo corpo) e l’ha restituita a Richard Green. La piastra del manico diceva il numero di serie #0001, ma Seymour sapeva che non era preciso poiché Fender non eseguiva finiture in tinta unita all’epoca. Qualche tempo dopo, Seymour stava visitando il negozio di Wayne e vide il corpo originale del ’57 e lo comprò per usarlo per una chitarra di prova che stava costruendo. Seymour ha acquistato un manico in acero del ’57 da Kubicki per $ 85 e lo ha imbullonato sul corpo del ’57. Ha caricato alcuni pickup replica degli anni ’60 e ha usato la chitarra come banco di prova. Alla fine, ha venduto la chitarra Frankenstein a un ragazzo di nome Phil Taylor che a sua volta l’ha venduta a David Gilmour per $ 600. La piastra del collo diceva #0001; ma come quello di Richard Green, Seymour credeva che non fosse originale. Tieni presente che è passato molto tempo prima che iniziasse la mania della chitarra vintage; ed erano passati 15 anni prima che il primo pickup Antiquity fosse mai venduto.

Ci sono parti di questa storia che hanno un senso, altre che non lo hanno

Ad esempio, sebbene i colori solidi non fossero sempre disponibili sulle chitarre di produzione, si potrebbe obiettare che il numero di serie speciale potrebbe indicare che si trattava di una costruzione speciale e avrebbe potuto essere verniciata in tinta unita. Fender certamente non era estraneo all’uso di colori solidi all’epoca, dopotutto, i modelli Esquires originali erano neri.

Quando è arrivata all’asta di Christie’s, è stata esaminato molto attentamente: abbiamo appreso che quando un musicista aiutava Leo Fender nella progettazione o nella promozione dei suoi strumenti, spesso Leo faceva costruire per lui una chitarra su misura o a piacimento e non è escluso che possano essere stati adottati dei seriali privi di logica ma ricchi di fantasia. Sappiamo che questa usanza era in essere probabilmente già nel 1954. Gli esperti di Christie’s sono stati in grado di determinare che si trattava di uno strumento autentico del 1954 e che la chitarra era, molto probabilmente, una costruzione speciale (oggi la definiremmo “Limited Edition“) anche se i periti non sono stati in grado di stabilire il destinatario del progetto.

In ogni caso è una chitarra leggendaria

Che si tratti di un originale o di una customizzazione (o partcaster), il mistero che circonda lo strumento l’ha reso un pezzo di grandissimo valore nella storia di Fender, così come della storia del rock and roll. Per non parlare del fatto che David Gilmour ha usato questa chitarra in diverse registrazioni dei Pink Floyd nel corso degli anni. In particolare, nella parte ritmica funky di “Another Brick in the Wall (Part 2)“, anche se il celebre assolo è stato registrato utilizzando una Gibson Les Paul Goldtop.

Nel 2019, mentre la Black Strat ha fatto notizia dopo aver raccolto circa quattro milioni di dollari all’asta, la Fender Stratocaster #0001 è stata venduta per 1.815.000 dollari dopo un’intensa battaglia di offerte durata quattro minuti. Il nome del vincitore non è mai stato rivelato. Sappiamo che il CEO di Fender, Andy Mooney, ha fatto egli stesso un’offerta per la chitarra, ma non quella vincente. Forse il proprietario dell’iconica chitarra sta leggendo questo articolo proprio adesso. Se volesse contattarci noi siamo a disposizione, garantendo la giusta riservatezza.

(fonte ultimate-guitar.com)

Nel 2019 Gilmour ha venduto ad un’asta benefica 120 chitarra fra le quali la #0001

Nel 2019 il chitarrista di Cambridge ha messo all’asta alcuni dei suoi strumenti musicali (leggi l’articolo) fra i quali molte chitarre elettriche, chitarre acustiche e bassi, tutti usati nel corso della sua straordinaria carriera, sia in studio che in assetto live.

Fra i pezzi pregiati di quell’ interessantissimo lotto figuravano la sua leggendaraia Fender Black Strat del 1969, (leggi l’articolo) utilizzata da David  nel 1973 durante le registrazioni di “The Dark Side of the Moon” e suonata anche nel tour che lo ha portato in Italia, all’Anfiteatro Romano di Pompei il 7 e 8 luglio del 2016. Fra gli strumenti venduti figura anche la Fender Stratocaster (del 1954) #0001 e anche una Gretsch Penguin del 1958.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, David Gilmour, Leo Fender
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