Musica

20 luglio 1969: lo sbarco sulla luna con la musica dei Pink Floyd come colonna sonora

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L’esecuzione dal vivo del pezzo inedito “Moonhead” dei Pink Floyd avvenne proprio mentre l’astronauta Neil Armstrong (1930-2012) compiva ‘”One small step for a man, one giant leap for mankind“.

20 luglio 1969. L’uomo arriva per la prima volta sulla Luna

Quel giorno, in Inghilterra, a creare la colonna sonora perfetta per raccontare quell’evento memorabile c’era la band che sarebbe diventata una delle più leggendarie della storia della musica: i Pink Floyd.

Quel giorno i valorosi astronauti capitanati da Neil Armstrong lasciarono sulla superficie lunare una targa di acciaio inossidabile per commemorare la giornata in cui “uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta… venuti in pace, a nome di tutta l’umanità”.

Una giornata storica, raccontata minuto per minuto dalle televisioni di tutto il mondo

Anche la BBC seguiva in diretta la missione dell’Apollo 11 e i primi passi di Neil Armstrong, mentre compiva la sua “Trip on Mars”. Ed è proprio questo il titolo alternativo con cui è conosciuta la composizione denominata “Moonhead”, una suite allora inedita del gruppo, lanciata per la prima volta durante quella trasmissione: un’improvvisazione live del pezzo, accreditato a tutti e quattro i membri della band.

Nel 1969 la musica dei Pink Floyd è già stata trasmessa in molti programmi televisivi britannici

Tra questi c’era un episodio del 1968 della serie di documentari sulla scena rock-musicale inglese, Omnibus. Quando la BBC decise di incaricare Omnibus di creare uno speciale per la programmazione dell’allunaggio, i produttori dello show invitano senza alcun dubbio i Pink Floyd a tornare in studio.

So What if It’s Just Green Cheese?”, era il titolo della puntata andata in onda in diretta la notte del ‘grande passo per l’umanità’. Il programma includeva le letture di citazioni e di poesie sulla luna di Ian McKellen e Judi Dench e le esibizioni di Dudley Moore e del suo Dudley Moore Trio e della cantante jazz Marion Montgomery.

La jam sessione dei Pink Floyd

Tuttavia, è la jam session improvvisata della band britannica a rappresentare la parte più indimenticabile dello spettacolo. Il gruppo consegna al pubblico un brano strumentale avvincente.

Queste le parole di David Gilmour in un’intervista del 2009:

Eravamo in uno studio televisivo della BBC . Era una trasmissione in diretta e c’era un gruppo di scienziati da un lato e noi dall’altro. Avevo 23 anni. È stato fantastico pensare che eravamo lì dentro a comporre un pezzo di musica, mentre gli astronauti erano in piedi sulla Luna. Non sembra concepibile che ciò possa ripetersi sulla BBC al giorno d’oggi“.

L’esperienza è rimasta talmente impressa in Gilmour da aver raccontato ancora:

Ero nel mio appartamento a Londra, guardando la Luna e pensavo: Ci sono persone che stanno lì proprio ora“.

Il brano, autentica rarità per molto tempo

Fino a pochi mesi, autentica chicca dei collezionisti disponibile solo su qualche bootleg d’annata (grazie a sporadiche esecuzioni live), Moonhead ora fa parte del monumentale box set uscito l’anno scorso, The early years: penultima traccia del settimo cd, ben 7 minuti e 16.
C’è persino chi dice che si tratti di una Money in fase embrionale. The answer is blowin’ in the space…

(fonte virginradio)

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/David Gilmour
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