Nell’era degli acquisti online, il commercio di vinili più o meno rari si è spostata in buona parte sul web, ma non completamente. Oltre ai negozi, resistono (e in alcuni casi prosperano) le fiere internazionali del vinile.
Se la ricerca su Internet offre l’ovvio vantaggio della comodità, scovare il disco che si cerca o incuriosirsi per qualche copertina sconosciuta rovistando tra file di scaffali e scatoloni resta un’esperienza impagabile. Anche la possibilità di sbirciare tra gli acquisti degli altri offre uno sguardo inedito sull’imprevedibilità dei gusti musicali: dalla dance music minore europea degli anni ‘80 e ‘90 alle colonne sonore di sconosciuti film di serie B. Praticamente qualsiasi genere ha un suo gruppo di cultori. Per provare l’esperienza di visitare queste fiere internazionali del vinile, si può partire dall’Italia, che non è certo la capitale del collezionismo, ma offre degli appuntamenti di tutto rispetto.
Novegro Vinile Expo, Novegro
La fiera di Novegro, in provincia di Milano, è un appuntamento fisso da molti anni per gli appassionati. Ha conosciuto stagioni poco felici in tempi recenti, ma la rinascita del vinile sembra avere riacceso interesse e attività anche qui. Le edizioni di quest’anno sono fissate per 11 e 12 febbraio, 6 e 7 maggio, 21 e 22 ottobre. Con un centinaio di espositori, la scelta è piuttosto vasta (soprattutto in ambito pop-rock): certo, l’impennata costante dei prezzi nel corso degli anni può smorzare l’entusiasmo dei neofiti, ma se non si è alla ricerca di titoli particolarmente rari, si possono tranquillamente trascorrere ore a spulciare tra gli stand.
In alternativa (o a complemento), ci sono la Mostra Mercato del Disco di Bologna (il 25 e 26 marzo) e quella di Torino (28 maggio), che radunano molti espositori. E a Torino l’ingresso gratuito è un invito ad andare a curiosare anche se non si è in vena di acquisti.
Recordplanet, Utrecht
Meglio dirlo subito: in queste fiere internazionali del vinile servono pazienza, portafoglio gonfio e una certa resistenza fisica, se l’intenzione è quella di fare acquisti. Altrimenti, si può pagare il biglietto d’ingresso anche solo per godersi lo spettacolo: la fiera del disco di Utrecht somiglia vagamente alla “Biblioteca di Babele” immaginata da Borges, con i suoi oltre 500 espositori provenienti da diverse parti del mondo. Ci sono vinili, CD ma anche memorabilia, e in quantità enormi. Descrivendo l’impatto con il padiglione fieristico che la ospita, John Doran del sito The Quietus scrive: “Non riesco letteralmente a vedere l’altro lato del salone e comincio a temere che sia perché scompaia a causa della curvatura del globo terrestre”. La fiera si tiene due volte all’anno, ad aprile e a novembre, e il prossimo appuntamento è all’8 e 9 aprile.
Fiere internazionali del vinile inglesi: London Victoria Record Fair e London Musicmania
Non sono le uniche fiere internazionali del vinile nella capitale inglese, ma sono comunque i due appuntamenti più importanti. Musicmania si tiene una volta all’anno per due giornate consecutive (le prossime date sono il 18 e 19 novembre). La Victoria Record Fair dura una sola giornata ma si ripete più volte nell’arco dell’anno (29 aprile e 9 settembre sono le date più vicine). Le dimensioni non sono gigantesche come quelle della fiera di Utrecht, ma sono comunque mete interessanti: gli inglesi hanno alimentato per decenni uno dei mercati discografici più attivi del mondo, e ci sono buone possibilità di trovare pezzi interessanti.
Per altre fiere internazionali del vinile in Inghilterra, conviene tenere d’occhio il circuito dell’organizzazione VIP events, che organizza varie manifestazioni del genere, comprese quelle londinesi.
KDX Fairs, Gent
La fiera internazionale del disco è uno degli eventi organizzati da KDX Fairs in Belgio. Si svolge nell’arco di una domenica, ma offre la possibilità di sfruttare una pre-apertura il sabato pomeriggio, quando buona parte degli espositori ha già allestito gli stand. Partecipano venditori europei (Francia, Belgio, Olanda, Germania, Regno Unito e Italia) e l’organizzazione non punta esclusivamente ai collezionisti “duri”, quindi è possibile trovare anche dischi non particolarmente rari a prezzi stracciati.
(fonte: http://www.youmanist.it)
{loadposition testSignature}