10. ‘Station To Station’ – David Bowie (10,14)
Il brano è la title track del disco di Bowie del 1976 della durata di dieci minuti. E’ stata descritta come l’inizio di “una nuova era di sperimentazione” nella carriera di Bowie. Station to Station è divisa in due parti: una prima sezione lenta, sorretta da un riff di pianoforte, introdotto dal suono di un treno in marcia contrapposto all’agitato sound della chitarra di Earl Slick infarcito di feedback, seguita poi da una sezione veloce in stile rock/blues.
Il testo del brano contiene riferimenti all’occulto ma anche alla dipendenza dalle droghe di Bowie all’epoca. Con le sue influenze krautrock, la canzone è il più chiaro indizio del nuovo stile musicale dell’artista che sfocerà pienamente negli album della successiva “trilogia di Berlino“. Il titolo del brano, come confermato in seguito dallo stesso Bowie, allude maggiormente alle stazioni della Via Crucis (la sequenza di quattordici tappe sul cammino di Cristo verso la crocifissione) piuttosto che alla metafora di un viaggio in treno di stazione in stazione, concetto che Bowie fonde col Sephiroth, le dieci sfere della creazione nel sistema mistico ebraico della Cabala, nel clima di confusione ideologica dell’epoca. Quello della metaforica “crocifissione” è, secondo Bowie, un destino che, prima o poi, accomuna tutti gli esseri umani, costretti a vivere una vita priva di certezze, ma anche il ritratto dello stato di profonda depressione vissuta dall’artista all’epoca della registrazione del pezzo.
11. ‘Atom Heart Mother Suite’ – Pink Floyd (23,38)
Atom Heart Mother è una suite musicale in sei parti, di quasi 24 minuti, scritta dai Pink Floyd e Ron Geesin, un compositore d’avanguardia. Occupa l’intera prima facciata dell’omonimo album del 1970. La suite è divisa in sei parti, mentre Alan’s Psychedelic Breakfast è divisa in tre. Il motivo è dovuto a questioni economiche perchè nei primi anni settanta i gruppi musicali ricevevano i diritti d’autore in base al numero di tracce che si trovavano sul disco.