Musica

Gli Swans di nuovo al lavoro per realizzare il prossimo album

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Il 2022 si è aperto con l’annuncio da parte di Michael Gira (frontman-sciamano degli Swans, la sua creatura) in cui invitava il suo pubblico più affezionato, a partecipare alla realizzazione del nuovo album della band che più di tutte ha contributo allo sviluppo del noise rock, post-punk, industrial e post-rock, gli Sw appunto, attraverso una raccolta fondi lanciata dall’etichetta Young God Records (altra creatura del nostro Michael).

Raccolta fondi che è andata ovviamente a buon fine, dato che gli appassionati si sono affrettati ad ottenere una trasposizione fisica del nuovo album in versione acustica, registrata in casa dallo stesso Gira e acquistabile in edizione limitata (solo 2.500 copie) insieme a molti altri extra artistici e alla possibilità di preordinare la versione finale su CD e LP, prevista in uscita per il 2023.

Gli antefatti a questo lieto evento, ci raccontano che gli Swans per il 2020 avevano programmato un lungo tour per l’ultimo album, “Leaving Meaning”, pubblicato nel 2019. Tour che poi è stato cancellato e riprogrammato diverse volte, prima che alla fine decidessero di abbandonare il progetto.
Al periodo di profonda depressione, derivante da questa difficile scelta, Michael Gira ha quindi reagito decidendo di scrivere delle nuove canzoni.

Il risultato è stato straordinario

Testi e musica per il nuovo album, intitolato “Is There Really a Mind?”, sono stati dunque scritti nell’ultimo anno, nel bel mezzo di una pandemia apparentemente infinita, e sebbene le esibizioni registrate in questa demo vedano la presenza solo di Michael Gira alla chitarra acustica e voce, nascono in realtà come modello per la versione finale del nuovo album che verrà realizzato in collaborazione con altri musicisti quali Ben Frost, Kristof Hahn, Phil Puleo, Dana Schechter e altri che verranno resi noti in corso d’opera.

Ed è notizia proprio di questi giorni, che in quel di Berlino, si siano già riuniti e stiano realizzando concretamente i propositi preannunciati.



L’atteso nuovo album, come detto, vedrà dunque la luce l’anno prossimo, nel 2023. E a detta di Michael Gira potrebbe essere l’ultimo:

At my current station in the life cycle I’m increasingly aware that this (or any) effort might be my last. I believe these songs contain something of that sense of finality and the urgency of countering it…

“Nella mia attuale posizione nel ciclo della vita, sono sempre più consapevole che questo (o qualsiasi) sforzo potrebbe essere il mio ultimo. Credo che queste canzoni contengano qualcosa di quel senso di finalità e l’urgenza di contrastarlo…”

“Personalmente, quando sono entrata in possesso della demo di

“Is There Really a Mind?” ho avuto l’allarmante sensazione

che questo album potesse davvero essere l’ultimo”

All’interno della confezione contenente il CD in edizione limitata (fatta a mano con stampa xilografica da Nicole Boitos, su disegno di Gira, firmato e numerato) veniva infatti fornito un ampio foglio con i testi di ogni singola canzone insieme a un altro foglio separato con un autoritratto di Michael Gira.

Ed è proprio da questi testi, ma se vogliamo anche dall’autoritratto, che trapela quello che lo stesso musicista ha definito appunto “la forte e urgente volontà di contrastare” questa aleggiante sensazione di fine imminente. Volontà alimentata non solo dalla passione e onestà che caratterizzano la personalità di Michael Gira, ma per sua stessa dichiarazione, dall’altrettanto appassionato supporto del suo pubblico:

My gratitude for your support in funding the recordings and my outsized appetite for sound knows no bounds. At certain times the urge to just give up has been quite seductive, but I’m reminded that there’s a core group of people that care about the work and receive meaning from it, and that knowledge helps to propel me forward.”

“La mia gratitudine per il vostro supporto nel finanziare le registrazioni e il mio smisurato appetito per il suono non conosce limiti. In certi momenti l’impulso di arrendersi è stato piuttosto seducente, ma mi viene in mente che c’è un gruppo centrale di persone che si preoccupano del lavoro e ne traggono un significato, e questa consapevolezza mi aiuta a spingermi avanti.”

E in realtà non avevamo dubbi riguardo la reazione artistica di Michael Gira alle difficoltà imposte dalla vita, così come è sempre stata sua abitudine fare sin dagli esordi nel mondo, non solo musicale.

E così come recita una delle canzoni contenute nella demo:

But Michael will win
There’s a flame on his tongue
His words are burnt meat
To muscle and rend

Ma Michael vincerà
C’è una fiamma nella sua lingua
Le sue parole sono carne bruciata
Da forzare e lacerare”


Nell’attesa di quello che si prospetta essere un album davvero imperdibile.

(articolo scritto da Silvia Daga)

— Onda Musicale

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