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I Doors e il mancato ingresso di Paul McCartney nella band

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I Doors sono stati un gruppo musicale rock statunitense fondato a Venice Beach nel 1965 da Jim Morrison, Robby Krieger, Ray Manzarek e John Densmore, e scioltosi definitivamente nel 1973.

Lo scioglimento avvenne due anni dopo la morte di Jim Morrison (avvenuta il 3 luglio del 1971), anche se non sono mancate diverse reunion negli anni seguenti. I Doors sono considerati uno dei gruppi rock più influenti e controversi nella storia della musica, alla quale hanno unito con successo elementi blues, psichedelia e jazz.

Molti dei loro brani, come Light My Fire, The End, Roadhouse Blues e Riders on the Storm, sono considerati dei classici e sono stati reinterpretati da numerosi artisti delle generazioni successive portando la band a vendere più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo. Tre album in studio della band, The Doors (1967), L.A. Woman (1971) e Strange Days (1967), sono presenti nella lista dei 500 migliori dischi di sempre. Nel 1993 i Doors furono inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame.

La morte di Jim Morrison

Il nome di Jim Morrison, all’anagrafe James Douglas Morrison nato a Melbourne in Florida l’8 dicembre del 1943, è legato indissolubilmente a quello dei Doors, ma anche alla psichedelia degli anni ’60, alla ribellione giovanile, alla poesia ed all’esoterismo nella musica. Morrison muore a Parigi il 3 luglio del 1971 e viene sepolto nel cimitero di Père – Lachaise, luogo che diventa una vera e propria meta di pellegrinaggio per i suoi fans. Jim ha solo 27 anni e la causa della morte viene definita per “infarto e ralativo arresto cardiaco“. La sua fidanzata, Pamela Courson, insieme a lui la notte della morte, purtroppo, ha seguito lo sfortunato artista pochi anni dopo, il 25 aprile del 1974, a causa di un’overdose di eroina.

I Doors dopo Morrison e l’ipotesi di ingaggiare Paul McCartney

La morte di Jim sancì come la band americana fosse (inevitabilmente) giunte al capolinea, ma i ragazzi della band decisero di proseguire senza il loro frontman e pubblicarono “Other Voices” (1971) e, successivamente, “Full Circle” (1972). In seguito venne valutato attentamente il da farsi e, fra le varie possibilità, si prese in considerazione l’ipotesi di ingaggiare un nuovo cantante. Fra i tanti, venne proposto Paul McCartney.

Ecco le parole di Robbie Krieger a tale proposito

È stato un periodo molto difficile. Quando Jim morì decidemmo di andare avanti senza di lui. Noi tre provavamo tutto il tempo, scrivendo cose nuove. Quando Jim è morto, abbiamo pensato: ‘Accidenti, adesso cosa facciamo? Potremmo semplicemente arrenderci oppure, viste tutte queste canzoni, entriamo in studio, registriamo e vediamo cosa succede. La nostra casa discografica (l’Elektra), voleva che continuassimo ma non è stata una decisione così difficile”.

Queste le parole di Ray Manzarek in un’intervista del 2014 (a Louder Sound)

Sì, è vero. Paul McCartney avrebbe suonato il basso. Sarebbe andato benissimo. Chissà in quale direzione saremmo andati se ciò fosse realmente accaduto.”

Come andarono le cose

Paul McCartney era appena uscito dai Beatles ed era impegnato nel progetto musicale Wings insieme a sua moglie Linda Eastman ed era impensabile, per il mancino bassista inglese, impegnarsi in due progetti musicali contemporaneamente. Per questa ragione, probabilmente, il suo ingresso nei Doors non avvenne mai.

— Onda Musicale

Tags: The Doors/The Beatles/Paul McCartney/Wings/Linda Eastman
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