E’ un periodo in cui è necessario ascoltare e scoprire musica che si oppone alla guerra. In Italia esiste un vasto repertorio di canzoni anti belliche, dallo scorso secolo fino a quelle più recenti.
Focalizziamoci su alcune dell’ultimo ventennio, capaci di denunciare il male della guerra.
Carne da cannone- Cisco e la Casa del Vento (2001)
“Carne da cannone” fa parte dell’album “900” uscito nel 2001 e vede la partecipazione di Cisco Belotti dei Modena City Ramblers. La canzone esprime tutto il dissenso nei confronti della guerra e il rifiuto verso la chiamata al fronte nel nome dell’interesse dei grandi della Terra.
Benvenuti all’assurdo macello, nella trincea come un animale
mi hanno descritto il nemico cattivo come un feticio da trucidare
ma l’ho visto lottare nel fango per sopravvivere e disperare,
abbiamo occhi, braccia ed orecchie e la stessa bocca per parlare.”
Cecco il mugnaio-Mercanti del Liquore (2002)
Altra canzone folk datata primi anni 2000. I Mercanti del liquore in questo pezzo raccontano la storia di Cecco, un mugnaio che nel corso di un conflitto decide di non imbracciare le armi. Alla fine sarà il pacifico dissidente l’unico vincitore della guerra:
Ora il villaggio è deserto e nelle contrade non c’è più nessuno
freddo percorre le strade un vento cattivo, fratello del fumo
resta soltanto Cecco che ride a gran voce tra i muri di corte
disobbediente alla fame, alla sete, al dolore e persino alla morte.”
Comunque dada – Caparezza (2014)
“Comunque Dada” fa parte dell’album “Museica”. Nel brano, Caparezza si focalizza in particolare sull’aspetto pacifista del dadaismo: gli esponenti di questa corrente artistica ripudiavano la guerra e il patriottismo e scappavano con l’ambizione di riscattare l’umanità.
Scoppia la guerra, io me ne scappo.
Ma quale patria? Io me ne sbatto.
Tu mi imponi le divise? Io me le strappo.
Ho due bottiglie: tu combatti, io me le stappo.”
Il mio nemico-Daniele Silvestri (2002)
“ll mio nemico” è stata scritta da Silvestri all’indomani degli scontri avvenuti a Genova in occasione del G8 del 2001. Nel corso della canzone viene ripreso un passaggio de “La guerra di Piero” di Fabrizio De André. Ha vinto il premio Amnesty International Italia nel 2003. Il vero nemico non è l’altro soldato ma chi vuole la guerra per espandere i propri interessi scatenando una guerra dei poveri.
Il mio nemico non ha divisa
Ama le armi ma non le usa
Nella fondina tiene le carte visa
E quando uccide non chiede scusa.”
Terra del fuoco- Modena City Ramblers (2001)
I Modena stavano lavorando a questa canzone dopo l’11 settembre 2001. Essa descrive il mondo in cui viviamo e il ricorso alle armi per bombardare paesi e creare miseria e distruzione come unica soluzione ad ogni disputa. La canzone omaggia Gino Strada ed Emergency.
Esilio per i kurdi
bombe sopra gli Afgani
Fuoco in nord Irlanda
fiamme dell’età del fuoco.”
(scritto da Francesco fatone)