Il musicista devolve i 12.000 dollari del premio ad un artista palestinese ed istituisce una borsa di studio annuale di pari valore.
Il 13 marzo 1941 nacque a al-Birwah, in Galilea, il grande poeta palestinese Mahmoud Darwish. Dopo la sua scomparsa, avvenuta a Houston, Stati Uniti, nel 2008, nella data che coincide con il compleanno del poeta – considerato tra i fondatori dell’identità nazionale – si celebra la giornata della cultura nazionale palestinese.
Premio Mahmoud Darwish per la Creatività 2022
Dunque, il 13 marzo 2022 la Fondazione intitolata al poeta ha annunciato i vincitori del Premio Mahmoud Darwish per la Creatività, giunto alla 13esima edizione. Istituito per rendere omaggio alla figura del poeta e alla sua opera, il Premio Mahmoud Darwish per la Creatività per l’anno 2022 è stato assegnato al critico palestinese Faisal Darraj, all’editore siriano Farouk Mardam Bey, al critico siriano Sobhi Hadidi e all’artista britannico Roger Waters.
Tutti i premiati hanno mandato i loro contributi in video, per l’impossibilità di raggiungere il territorio palestinese sotto l’occupazione israeliana.
Le motivazioni del premio a Roger Waters
Nel corso della cerimonia tenutasi nella città di Ramallah, la giuria presieduta da Wassini Al-Araj ha comunicato le motivazioni dei riconoscimenti. Nel caso di Roger Waters, vincitore della sezione internazionale del premio, il comitato ha attribuito il premio all’artista “per le sue posizioni coraggiose e chiare nei confronti della Palestina e del suo popolo resistendo a ogni forma di resa, sia attraverso le sue azioni di protesta all’interno del movimento di boicottaggio di Israele, sia attraverso il costante appello agli artisti di astenersi dai concerti in Israele perché è un paese occupante.”
Il comitato del Premio ha inoltre affermato che Waters: “Ha cantato molte poesie di Darwish, tra cui ‘Il penultimo discorso dell’Indiano rosso all’Uomo bianco’ e ha anche protestato con forza in seguito al riconoscimento da parte dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump di Gerusalemme come capitale di Israele. Dopo che l’esercito di occupazione ha attaccato il quartiere di Sheikh Jarrah, ha considerato Israele Stato di apartheid”.
Roger Waters ha deciso di donare l’importo del premio, pari a 12mila dollari, a un artista palestinese a scelta della commissione e si è anche impegnato per il futuro a destinare una borsa di studio annuale di pari valore a giovani artisti palestinesi.
“Il penultimo discorso dell’Indiano rosso all’Uomo bianco”: “Supremacy”
Nelle motivazioni si fa riferimento alla poesia di Darwish “Il penultimo discorso dell’Indiano rosso all’Uomo bianco”, presente nella raccolta “Undici Pianeti” (1992). Nel 2017, Waters riprese la poesia registrandone una versione dal titolo “Supremacy” assieme a Le Trio Joubran, gruppo palestinese di suonatori di oud. Uscito a dicembre di quell’anno, il video fu girato tra Londra e Parigi.
L’anno dopo, la collaborazione Waters – Trio Joubran portò alla composizione del brano “Carry The Earth” – sulla vicenda di quattro bambini uccisi da un missile israeliano mentre giocavano sulla spiaggia di Gaza. Il pezzo fu inserito nell’album “The Long March” del Trio Joubran.
“Una lezione di Kamasutra”: “Wait For Her”
Ma Waters aveva già scoperto la poetica e l’opera di Darwish. L’album “Is This The Life We Really Want?”, uscito il 3 giugno 2017, contiene la canzone “Wait For Her”; per le liriche Roger Waters ha quasi integralmente attinto alla poesia di Darwish che in italiano è “Una lezione di Kamasutra”. La poesia è presente nella raccolta poetica intitolata “Il letto della straniera”, pubblicata anche in Italia nella traduzione di Chirine Haidar, da Epoché Edizioni nel 2009.
Il magnifico cortometraggio tratto da “Wait For Her” vede come protagonista la bravissima danzatrice e attrice italiana Azzurra Caccetta (qui l’intervista), già nel ruolo principale della “rifugiata” nell’altro corto “The Last Refugee” tratto dall’ultimo album di Waters.
Mahmoud Darwish
ll poeta Mahmoud Darwish ha manifestato il suo impegno politico anche nell’attività giornalistica; impegno che gli causò numerosi arresti e lo costrinse a vagare a lungo da un paese all’altro. Durante la permanenza a Beirut, approdo di esuli e intellettuali non solo arabi, entrò in contatto con la letteratura internazionale.
La poetica e i riconoscimenti
Il suo linguaggio poetico attinge alle lotte, alla solitudine, alle sofferenze del vissuto quotidiano traducendo la condizione palestinese in un’esperienza umana di valore universale.
Considerato tra i più grandi poeti arabi contemporanei, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, come il Lannan Foundation Prize for Cultural Freedom (2002, USA), il Prince Claus Prize (2004, Olanda) e il Golden Wreath Award, Struga Poetry Evenings (2007, Macedonia).
Tra le sue opere si segnalano: Elogio dell’ombra sublime (1983), Una memoria per l’oblio (1987), Meno rose (1987), Assedio (2002).
L’opera di Mahmoud Darwish in Italia
In Italia Epoché ha pubblicato Murale (2005), Oltre l’ultimo cielo. La Palestina come metafora (2007), Il letto della straniera, raccolta che contiene Una lezione di Kamasutra (2009), Come fiori di mandorlo o più lontano (2010). Nel 2012, Epoché è fallita e i libri di poesia di Darwish sono finiti tutti fuori catalogo. Nel 2014, Feltrinelli ha pubblicato alcune opere in prosa di Darwish: nel volume Darwish. Una trilogia sono inseriti i tre scritti più noti dell’Autore, ovvero Diario di un’ordinaria tristezza (1973), Una memoria per l’oblio (1987) e In presenza dell’assenza (2006).