Hey Joe: forse non tutti sanno che….

Hey Joe è una delle grandi canzoni che hanno permesso a Jimi Hendrix di mettersi in evidenza e di diventare uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi.

Naturalmente non è solo ad essa che il mancino chitarrista di Seattle deve il suo enorme successo, perchè certamente è stato uno dei maggiori innovatori del modo di suonare la chitarra, anche grazie a brani come Fire, Purple Haze, Red House, Voodoo Child e molti altri.

Nato a Seattle, nello stato di Washington, il 27 novembre 1942, ha avuto una parabola artistica tanto intensa quanto breve. Infatti, viene trovato morto il 18 settembre 1970 in un appartamento da lui affittato a Londra. La sua ragazza (Monika Dannemann) riferisce che Jimi sia morto soffocato da un improvviso conato di vomito, probabilmente causato da un letale mix di alcool e farmaci. Le sue spoglie si trovano a Washington nel Greenwood Memorial Park e sulla lapida è stata incisa la sua Fender Startocaster, autentico simbolo identificativo di Hendrix. Anche lui finisce nel famigerato Club 27, in compagnia di molti artisti morti a 27 anni. (leggi l’articolo)

Tornando ad Hey Joe, vogliamo segnalare alcuni particolari che, forse, molti di voi non conoscono.

• Hey Joe è una cover. Inizialmente era archiviata come ‘Traditional Song’, una canzone che appartiene a tutti e non soggetta ai diritti d’autore. Inizialmente viene addirittura attribuita a Dino Valenti. Tuttavia, nel 1962 un certo Billy Roberts, che era  un musicista americano, ne rivendica la proprietà che gli viene successivamente accreditata. E’ molto ptobabile che Roberts abbia tratto spunto da una ballata popolare dei primi del 900 in cui si racconta di un uomo che fugge dopo avere ucciso la propria donna. E’ quantomeno curioso il fatto che gli avvenimenti narrati in questo brano si svolgano esattamente nella stessa zona di cui era originario Billy Roberts, il South Carolina. I collegamenti che ci riportano a Billy Roberts non finiscono qui: infatti, Niela Miller, legata sentimentalmente al cantante country, incide a sua volta una canzone, Baby Please Don’t Go To Town, che presenta una progressione di accordi praticamente identica a quella della versione più conosciuta di Hey Joe. Il titolo, inoltre, viene probabilmente ripreso da un pezzo country di Carl Smith, Hey Joe appunto, in cui invece questo Joe era un amico del cantante, al quale lui voleva rubare la moglie. E’ molto probabile che la versione di hendrix sia un mix di tutto questo. Hey Joe è contenuta nel disco d’esordio “Are You Experienced?” del 1967″, attraverso il quale viene consacrata al mondo intero.
• Durante un live dell’allora sconosciuto Jimi Hendrix al club “Cafe Wha?” di New York, Chas Chandler (bassista del Animals) ascolta la versione di Hey Joe eseguita da  Jimi Hendrix. L’uomo rimane molto colpito dalla bravura del giovane mancino chitarrista e intuisce subito il suo grande talento. Gli propone la sera stessa di diventare il suo manager e produttore. Jimi accetta. Alla band si uniscono anche Noel Redding e Mitch Mitchell, dando vita alla “Jimi Hendrix Experience”. Insieme creano la leggendaria versione di  ‘Hey Joe’, sostituendo la chitarra acustica dell’originale con la chitarra elettrica. 
• La prima e vera esecuzione dal vivo  di Hey Joe avviene al Monterey Pop Festival del 1967 ed è anche la prima volta che il pezzo viene presentato live ad un grande pubblico.
• Hey Joe è una delle pochissime canzoni di Jimi Hendrix in cui vengono utilizzati dei cori femminili. Le coriste di Hey Joe fanno infatti parte di un trio, le ‘Breakaways’, composto da Jean Hawker, Margot Newman, e Vicki Brown. Vengono ingaggiate per la circostanza dal produttore Chas Chandler.
• La versione di Hey Joe fatta da Jimi Hendrix non comprende la prima parte del testo originale, nel tratto in cui Joe acquista la pistola:

“Hey Joe, where you goin’ with that money in your hand?

Chasin’ my woman, she run off with another man

Goin downtown, buy me a 44“

• Hey Joe è stata la canzone di chiusura al Festival di Woodstock. Da programma il concerto si sarebbe dovuto concludere alla mezzanotte della domenica ma, a causa della forte pioggia, Jimi Hendrix non lascia il palco fino al lunedì mattina, intorno alle 9.00, concludendo un Live davvero storico e leggendario.
• Le versioni di Hey Joe registrate da artisti vari sono oltre 1000. Fra le tante ricordiamo quelle di Seal, Patti Smith, Deep Purple, Cher, Wilson Pickett, Byrds, Robert Plant, Joe Cocker, Franco Battiato e tanti altri hanno inciso la loro cover.
• La frase “Hey Joe” è quello che generalmente dicevano i filippini nel linguaggio comune quando vedevano un americano.
• Hey Joe è stata suonata contemporaneamente da 6.346 chitarristi. La performance è avvenuta a Wroclaw in Polonia, l’1 maggio del 2009, costituendo un guinness dei primati.
• Nella prima demo, Jimi Hendrix si sorprende molto quando sente la sua voce in cuffia: “Oh, Goddamn!”, poi dice a Chas Chandler in cabina, che nella registrazione successiva avrebbe potuto abbassare un pò il volume della sua voce ed alzare un pò quello degli strumenti. Jimi, contrariamente a quanto si può immaginare, è sempre stato piuttosto insicuro delle sue doti canore.

La ricerca di ricostruire la storia di questo celeberrimo brano ci ha permesso di fare un lungo viaggio a ritroso nel tempo durante il quale siamo stati rapiti da aneddoti veri o presunti ma sopratutto dalla magia senza tempo di uno dei brani blues più amati e ascoltati della storia. Fra tutti i particolari, uno sembra più importante di altri. La versione di Hendrix, come scritto in precedenza, è la prima in versione elettrica e non acustica.  Anche in questo caso il grande Jimi ci aveva visto giusto.