I manoscritti originali di ‘Hotel California’ e ‘Life in the Fast Lane’ che l’uomo ha cercato di piazzare con due complici valgono un milione di dollari.
Le accuse
Craig Inciardi, Glenn Horowitz e Edward Kosinski sono accusati di aver cospirato per vendere le pagine di Don Henley attraverso le case d’asta, anche se sapevano che gli oggetti erano stati rubati. Rolling Stone osserva che è stato Horowitz ad acquisire i documenti degli Eagles nel 2005. Ha poi presumibilmente reclutato Inciardi e Kosinski nel tentativo di “svendere i documenti a varie case d’asta, oltre a cercare di “costringere” Don Henley a riacquistare la proprietà che gli apparteneva di diritto”.
Erano tanti anni che Henley cercava di recuperare quei manoscritti che sono stati (presumibilmente) sottratti negli anni ’70 da un non meglio specificato biografo, il quale secondo gli inquirenti li ha venduti ad Horowitz nel 2005.
L’inizio delle indagini
Le indagini sono iniziate poco prima della morte di Glenn Frey, avvenuta nel gennaio 2016. Al fine di far cadere le accuse, Horowitz avrebbe anche architettato un piano per far sì che la proprietà dei documenti fosse attribuita a Glenn Frey. In un’e-mail avrebbe scritto che «far figurare [Frey] come fonte metterà fine a questa storia una volta per tutte».
Cosa rischia adesso?
Horowitz rischia quattro anni di carcere, Inciardi e Kosinski sono stati accusati di possesso illegale di primo grado. Secondo quanto appreso da Rolling Stone US, Inciardi è stato sospeso dal suo ruolo presso la Rock and Roll Hall of Fame, una decisione che il presidente e CEO Joel Peresman ha comunicato al consiglio d’amministrazione poco prima che la notizia fosse resa pubblica.
Scrive Peresman in una lettera:
Al momento non sappiamo se Craig abbia commesso degli illeciti. Rimarrà in congedo in attesa dell’esito dell’indagine interna condotta da terzi e di capire la portata delle accuse.”
Il manager degli Eagles Irving Azoff ha detto a Rolling Stone che la band è soddisfatta dell’incriminazione e che Don Henley non vede l’ora di rientrare in possesso dei suoi scritti.
Queste le sue parole:
Questo caso mostra che cosa accade attorno alle vendite di memorabilia musicali, oggetti personali che vengono rubati nascondendosi dietro a un paravento di legittimità», dice Azoff. «Nessuno ha il diritto di vendere beni ottenuti illegalmente, né può trarre profitto da pezzi unici della storia della musica sottratti illegalmente. Questi manoscritti sono parte integrante del patrimonio che Don Henley ha creato nel corso dei suoi 50 e passa anni di carriera.”
Nell’annunciare l’incriminazione, il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg scrive che:
New York è una capitale mondiale per l’arte e la cultura, chi ha a che fare con artefatti culturali deve seguire scrupolosamente la legge. Gli imputati hanno cercato di vendere manoscritti unici e preziosi, pur sapendo di non avere il diritto di farlo. Pur di trarne profitto, hanno inventato storie circa l’origine dei documenti e il loro diritto di possederli.”