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10 curiosità su “The Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd

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The Dark Side Of The Moon, uno dei più iconici dischi dei Pink Floyd, è stato pubblicato in Inghilterra il 10 marzo del 1973 ed è certamente uno dei più venduti (e più ascoltati) di sempre in ogni parte del mondo.

Nel giorno della sua pubblicazione (leggi l’articolo), anche se qualcuno sostiene che la data esatta sia il 1° marzo, vogliamo omaggiare questo disco immortale dei Pink Floyd con 10 curiosità che, probabilmente, molti di voi non conoscono.

1. Le canzoni sono state eseguite dal vivo prima di essere registrate in studio

Una delle idee chiave alla base del planetario successo del disco è che i Pink Floyd hanno creato un album che poteva essere suonato nella sua interezza, il che significa che il materiale è stato testato durante i live molto prima che la band entrasse in studio. Alcuni brani sono stati eseguiti in pubblico al Brighton Dome il 20 gennaio 1972 (leggi l’articolo), mentre l’intera suite del disco è stata eseguita per quattro serate al teatro The Rainbow di Finsbury Park nel febbraio del 1972. Il giornale Melody Maker allora lo commentò con queste parole: “il disco manca di struttura e concezione.”

2. I Pink Floyd non furono la prima band a usare il titolo Dark Side Of The Moon

L’intenzione di Floyd era quella di realizzare un album sulla salute mentale e sulla fragilità della vita. La frase “lato oscuro della luna” era una metafora ideale sia per indicare l’ignoto che per l’antico e superato concetto di “pazzo” (termine derivato dal latino “luna” e l’idea che il proprio stato mentale fluttuasse attorno alle fasi di la luna). Tuttavia, questa idea fallì quando i Medicine Head (una blues-rock band di Stafford) pubblicarono il loro terzo album nella primavera del 1972. Il disco si intitolava Dark Side Of The Moon.

Le parole di David Gilmour al riguardo

Eravamo infastiditi perché avevamo già pensato al titolo prima dell’uscita dell’album dei Medicine Head”.

I Pink Floyd hanno quindi pensato che il nuovo album potesse chiamarsi Eclipse. Le loro preoccupazioni finirono quando l’album de Medicine Head non entrò nemmeno nella classifica della Top 40 del Regno Unito e si sarebbe rivelata l’ultima uscita per la band. Ciò significava che i Pink Floyd potevano tornare alla loro idea originale di chiamare il disco con il nome inizialmente pensato.

3. Paul e Linda McCartney avrebbero dovuto apparire nell’album, ma alla fine sono rimasti esclusi

The Dark Side Of The Moon è stato registrato negli Abbey Road Studios, e si è rivelata utile per una delle idee geniali del bassista Roger Waters. “Ho scritto le domande su un mazzo di carte. Chiunque nell’edificio è venuto e ha partecipato a questo gioco. Leggevano loro la prima carta e rispondevano – senza nessun altro nella stanza. Le domande che ci hanno fornito il materiale migliore sono state quelle sulla violenza”. All’epoca frequentavano gli Abbey Road Stdios anche Paul e Linda McCartney, che stavano lavorando al secondo album dei Wings, Red Rose Speedway. Anche la coppia partecipò al gioco di Waters ma non rispose. Questo il commento di Paul McCartney: “Roger stava cercando di essere divertente ma non era affatto quello che io e Linda volevamo”. Tuttavia, il chitarrista dei Wings Henry McCullogh decise di rispondere alle domande e quindi finì sul disco.Questo il suo lapidario commento: “Non lo so cosa sia successo… devo essere stato davvero ubriaco.”

4. Il padre di Naomi Watts appare nell’album

Peter Watts allora era il road manager dei Pink Floyd e la sua è una delle voci casuali che appare in tutto l’album, ridendo ripetutamente e meditando sul tema della moralità: “Non ho mai detto di aver paura di morire“. Watts era il padre di Naomi Watts (futura grande attrice britannica) e morì nel 1976 per overdose di eroina, a soli 30 anni. L’attrice ha dichiarato in un’intervista “I Pink Floyd hanno aiutato me e la mia famiglia” (leggi l’articolo).

5. Per realizzare il disco vennero usati sintetizzatori di fabbricazione britannica

I suoni contenuti nel brano On The Run sono ottenuti dal VCS-3, un piccolo sintetizzatore prodotto da EMS – Electronic Music Studios. È stato soprannominato “The Putney“, perché gli uffici di EMS avevano sede a Putney Bridge nel sud-ovest di Londra. I Pink Floyd usavano anche EMS Synthi A, un sintetizzatore portatile che poteva essere portato in giro nella sua stessa valigia. Entrambi erano di fabbricazione britannica.

6. C’è un colore mancante nello spettro sulla copertina

Hipgnosis è lo studio dove Storm Thorgerson e Aubrey Powell hanno realizzato quasi tutte le copertine dei dischi dei Pink Floyd. E anche quella di The Dark Side Of The Moon, che è stata realizzata dall’artista grafico George Hardie. Incaricata dalla band di elaborare un design “semplice e audace”, l’opera d’arte presenta un raggio di luce bianca che brilla attraverso un prisma, che poi frammenta il raggio nei suoi colori costitutivi. Tuttavia, manca un colore nello spettro: l’indaco. Infatti la foto mostra il rosso, l’arancione, il giallo, il verde, il blu e il viola.

7. La band avrebbe smesso di registrare per guardare i Monty Python

L’ingegnere del suono Alan Parsons (leggi la nostra intervista del 2019) ha ricordato che la routine in studio dei Pink Floyd cambiava di giorno in giorno a seconda della programmazione televisiva. “Se fosse stata la serata del football, avremmo certamente finito presto“, ha detto a Rolling Stone nel 2003.Se fosse stata la serata dei Monty Python, avremmo fatto lo stesso. A Roger piaceva molto il calcio. Molto spesso si fermavano per guardare i Monty Python e mi facevano fare un mix approssimativo.

La terza stagione di Monty Python iniziò sulla BBC-1 nell’ottobre del 1972, proprio nel bel mezzo delle sessioni di registrazione del disco, anche se David Gilmour afferma che la band era più disciplinata di quanto la gente credesse. “A volte li guardavamo, ma quando eravamo in una fase creativa andavamo avanti“. I Pink Floyd erano dei veri fan del gruppo comico inglese (attivo dal 1969 al 1983), al punto che hanno investito del denaro per finanziare il film “Monty Python e il Sacro Graal” uscito nel 1975.

8. Non c’è stato nessun singolo estratto da The Dark Side Of The Moon

L’ultimo singolo dei Pink Floyd nel Regno Unito era stato Point Me At The Sky nel dicembre 1968, che non riuscì tuttavia a scalare la classifica. Insieme ai Led Zeppelin, i Floyd divennero una di quelle band progressive “impegnate” che si concentravano più sugli album piuttosto che sul mondo sempre più irrilevante delle classifiche dei singoli. Quindi, nella loro nativa Gran Bretagna, non c’era un loro singolo. Dovevi ascoltare The Dark Side Of The Moon come un pezzo intero. Negli Stati Uniti, c’era una realtà diversa, ed è per questa ragione che il singolo di Money arrivò alla decima posizione della classifica, supportato da Any Color You Like.

9. L’idea di poter sincronizzare The Dark Side Of The Moon con Il mago di Oz non è vera

Una leggenda metropolitana di lunga data dice che se inizi ad ascoltare The Dark Side Of The Moon nello stesso momento in cui il leone della MGM ruggisce per la terza volta all’inizio de Il mago di Oz, noterai che la musica sembra commentare l’azione nel film. Ad esempio, The Great Gig In The Sky decolla proprio mentre il tornado viene per allontanare Dorothy la quale apre la porta per vedere per la prima volta la Terra di Oz proprio mentre si ascoltano le note di Money. E gli ultimi battiti del cuore sarebbe quando l’Uomo di Latta rivela di non avere un cuore. Alla domanda su questa teoria nel 1997, il batterista Nick Mason ha risposto: “È una sciocchezza assoluta. Non ha nulla a che fare con Il mago di Oz. Era tutto basato su The Sound Of Music“.

10. The Dark Side Of The Moon è il settimo album più venduto di tutti i tempi nel Regno Unit

Il capolavoro dei Pink Floyd si posiziona al settimo posto alle spalle di Greatest Hits (Queen -1982), ABBA Gold (ABBA – 1992), Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band (Beatles – 1967), 21 (Adele – 2011), Morning Glory? (Oasis – 1995) e Thriller (Michael Jackson – 1982) nella lista dei più venduti della Gran Bretagna, con 4,47 milioni di copie vendute.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/Roger Waters/Nick Mason/Led Zeppelin/Paul McCartney
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