Red Hot Chili Peppers e John Frusciante. Un rapporto non sempre facile, nonostante il grande successo raggiunto dalla band californiana per merito del chitarrista.
Ed è proprio Frusciante che trent’anni fa si è reso protagonista di un particolare episodio, in occasione dello show al Saturday Night Live. Era il 22 febbraio 1992 e la performane del chitarrista si rivelò a dir poco disastrosa. Di lì a poco l’uscita dalla band.
Il primo addio di John Frusciante
Il 22 febbraio 1992 i Red Hot Chili Peppers sono ospiti dal Saturday Night Live. La band esegue sul palco Under the Bridge ma la prestazione del chitarrista John Frusciante non è sicuramente all’altezza. Suona la chitarra fuori tempo, sbagliando oltretutto i cori nella seconda parte del brano.
Il cantante Anthony Kiedis ricorda quella performance non all’altezza nella sua autobiografia Scar Tissue: “Sembrava che stesse su un altro pianeta, iniziò a suonare cose che io mai avevo sentito prima. Non avevo affatto idea di quale brano stesse suonando o in quale tonalità si trovasse. Sembrava su un altro mondo”.
Due mesi dopo John lascerà il gruppo per la prima volta. Il primo abbandono avviene durante il tour di un album molto importante per il quartetto quale Blood Sugar Sex Magik. Frusciante aveva seri problemi legati all’abuso di stupefacenti e forse avvertiva troppo il peso della crescente popolarità al punto da spingerlo a mollare il gruppo.
Il ritorno nei Red Hot Chili Peppers
Qualche anno dopo Frusciante riesce ad uscire dal tunnel delle droghe e fa il suo ritorno nella band nel 1998. Il gruppo sembra ritrovare subito un’ottima alchimia e riescono a mettere su un altro disco molto importante come Californication. L’album, pubblicato nel 1999, ha un successo enorme e diventa presto il più venduto di tutta la loro discografia.
Dopo altri album in studio e tour mondiali arriva il secondo addio di Frusciante nel 2009. Con un messaggio pubblicato sul suo blog il chitarrista annuncia il nuovo addio dai Red Hot Chili Peppers, con la motivazione di volersi dedicare ai suoi progetti come solista, incentrati sulla sperimentazione sonora. Al suo posto arriva Josh Klinghoffer fino a quando il figliol prodigo non farà di nuovo ritorno nel gruppo nel dicembre del 2019. A causa della pandemia di Covid-19 il tour della band è slittato di molti mesi e ancora oggi in tanti aspettano di rivederli sul palco tutti insieme. Senza dimenticare che il prossimo 1°aprile uscirò il nuovo disco Unlimited Love, pesce d’aprile permettendo.
(articolo scritto da Alessio Bardelli)