La guerra tra molti (grandi) artisti e Spotify ha trascurato i problemi affrontati da chi ha meno potere e risorse finanziarie. Come le piccole band.
Alcuni accusano Neil Young (76 anni) di avere cancellato i suoi album da Spotify perché manovrato dall’azienda farmaceutica. Lui ribatte smontando questa teoria. Lo scorso mese di gennaio Neil Young ha venduto il 50% del suo catalogo al fondo Hipgnosis, uno dei più attivi nell’acquisto dei classici della musica. Nella lettera postata su Neil Young Archives e ricostruita da Stereogum il cantautore canadese (con passaporto americano) scrive:
Pfizer non ha investito nell’Hipgnosis Private Fund e semplicemente un ex CEO di Pfizer è diventato senior advisor di Blackstone, il gestore patrimoniale che nell’ottobre 2021 ha stretto una partnership con Hipgnosis.”
La crociata di Neil Young lo sta rendendo un eroe agli occhi di molti (ma non di tutti), mentre è difficile per gli artisti più piccoli e con meno risorse economiche, boicottare il colosso svedese leader mondiale della musica in streaming.
Rapper Open Mike Eagle ha twittato una prospettiva molto diversa:
Amo Neil Young ma non sto seguendo quell’uomo pazzo da nessuna parte. Se faremo un lavoro collettivo come musicisti per cercare di influenzare qualcosa, perché non lo facciamo iniziare con le tariffe basse che Spotify paga ai musicisti?”
La cantautrice Katie Pruitt ha twittato:
Sinceramente vorrei poter togliere la mia musica da Spotify come forma di protesta, ma il mio culo rotto in realtà ha bisogno di quei 0,00331 centesimi per stream.”
Max Collins (degli Eve 6) ha detto al Guardian che molti artisti, inclusa la sua band, non possono rimuovere la loro musica da Spotify perché non possiedono i loro maestri. Anche se gli Eve 6 (rock alternative band californiana) non possono strappare la loro musica come ha fatto Byrnes, Collins afferma di essere “interessato a danneggiare Spotify il più possibile perché questo è l’unico modo in cui riusciremo a strappargli un compenso equo” come si legge sull’articolo pubblicato dal Guardian.
Ecco le sue parole:
Ho deciso di rimuovere tutta la mia musica da Spotify Le persone irresponsabili stanno diffondendo bugie che stanno costando la vita alle persone. Sono solidale con Neil Young e con la comunità medico-scientifica globale.”
(fonte videomuzic.eu)