Se esiste un modo per descrivere l’anticonformismo e l’eccesso, sicuramente i Sex Pistols ne entrano in simbiosi perfettamente.
Anche se la loro carriera fu velocissima e durò solo 3 anni, segnò indelebilmente il divario generazionale con il Rock ‘n Roll
La BBC li definì: “la sola punk rock band Inglese”. La band è indicata spesso come fondatrice del movimento Punk Britannico di certo, il loro stile e il loro modo di comunicare emerse per contrapporsi a quello stile troppo eccessivo del rock progressive e alle produzioni pop della metà degli anni ’70.
Una breve carriera ma anche una miriade di controversie correvano pari passo con le attività della band soprattutto in sede live che venivano spesso e volentieri ostacolate dalle autorità, per sino il singolo “God Save the Queen” pubblicato nel 1977 durante il giubileo d’argento della regina fu considerato un vero e proprio attacco nei confronti della Monarchia Britannica.
Gli inizi semplici e quasi normali
Come gran parte delle migliori storie musicali la band nasce a partire dal 1972 con il nome di The Strand primordialmente composta da Steve Jones (Voce), Paul Cook ( Batteria ), Wally Nightingale ( chitarre ), Del Noones ( Basso) e infine Jim Mackin ( organo ). Dal 1973 la band iniziò a frequentare il famosissimo negozio di abbigliamento Let It Rock che divenne un vero fulcro portante della scena e della moda Punk creando un vero e proprio movimento “anti-moda” fatto di magliette tagliate, borchie e accessori fetish e pantaloni di pelle.
Il negozio era situato a Chelsea, zona lussuosa di Londra, gestito da Don Letts, disc-jockey londinese famoso anche per la regia di “The Punk rock Movie”. Il negozio, proprietà di Malcom Mclaren, che in seguito divenne manager degli stessi The Strand, divenne punto di riferimento della scena e accolse tanti personaggi del genere tra cui Jah Wobble, Mick Jones e John Ritchie conosciuto da tutti come Sid Vicious.
Nel’74 la band prese il nome di The Swankers sotto consiglio di McLaren
E cominciò a fare prove al Churchy Fog e al Covent Garden Community Centre per la prima esibizione al Tom Salter’s Cafè a Londra dopo di chè Noones fu allontanato dalla band e nel ’75 entrarono in formazione Glen Matlock che sostituì Nightingla e John Lydon conosciuto come Johnny Rotten, marcio, a causa della sua dentatura poco curata. Rotten divenne fin da subito un elemento portante della band, per carisma e pochi fronzoli, sempre diretto ed estremo, benchè non avesse mai cantato gli fu chiesto di ricoprire proprio questo ruolo. La band inizialmente non fu entusiasta per la scelta fatta da McLaren, infatti alle prime prove di Rotten nessuno si presentò, ma nonostante le fasi iniziali più macchinose Rotten riuscì a dare un’anima e intenzione alla band oltre a stimolare una moda che dilagò subito a macchia d’olio.
La nascita dei Sex Pistols
Fu nel ’75 che McLaren cambiò il nome alla band in Sex Pistols prendendo spunto da una maglietta venduta al Let it Rock. E’ da questo momento in poi che nasce il loro mito, la loro storia. Il primo concerto eseguito al Saints Martin College il 6 Novembre del 1975 prevedeva una serie di cover, finì dopo la prima canzone, cacciati fuori per volgarità e violenza, prerogativa di tutti i loro concerti. A queste performances ne seguirono altre, e man mano anche il loro pubblico accrebbe, i loro spettacoli riempiti di abusi esagerati diventarono una sorta di calamita per una generazione punk che si espandeva sempre di più. Molti locali preferivano non ospitarli ma questo non arrestò un’ascesa già scritta nei libri di storia musicale. A partire dal 1976 iniziò non solo un tour inglese ma i anche le prime date oltre confine.

Il primo singolo pubblicato Anarchy in the U.K.
Nel settembre del ’76 parteciparono al primo festival punk di Londra al 100 Club di Oxford Street, evento a cui parteciparono altre band storiche come The Clash, Subway Sect , The Damned. Nello stesso anno firmarono un contratto con la EMI per 40,000 sterline e la pubblicazione il 26 Novembre ’76 del loro primo singolo “Anarchy in the U.K.”, che nel giro di poco tempo divenne una delle Hit più ascoltate dei Pistols. La diffusione e la risonanza che ebbe questa canzone fu tale da portare i Sex Pistols ad un livello successivo, attirando l’attenzione non solo della Nazione.
Il brano vendette 50 mila copie solo nel Regno Unito e nonostante si pensasse che nel Punk non si sapesse suonare, nelle registrazioni live la band dimostrò di essere capace, competente e aggressiva. L’Anarchy Tour proseguiva tra interviste deliranti ed episodi sempre più estremi che portarono la band sempre sotto i riflettori, mentre da una parte fomentavano la loro popolarità, dall’altra le autorità locali ostili nei confronti del gruppo cancellavano gli eventi.
Dopo il Tour nel 1977 la Emi organizzò una serie di concerti al Paradiso ad Amsterdam ma durante il volo il gruppo dette in escandescenza , il Rolling Stone riportò queste dichiarazioni:
Una testimone ha dichiarato che i Sex stavano facendo qualcosa di talmente disgustoso da non riuscire a raccontarlo. L’ipotesi più accreditata è che Jones stesse vomitando su delle anziane signore“
Questo avvenimento fu il punto di rottura con la Emi che diede fine al contratto e annullò le ristampe del singolo a causa della cattiva pubblicità da parte della stampa.
L’ingresso del folle Sid Vicious, la nascita di una pop star inconsapevole
I concerti al Paradise nel ’77 furono gli ultimi con Matlock al basso, secondo alcuni fu allontanato dalla band perché estimatore dei Beatles ma la verità era più semplice e cioè i continui litigi con Rotten. Venne sostituito da Sid Vicious che si dichiarava “il primo fan dei Sex Pistols”. Fu reclutato più per la sua attitudine punk che lo contraddistinse e lo rese subito parte integrante della band, che per le sue doti da bassista a dir poco pietose, infatti spesso e volentieri durante i live il volume del suo basso era al minimo o addirittura spento.
Sicuramente il suo personaggio accrebbe per le sue esibizioni estreme che lo catapultarono subito nell’Olimpo delle pop star, condizione molto contrastante con la sua indole, il fatto di essere sempre pedinato dai fan lo rese sempre più schivo. Voci di corridoio addirittura dicevano che Sid per errore non fu scelto come cantante per i Sex Pistols, ma si pensava a lui per quel ruolo. All’inizio del 1977 conobbe Nancy Spungen, nota prostituta ed eroinomane, per molti la fautrice della distruzione totale di Sid e colei che lo introdusse nel mondo dell’eroina.

Rotten dichiarò:
abbiamo fatto di tutto per liberarci di Nancy. Lo stava uccidendo. Ero assolutamente convinto che questa ragazza volesse uccidersi lentamente. Solo, non voleva farlo da sola, voleva portare Sid con sé”, e così fu, sappiamo tutti come evolse la loro storia d’amore”
Il 10 Marzo del 1977 firmarono per A&M Records, ma anche questo contratto ebbe vita breve dopo che Sid vomitò sulla scrivania del direttore generale dell’etichetta, ma il 1 Maggio dello stesso anno firmarono il loro terzo ed ultimo contratto discografico con la Virgin Records e la pubblicazione del nuovo singolo “God Save the Queen” che subito si piazzò nelle classifiche ai primi posti vendendo oltre 60 mila copie. Il brano fu percepito come un vero e proprio attacco alla Regina, addirittura la BBC cancellò la presenza dei Sex dalla propria programmazione, in seguito Rotten dichiarò: “ Ci è stata dichiarata guerra dall’intero paese senza una ragione!”. Per la band era semplicemente andare contro corrente, contro un sistema, ma la maniera così eccessiva creava questa profonda spaccatura con l’opinione pubblica.
Provocazione e caos generale a Londra
A loro modo i Pistols festeggiarono l’uscita del singolo affittando una barca e suonando sul Tamigi, passando volutamente davanti a Westmister e alla sede del Parlamento, l’evento si concluse ovviamente nel caos più totale, la polizia fermò la barca e arrestò non solo la band ma anche manager e alcuni addetti ai lavori. Durante questa confusione generale continuarono gli attacchi verso i fan e addirittura Rotten beccò una coltellata sulla mano da alcuni monarchici che gli costò una lesione a due tendini. A causa del loro rinomato stile, spesso e volentieri nei loro tour o nelle loro semplici date cambiavano il nome alla band per evitare che i loro spettacoli venissero bloccati dalle forze dell’ordine.
Il primo ed ultimo album pubblicato
Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols, fu il primo ed unico album pubblicato, registrato tra Maggio e Giugno del ’77 presso i Wessex Studios di Highbury, Londra, prodotto da Chris Thomas. Una pietra miliare che vendette fin da subito 200 mila copie e disco d’oro. All’interno del disco le tracce di basso furono suonate da Matlock contattato come turnista proprio per superare l’ostacolo di Sid davvero scarso sullo strumento. Negli anni ’80 il disco raggiunse il milione di copie soltanto negli Stati Uniti e portò questo album ad essere un pezzo fondamentale di storia. Persino il Rolling Stone ebbe parole positive a riguardo, evidenziandone la franchezza e l’energia che ne derivavano.
Disastro o capolavoro?
Ovviamente molti furono i pareri discordanti, per molti fu considerato un grande album manifesto della netta separazione dall’universo pop degli stessi anni, per altri fu un vero disastro già a partire dal titolo che includeva la parola Bollocks ( coglioni). Alcune distro come La Boots, Woolworth e la W.H. Smith si rifiutarono di vendere l’album e a Nottingham addirittura un negozio di dischi fu citato in giudizio per aver messo in vetrina il 33 giri. Negli anni recenti questo disco viene ricordato come uno dei dischi più influenti negli ultimi 40 anni nel mondo del Rock e descritto come “una delle migliori e più ispirate incisioni rock di tutti i tempi”.
L’ultimo concerto inglese dei Pistols fu a Huddersfield il giorno di Natale del ’77, il luogo del concerto fu pubblicato solo qualche ora prima dell’esibizione per evitare ulteriori cancellazioni e parte degli incassi furono dedicati alle famiglie dei vigili del fuoco da molto tempo in sciopero

Una fine preannunciata nel peggior modo possibile
Nel gennaio del 1978 i Sex Pistols partirono per il Tour americano che fu l’ultima parentesi legata alla band prima dello scioglimento definitivo. Il tour venne programmato per il dicembre del 1977 ma rimandato a causa della riluttanza delle autorità USA nei confronti della band, ma grazie al continuo volere dei fan e dei Midia il tour venne realizzato in tempi brevi. Venne ricordato soprattutto per le stravaganti follie di Sid Vicious, soprattutto nella data di Dallas in cui apparì sul palcoscenico con le parole “Gimme a Fix” incise a sangue sul torace, lo stesso ebbe anche un litigio con un a donna sul palco che gli dedicò un pugno in faccia. Si dice che dopo il concerto ebbe altre colluttazioni con una guardia e una fotografa. A fine serata fu poi trasportato in ospedale a causa delle ferite auto inflitte.
Il cambiamento di Rotten
Intanto Rotten sempre più iniziò ad essere schivo nei confronti di Mclaren e della band soprattutto verso Sid, nell’ultima data a San Francisco, dopo aver eseguito la cover degli Stooges “No Fun” chiese al pubblico: “Avete mai avuto l’impressione di essere stati imbrogliati?”. Fu proprio questo il motivo che spinse Rotten ad allontanarsi dalla band e a porre fine alla dimensione Sex Pistols. Si sentiva beffato, inserito in un gioco, una vera e propria farsa. Lo stesso Rotten fu poi abbandonato a Los Angeles senza soldi e senza biglietti aerei e senza albergo, fu solo dopo alcune telefonate con il capo della Virgin Records che riuscì ad ottenere un biglietto aereo per Londra. Da qui in poi uno dei capitoli più sconvolgenti della musica fu decisamente chiuso. Il Rolling Stone rese famoso il gruppo nel 1979 perché “ravvivò uno dei pochi momenti critici fra cultura pop e punk”.
Manifesto per il movimento punk
L’unico album pubblicato fu un manifesto senza eguali per il movimento punk, e regolarmente citato come uno dei migliori album mai realizzati per la sua spontaneità. I Pistols furono capaci, ancora oggi lo sono, di influenzare tante persone e tanti generi, persino le loro performance furono pura ispirazione. Uno show di grande impatto fu quello al Lesser Free Trade Hall di Manchester davanti ad un pubblico di 42 persone, uno dei momenti più mitizzati della storia della musica rock. Tra i partecipanti ci furono molti personaggi che avrebbero in seguito formato band popolari come Ian Curtis e Peter Hook dei Joy Division, Mick Hucknall dei Simply Red, Morissey dei The Smiths, inclusi i Buzzcocks che furono gli organizzatori dell’evento.
L’animo dei Sex Pistols verrà per sempre ricordato, soprattutto per il loro rapporto con il pubblico, così estremo e così fisico, il carisma e il magnetismo di Rotten sul palco furono un canale importante per questo rapporto ma per molti fu McLaren il vero stratega di questo universo creato grazie alla sua capacità di manipolare i comportamenti della band, ma riuscì senza dubbio a rendere questa band un mito indiscusso.
(scritto da Sossio Aversana)