Dopo le polemiche e l’annullamento dei suoi due concerti a Cracovia, in Polonia, per via delle posizioni espresse in un’analoga lettera aperta a Olena Zelenska, il musicista stavolta si rivolge al Presidente della Russia.
Dopo la lettera aperta rivolta a Olena Zelenska, moglie del Presidente dell’Ucraina, Roger Waters alza il tiro e scrive al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
Impegnato nel “This Is Not A Drill” tour in Nord America, il musicista ed attivista segue con molta attenzione l’evoluzione del conflitto tra Russia ed Ucraina e le reazioni suscitate dalle sue prese di posizione nel merito della grave crisi.
“Ho sempre scritto di una sola cosa”
Per spiegare che non può esserci separazione tra l’artista e l’attivita, in varie circostanze Roger Waters ha spesso dichiarato:
“Ho sempre scritto di una sola cosa nella mia vita, ovvero del fatto che come esseri umani siamo responsabili gli uni degli altri. Del fatto che è importante empatizzare con gli altri. Del fatto che dobbiamo organizzare società in maniera tale che tutti siano più felici e tutti possano vivere la vita che si desidera”.
“Lavorare per una pace negoziata”
Anche in occasione della recentissima polemica che portato alla cancellazione da parte dei promoter polacchi dei concerti previsti a Cracovia, Waters ha rivendicato il suo impegno di pace e i suoi
“sforzi pubblici per incoraggiare tutti coloro che sono coinvolti nella disastrosa guerra in Ucraina, in particolare i governi di USA e Russia, a lavorare per una pace negoziata, piuttosto che aggravare le cose verso una fine amara che potrebbe essere la guerra nucleare e la fine della vita su questo pianeta.”
“Tear Down The Wall”
Dunque, coerentemente con il suo credo di artista ed attivista, Roger Waters si rivolge a Vladimir Putin, auspicando dialogo, cessate il fuoco, pace.
Ecco il testo integrale della lettera, scritta domenica 25 settembre a Los Angeles, durante una pausa del tour. È introdotta dalla seguente considerazione:
“Di recente ho letto commenti sui social media in cui mi si chiede perché ho scritto alla signora Olena Zelenska ma non al signor Vladimir Putin? Ottima domanda, sono contento che me l’abbiate chiesto; eccola qui”.
Lettera aperta di Roger Waters a Vladimir Putin
“Caro Presidente Putin, da quando la Federazione Russa ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio di quest’anno ho cercato di usare la mia piccola influenza per incoraggiare un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica che risponda alle esigenze di sicurezza sia dell’Ucraina che della Federazione Russa. In questo sforzo ho scritto due lettere aperte alla signora Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino. Le lettere sono disponibili su Internet. Mi viene chiesto sempre più spesso di scrivere anche a Lei, quindi ecco qui.

In primo luogo, desidererebbe vedere la fine di questa guerra? Se rispondesse e dicesse: “Sì, per favore”, renderebbe subito le cose molto più facili. Se dicesse: “Inoltre la Federazione Russa non ha ulteriori interessi territoriali oltre alla sicurezza delle popolazioni di lingua russa della Crimea, Donetsk e Lubansk”, anche questo aiuterebbe. Lo dico perché conosco persone le quali pensano che Lei voglia invadere l’intera Europa, a cominciare dalla Polonia e dal resto degli Stati baltici.

Se lo fa, vaffanculo, potremmo anche smettere di giocare al gioco disperatamente pericoloso del pollo nucleare con il quale i falchi su entrambe le sponde dell’Atlantico sembrano così a loro agio, e farlo davvero fritto il pollo. Sì, saltare tutti in aria e ridurre il mondo in mille pezzi. Il problema è che ho figli e nipoti, così come la maggior parte dei miei fratelli e sorelle in tutto il mondo e nessuno di noi apprezzerebbe tale esito. Quindi, per favore, signor Putin, mi assecondi e ci dia questa rassicurazione.

Bene, tornando al tavolo, se ho letto correttamente i suoi discorsi precedenti, vorrebbe negoziare una condizione di neutralità per una Ucraina vicina e sovrana? È corretto? Supponendo che una pace siffatta possa essere negoziata, essa dovrebbe comprendere un accordo assolutamente vincolante per non invadere mai più nessuno.

Lo so, lo so, gli USA e la NATO invadono altri paesi sovrani in un batter d’occhio o per pochi barili di petrolio. Ma questo non significa che Lei debba farlo; la Sua invasione dell’Ucraina mi ha colto completamente di sorpresa; è stata un’atroce guerra di aggressione, provocata o meno.
Quando la signora Zelenska mi ha risposto tramite Twitter, sono rimasto molto sorpreso e fortemente commosso; dovesse rispondermi, La rispetterei enormemente per questo e la considererei una mossa onorevole nella giusta direzione verso una pace sostenibile.
Cordiali saluti, Roger Waters”