“We don’t need no education /We don’t need no thought control/No dark sarcasm in the classroom/Teachers leave them kids alone/Hey! Teachers! Leave them kids alone/All in all it’s just another brick in the wall/All in all you’re just another brick in the wall”.
Queste le parole con cui comincia l’iconica canzone dei Pink Floyd, “Another Brick In The Wall Part II”, contenuta in “The Wall” pubblicato nel 1979. Undicesimo album per la mitica band inglese e tra i massimi capolavori della musica, oltre che della loro discografia.
Il concept narra della vita di Pink, nel film omonimo viene interpretato da Bob Geldof, assieme ai suoi traumi, le angherie subite, l’infedeltà della fidanzata, la morte del padre e così via. Ovviamente, tra le canzoni più conosciute emerge “Another Brick In The Wall” divisa in tre parti.
Tra queste, la più famosa è probabilmente la seconda grazie al video oltre che alla musica e le parole. Il significato poi, i severi insegnanti non sono altro che un altro mattone nel muro di Pink. A descrivere il tutto è stata, in particolare, la voce ed il basso di Roger Waters e gli interventi vocali e di chitarra di David Gilmour. Non va inoltre dimenticato il coro di bambini.
Come ogni brano famoso che si rispetti, anche “Another Brick In The Wall” non è stato esente da cover da parte di cantanti come Alice Cooper o Marilyn Manson. Tra queste spicca quella del gruppo nu metal americano dei Korn.
Dopo un’intro che rispetta i canoni originali, il pezzo diventa più arrabbiato alla maniera dei Korn. Basso e chitarre distorte sorretti dalla batteria, ma sopra di tutti il coro e la potente voce del front man Jonathan Davis.
Le chitarre, seppur distorte, cercano di mantenere il distintivo tocco clean Gilmouriano e non snaturano eccessivamente “Another Brick” spegnendosi nel finale con i sussurri di addio di Davis. Questa versione è contenuta in “Greatest Hits Vol. I” del 2004.
Guardate la versione dei Korn