Venerdì 10 marzo hanno fatto tappa allo Smart Lab di Rovereto i Punkreas con il loro Lato Ruvido Tour. La band, che ha lasciato il segno su almeno due generazioni di cultori del punk rock italiano ha superato con questo suo ultimo lavoro i vent’anni di carriera.
L’album, il nono all’attivo uscito il 22 aprile 2016, li vede riprendere in mano quel loro genere punk rock condito da influenze ska e l’atmosfera caratteristici dei bei tempi dove i loro concerti si svolgevano nei piccoli bar e club tra sudore, pogo e fiumi di birra.
Il concerto di venerdì non è stato da meno, molti fan accorsi hanno pogato e si sono divertiti ascoltando e dimenandosi sui pezzi nuovi e vecchi, ormai diventati icone del genere. Dai trentenni che li hanno avuti come colonna sonora della loro adolescenza spensierata, ai più giovani che magari li hanno scoperti da poco.
Alle 22 e 30 salgono sul palco: Cippa, il cantante, Andrea e Paolo alle chitarre, Paletta al basso e Gagno alla batteria. Con un boato parte “Il mercato del niente” a cui segue “Elettrosmog” tratto dall’album “Falso” del’92. I circa 400 presenti cominciano a scaldarsi e dare il meglio di sé sotto il palco. L’atmosfera resta così calda, violenta e divertita con i Punkreas che vanno come un treno snocciolando i loro ultimi pezzi: “Salta”, “Mi piace” canzone denuncia ai social network e la loro “8005888605” poi “Chipas”,“Va bene così”e “Il lato ruvido”.
Poi arrivano i pezzi più datati come “Tutti in pista”,“Voglio armarmi”, “Sotto esame”, “WTO” ispirata al ricordo di Carlo Giuliani “Orologio”, “Disgusto totale”, “Sosta”,“Aca Toro”,“Occhi puntati”e “Il vicino” tutti brani che restano nella memoria degli affezionati alla scena punk italiana degli anni novanta.
Il concerto termina con “Canapa” apologia del tetraidrocannabinolo. I Punkreas ancora una volta con questo concerto hanno dimostrato di non aver cucita addosso l’etichetta di un periodo passato, ma di saper ancora sputare fuori senza alcun fronzolo, in maniera schietta e diretta pezzi con quel tagliente sarcasmo che li caratterizza e con una bravura e presenza scenica travolgente.
Elisa Donati – Onda Musicale