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Auguri Barbra Streisand. Compie 80 anni una leggenda del Pop mondiale

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Compie ottant’anni Barbra Streisand, una delle voci femminili più belle della storia della musica contemporanea. E’ nata a New York il 24 aprile 1942: questa icona del Pop mondiale non è soltanto una grande cantante.

Barbra è un’attrice straordinaria, una compositrice musicale di prim’ordine ed anche una valente regista e produttrice cinematografica. Da tantissimi anni influenza il mondo dello spettacolo e della politica, un’attività che segue costantemente da vicino. È anche una filantropa che nel corso degli anni, ha dato vita a fondazioni che oggi portano il suo nome: Barbra Streisand ci ha regalato momenti bellissimi. Le sue canzoni fanno parte della nostra vita.

Nel corso di una carriera lunga sessant’anni, è diventata una leggenda in diversi settori dello spettacolo: ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Due Oscar, dieci Grammy Award, il Grammy Lifetime Achievement Award e il Grammy Legend Award; cinque Premi Emmy, un Tony Award speciale, quello dell’American Film Institute e del Kennedy Center Honors. Undici Golden Globe.

Fa parte di quella ristretta schiera di artisti chiamati EGOT, dalle iniziali dei premi, che sono stati onorati con tutti i premi principali del settore.

La storia di Barbra Streisand descrive alla perfezione il sogno americano

Nasce a Brooklyn, un quartiere non propriamente semplice della Grande Mela e vi abiterà fino all’adolescenza. Proviene da una famiglia ebrea: suo padre, Emanuel Manny Streisand, è professore di lettere e filosofia in un liceo. Barbra ha solo un anno e mezzo quando muore il papà e quando la madre si risposa è ancora molto piccola; purtroppo il rapporto con il patrigno si rivelerà assai difficile.

Barbra chiuderà il cerchio molto più avanti. Esorcizzerà l’ansia legata al conflitto genitoriale e alla perdita del padre facendone i temi cardine dei suoi lavori cinematografici più rappresentativi.

Come nei drammatici Yentl e Pazza. O negli intriganti Il principe delle maree e L’amore ha due facce. La madre, Diana Ida Rosen, è una cantante dilettante. Possiede una bella voce da soprano ma Ida non proverà a cantare nemmeno per finta. Preferirà la sicurezza di un impiego statale rispetto al rischio di una carriera tutta da verificare. Farà la segretaria scolastica, un lavoro tranquillo che l’impegnerà fino alla pensione.

Barbra Streisand è considerata una delle migliori e più prolifiche artiste di tutti i tempi

Ha venduto oltre 72,5 milioni di album solo negli Stati Uniti e un totale di 145 milioni di dischi in tutto il mondo. E’ infatti l’artista femminile che ha venduto più dischi. Lo certifica la Recording Industry Association of America, unica donna nella top ten.

E’ famosissima anche in Italia

La canzone più iconica del suo repertorio è sicuramente Woman in Love, la hit del 1980 con cui innamora il pubblico italiano. Una canzone confezionata su misura per lei da una band che all’epoca è probabilmente la più popolare del mondo.

Parliamo dei Bee Gees, che nel triennio precedente ha composto le musiche de La febbre del Sabato Sera e di Grease: i tre fratelli sono tra gli artisti più desiderati del momento. La partecipazione del terzetto al lavoro di altri artisti è diventata particolarmente ricercata. Leggenda vuole che sia stata la Streisand in persona a chiedere a Barry Gibb di scrivere un album tutto per lei.

Arriva in tutti i negozi il 33 giri Guilty mentre Woman in Love diventa il 45 di maggior successo. Con parole e musiche di altissimo livello, in questo pezzo la tecnica canora della Streisand non teme rivali.

In occasione dell’ultima sessione di registrazione, la cantante riesce a mantenere una singola nota per oltre dieci secondi

Questo avviene nel momento in cui canta i versi I stumble and fall, but I give you it all: la parola all coincide con la nota mantenuta dalla Streisand per oltre dieci secondi. Un discografico ipotizzò si trattasse della nota più lunga mai tenuta in una sala d’incisione. Woman in love vola al primo posto ed il video diventa immediatamente molto popolare.

Il video di lancio è uno dei primi degli Anni ‘80:

uno di quelli che si realizzavano facendo ricorso ad immagini di repertorio che venivano sincronizzate – spesso malamente – con la traccia audio. La produzione ricorse a scene del film “è nata una stella”, uno dei tanti remake dell’originale datato 1932 e reinterpretato dalla Streisand e Kris Kristofferson nel 1976.

A metà del brano, quando attacca con We may be oceans away, you feel my love, è arrivato il momento della vasca da bagno:

è una visione romantica che include però anche un raffinato e sottile erotismo. Una rappresentazione inconsueta per le nostre italiche abitudini. Disposte tutt’intorno a una vasca, le candele risplendono la propria luce su una coppia intenta a scambiarsi effusioni durante il bagno, persa in un sogno di schiuma.

La Streisand, la donna innamorata, si lascia detergere le spalle: i due non parlano ma comunicano attraverso i sensi, lanciandosi sguardi che sembrano dare voce ad un testo perfetto e una musica memorabile.  

È l’attimo esatto in cui Barbra Streisand irrompe nella nostra vita, divenendo il simbolo di una situazione ideale tanto nell’immaginario femminile che in quello maschile. E non poteva andare diversamente ad un’artista che da sempre si è ispirata all’Italia, ascoltando la voce avvolgente di Mina e la maestosità delle arie pucciniane, identificando Anna Magnani come una delle attrici preferite e ammirando la teatralità di Eleonora Duse. E ricordando spesso – durante le tante interviste – le interpretazioni, intense e indimenticabili, di Mariangela Melato e Monica Vitti.

Happy birthday, Barbra. Vi lasciamo all’incanto di Woman in love, un sogno romantico come non se ne scrivono più.

— Onda Musicale

Tags: Barbra Streisand
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