Agli inizi del 1977 ha fatto la sua comparsa nei music store l’album Cheap Trick. Ecco un po’ della sua storia e alcune curiosità.
Il 3 febbraio 1977 ha fatto la sua comparsa nei music store il disco d’esordio di un gruppo destinato ad affermarsi tra i grandi nomi rock internazionale. Si tratta di Cheap Trick (Epic Records), il primo lavoro dell’omonima band statunitense.
Il sound di Cheap Trick
In questo album si trovano delle sonorità che strizzano l’occhio a un rock piuttosto duro. Un tipo di approccio che non si è più visto molto nelle uscite successive del gruppo. Inoltre, come ha scritto il giornalista Charles M. Young nella recensione fatta su Rolling Stone al momento della pubblicazione del disco, ascoltando i brani che compongono quest’opera si può scorgere una chiara influenza musicale, ossia The Who.
Un altro aspetto fondamentale di questo LP è stato sottolineato sempre nello stesso articolo da Young. È il fatto che la band ha lavora giocando prevalentemente con “elementi” melodici e compositivi “basici“. Il tutto trattato con “una folle violenza“.
La nascita del disco
Il chitarrista solista dei Cheap Trick, Rick Nielsen, ha raccontato la genesi proprio di questo album in un’intervista sul sito australiano Noise11. Il musicista ha spiegato che la band ha lavorato al disco a New York, affiancata dal produttore americano Jack Douglas. Ha poi aggiunto che il processo di registrazione è stato molto rapido e istintivo. “Abbiamo inciso 27 canzoni in una settimana”, ha infatti ricordato.
Il flusso creativo dei Cheap Trick era davvero inarrestabile in quel periodo. Basti pensare che solo qualche mese dopo il gruppo ha fatto uscire un secondo LP. Intitolato In Color, quest’ultimo è stato pubblicato nell’agosto del 1977.
Lo struggente significato di Oh, Candy
Come debutto discografico, i Cheap Trick hanno scelto un singolo che è stato poi inserito nel loro primo album. Si tratta di Oh, Candy, la cui ideazione porta sempre la firma di Nielsen e Douglas. Il brano ha voluto essere un tributo a Marshall Mintz, un amico della band scomparso prematuramente suicidandosi. L’uomo era un talentuoso fotografo e si era occupato pure delle prime foto ufficiali del gruppo.
La parola “candy” (caramella), che appare nel titolo, riprende le iniziali del nome del fotografo stesso. Due “m” che i Cheap Trick hanno associato alla celebre marca di dolciumi m&m’s.
Nella biografia del gruppo, Reputation Is a Fragile Thing (Mike Hayes e Ken Sharp, 1998), Nielsen ha inoltre rivelato che il pezzo ha preso vita da un semplice processo mentale: “Un ragazzo si era suicidato e io mi chiedevo perché“.
Tuttavia, la canzone non fa mai esplicitamente riferimento a Mintz. Infatti, Nielsen ha spiegato che il testo è stato strutturato in modo che sembri narrare la storia di una giovane donna. Per di più, l’obiettivo del gruppo è stato quello di “raccontare la storia in un modo tale che più persone possibili potessero identificarvisi”.