Continua il tour degli Assalti Frontali per la presentazione del nuovo straordinario disco “Mille Gruppi Avanzano” (Daje Forte daje / Goodfellas), uscito il 25 novembre scorso.
“Mille Gruppi Avanzano” è il nono album di inediti di Assalti Frontali, una delle band che ha fatto la storia dell’hip hop in Italia.
Nel 1991, con “Batti il tuo tempo”, furono tra i primissimi a cantare in italiano; da allora, una lunga carriera fatta di successi e migliaia di fan, di rime taglienti e sempre attuali, consapevolezza, impegno politico e coerenza, che ha portato Assalti Frontali ad essere uno dei gruppi più importanti della penisola.
“Mille Gruppi Avanzano” esce a quattro anni dall’ultimo disco, “Profondo Rosso”: al rap Militant A, alla seconda voce Pol G, alla produzione musicale Bonnot.
“MILLE GRUPPI AVANZANO” TOUR – PROSSIME DATE
Venerdì 24 marzo: Alessandria, Laboratorio Sociale
Sabato 1 aprile: Pisa, Rebeldìa
Domenica 23 aprile: Roma, Lago della SNIA
Il 7 e l’8 febbraio gli Assalti Frontali hanno tenuto a Tripoli del Libano il Laboratorio di Rap “Hip Hop 4 Peace” con i bambini libanesi e siriani rifugiati di Bab Et-Tebbaneh, uno dei quartieri con il livello più alto di povertà del paese.
L’appuntamento faceva parte del progetto europeo “Singing for peace” ed è stato raccontato, con un servizio, da Rolling Stone (marzo 2017) e dal TG3 nazionale (link).
“Mille Gruppi Avanzano” è il nono album di inediti di Assalti Frontali, una delle band che ha fatto la storia dell’hip hop in Italia. Nel 1991, con “Batti il tuo tempo”, furono tra i primissimi a cantare in italiano; da allora, una lunga carriera fatta di successi e migliaia di fan, di rime taglienti e sempre attuali, consapevolezza, impegno politico e coerenza, che ha portato Assalti Frontali ad essere uno dei gruppi più importanti della penisola.
Link al video di “MILLE GRUPPI AVANZANO”
Regia e montaggio: Daniele Martinis
Fotografia: Taha El Ouaer
Wu Ming 1 parla di “Mille Gruppi avanzano”, il nuovo Cd di Assalti Frontali:
“Mille Gruppi Avanzano. Vuol dire tante cose, nuovi conflitti stanno nascendo, nuovi movimenti in tutto il mondo, ma anche nuove band, nuove crew, nuove compagnie di amici, legami forti. Vuol dire vivere diverse realtà ma poi andare avanti insieme”.
“Le strade sono cambiate”, cantano gli Assalti, sono cambiate in meglio, alcune, altre sono cambiate in peggio, per la gentrification, per la cementificazione. È cambiato il contesto in cui gli Assalti iniziarono; è cambiata la composizione etnica di molti quartieri d’Italia e d’Europa, nei pezzi e nella loro storia c’è il continuo sforzo di non avere uno sguardo eurocentrico, bianco. “Non sto nella mia pelle” descrive l’entusiasmo di fronte alla vastità e ricchezza dell’universo, del mondo”.
“Qui dentro troverete mille canti di diversità e liberazione compressi in un pugno di canzoni. Non troverete “mica l’inno di Mameli” o simili fetecchie, non si cede ai nazionalismi, ai sovranismi e anche peggio. Questo non è uno di quei dischi che trovate all’Ipercoop o all’Esselunga, ma forse lo troverete al “funerale” dell’Ipercoop o dell’Esselunga, lo troverete come colonna sonora…
(vv)
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