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Billie Joe Armstrong: “La prima volta che ho ascoltato Nevermind ho pensato ‘finalmente sono arrivati i nostri Beatles’”

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Il frontman dei Green Day ha raccontato anche l’unico incontro avuto con Kurt Cobain poco prima dell’uscita del disco Nervermind nel 1991.

Nelle ultime interviste, il frontman dei Green Day Billie Joe Armstrong ha parlato molto delle influenze che hanno creato icome band e dei punti di riferimento musicali che ha avuto la formazione nel corso della sua carriera, iniziata nell’underground della scena punk di Oakland all’arrivo nel mainstream con Dookie nel 1994 e la crescita artistica con American Idiot del 2004 che li ha portati a diventare una delle band più importanti del rock americano.

Ad accompagnarli in questo percorso, e a ricordargli sempre il significato e l’essenza del punk, secondo Billie Joe Armstrong ha detto che ci sono sempre state soprattutto due band, i Sex Pistols e i Nirvana.

A proposito della band di Johnny Rotten e del valore culturale del loro primo e unico album Never Mind the Bollocks del 1975, Billie Joe Armstrong ha detto:

La musica non è un prodotto commerciale. Esiste perché le persone ci mettono dentro la loro anima.”

Sui Nirvana, il cantante dei Green Day ha dato invece una dichiarazione definitiva:

I Nirvana Sono i Beatles della nostra generazione.”

Billie Joe Armstrong ha ricordato anche l’unico incontro che ha avuto con Kurt Cobain. Prima dell’uscita di Nevermind nel 1991, Kurt Cobain era ancora un musicista underground e un fedele sostenitore dell’estetica punk rock più radicale e poteva fare cose normali come andare a vedere un concerto dei Green Day. «I Nirvana avevano pubblicato Bleach e un paio di singoli con la Sub Pop» ha detto Billie Joe Armstrong, «Noi suonavamo all’Evergreen College di Olympia, la città di Kurt. Era nel pubblico in prima fila insieme a Kathleen Hanna delle Bikini Kill, la ragazza che ha ispirato il titolo del singolo che ha cambiato tutto, Smell Like Teen Spirit».

Il successo mondiale di Nevermind, secondo Billie Joe Armstrong è stato il giusto riconoscimento del talento di un artista eccezionale:

Kurt ha scritto delle canzoni bellissime. È meraviglioso quando qualcuno riesce ad andare così in profondità e raccontare sé stesso in modo così autentico e comunicare con il pubblico. La prima volta che ho ascoltato Nevermind ho pensato: finalmente sono arrivati i nostri Beatles. È stata l’ultima vera rivoluzione rock’n’roll e la cosa incredibile è che non è mai più successo niente di simile. Pensavo che forse dopo dieci o venti anni qualcosa di davvero innovativo sarebbe arrivato invece niente. È questo che rende i Nirvana così grandi.”

(fonte virginradio- link)

— Onda Musicale

Tags: Green Day/Nirvana/Kurt Cobain
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