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Ricky Gardiner: “David Bowie mi chiese se avessi qualcosa di pronto, ecco cosa successe”

Gli Stooges lo chiamarono un giorno all’inizio del 1974 dopo aver rivoluzionato il panorama del rock ‘n’ roll, reallizando tre album e producendo alcuni degli show live più intensi che il mondo avesse mai visto.

The Idiot fu pubblicato nel marzo 1977 e, nel giro di un mese o due, Bowie e Iggy Pop tornarono in studio per realizzare quello che sarebbe diventato l’album Lust For Life, realizzato in un tempo relativamente breve e che ha mostrato molta più della spontaneità punk che aveva reso Iggy Pop una tale icona durante i primi anni ’70.

Immediatamente prima delle sessioni di registrazione di Lust For Life – presso gli Hansa Studios di Berlino – Bowie e Iggy avevano invitato il chitarrista Ricky Gardiner a unirsi a loro nell’appartamento che la coppia condivideva nel quartiere Schoenberg della città. Gardiner, che era stato il frontman dei Beggars Opera dal 1969 (fino ai giorni nostri) conosceva bene la coppia, avendo suonato la chitarra solista sia nell’album Low di David Bowie del 1977 che nel tour The Idiot di Iggy Pop.

“Non stavo prestando alcuna attenzione a ciò che stavo suonando,

ma ho sentito questi accordi e ho pensato: ‘Oh, devo ricordarlo…”

Queste le sue parole dette a Total Guitar nel 2012:

Non pensavo che avrebbero voluto del materiale. Ma poi David mi ha chiesto: ‘Hai qualcosa?’ E io ho risposto: ‘Oh beh, no…’ ma poi mi sono ricordato di quegli accordi.”

In effetti, Ricky Gardiner aveva inconsapevolmente scritto l’ipnotizzante progressione di accordi ciclici di The Passenger mentre girovagava per il suo giardino all’inizio di una bella mattina di primavera.

Gardiner ha ricordato cosa è successo:

Ero in giro tra gli alberi di mele ed era il momento della fioritura di quelle piante. Avevo una vecchia Gibson Les Paul Junior al collo e stavo semplicemente girovagando e godendomi quella bella mattina di primavera. Non stavo prestando alcuna attenzione a ciò che stavo suonando, ma ho sentito questi accordi e ho pensato: ‘Oh, devo ricordarmeli …'”

A Bowie e Iggy Pop piacciono quegli accordi

Tornati a Berlino, sia David che Iggy apprezzano il motivo che Ricky stava strimpellando e non passa molto tempo prima che la canzone venga completata. Ricorda Gardiner: “Iggy l’ha registrato sul suo lettore di cassette a batteria mono con me che lo suonavo sulla Stratocaster non amplificata. E poi è tornato la mattina dopo con i testi! Gli accordi sono quelli e basta… E’ stato molto interessante lavorare con Iggy e David perché erano piuttosto diversi, anche se avevano molto in comune. A David piaceva che tutto fosse provato e “quello che sarà sarà”. Iggy era un po’ più spontaneo.”

Ricky – che purtroppo è scomparso all’inizio del 2022 – ha ricordato che The Passenger è stato realizzato in tempi rapidi agli Studios

Ricorda la traccia ritmica di base della sua stessa chitarra, il basso di Tony Sales e la batteria di Hunt Sales registrati dal vivo, mentre la voce solista di Iggy (catturata da un amplificatore per chitarra), i cori di Bowie e la chitarra di Carlos Alomar furono sovraincisi in seguito. Carlos non era ancora arrivato a Berlino nelle fasi iniziali di registrazione, ma Ricky crede di aver aggiunto un innegabile genio con il suo basso Alembic a sei corde.

“Il brano che ho suonato è una sequenza alternata in LA minore ma devi farlo bene!

È così facile da dimenticare”

Ha ricoradato Ricky:

C’erano alcuni riff che [Carlos] fa verso la fine che sono davvero magici . Ma quello è Carlos: può gettare quella roba nella… polvere di fata, la chiamo io… le dinamiche sono proprio ciò che lo rendono unico”.

Gardiner ha usato una Stratocaster del ’68, una testata Marshall da 50 watt (noleggiata) e un cabinet 4×12

È l’unica chitarra che ho tenuto lontano dal vecchio mazzo di chitarre che avevo. È una grande chitarra con un manico in un pezzo unico in acero, è forte come un bue e ha un corpo in ontano. Da allora ci ho messo dei pickup Seymour Duncan.”

Sebbene The Passenger non sia mai stato pubblicato come singolo, la canzone ha preso vita propria, essendo stata interpretata da numerosi artisti tra cui Siouxsie And The Banshees, Michael Hutchence, REM e Beggars Opera
Ecco alcuni consigli per i chitarristi

Ti dirò cosa è difficile. Il brano che ho suonato è una sequenza alternata in LA minore ma devi farla bene! È così facile da dimenticare. Diventa una specie di tortura perché non ci sono variazioni e non ci sono parti centrali. Continua semplicemente a suonare in quel modo e basta, senza distrazioni. È un po’ come una meditazione e devi mantere la mente concentrata solo su quello che stai suonando. Non puoi lasciar vagare la tua mente o sei perduto. Non sono nemmeno sicuro che sia registrato nel modo corretto. Non ho controllato, ma Iggy non ha mai cercato la raffinatezza comunque…”

— Onda Musicale

Tags: David Bowie, Iggy Pop, Stooges
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