Bono, pseudonimo di Paul David Hewson, nasce a Dublino il 10 maggio 1960 ed è un cantautore, attivista, compositore e musicista irlandese, frontman della rock band U2. E’ sposato con Alison Stewart dal 1982.
Il cantante irlandese Bono ha rivelato – in occasione della presentazione della sua biografia “Surrender: 40 Songs, One Story” – di avere ricevuto minacce di morte da parte dell’IRA (Esercito repubblicano irlandese) e anche dell’ultradestra americana.
“Surrender: 40 Songs, One Story”
Nella sua biografia in uscita il 1° novembre in cui ha raccontato la propria vita attraverso 40 canzoni degli U2, Bono ha parlato delle conseguenze della sua lunga attività politica e sociale.
Queste le sue parole al Sunday Times Cheltenham Literature Festival
Ho ricevuto minacce da parte dell’IRA e della ultradestra americana.
Il tema dei cosiddetti “troubles” e della lotta per l’indipendenza dall’Inghilterra dell’Irish Republican Army è una delle radici culturali e personali degli U2
Nato a Dublino il 10 maggio 1960 da una famiglia con un padre cattolico e una madre protestante, Bono ha frequentato la Mount Temple Comprehensive School, una delle poche scuole non confessionali d’Irlanda, dive ha conosciuto sua moglie Alison Stewart e i suoi futuri compagni di band Adam Clayton, Larry Mullen Jr e The Edge. Proprio Alison, secondo Bono, sarebbe finita nel mirino degli estremisti dell’IRA: “C’era un piano elaborato per un eventuale rapimento. La nostra casa era controllata” ha detto durante l’incontro con i lettori in cui ha voluto, come si legge nella presentazione del suo tour letterario “raccontare qualche canzone e cantare qualche storia.”
“Sunday Bloody Sunday” del 1983
Il motivo era l’attività pacifista di Bono Vox e il messaggio di riconciliazione del singolo di maggior successo degli U2, Sunday Bloody Sunday del 1983 che rischiava di compromettere la campagna di finanziamenti dell’IRA tra gli irlandesi residenti negli Stati Uniti. Non è l’unico episodio della vita di Bono in cui le parole delle sue canzoni hanno provocato la reazione di estremisti. Durante un tour in America negli anni ‘80, Bono è stato minacciato per aver criticato il governatore dell’Arizona, che si opponeva all’istituzione di una giornata ufficiale in onore di Martin Luther King, il leader del movimento per i diritti civili assassinato a Memphis il 4 aprile 1968.
Un evento raccontato da Bono nel testo di un altro dei pezzi di maggior successo degli U2, Pride (In the Name of Love) primo singolo dall’album The Unforgettable Fire, numero 3 in Inghilterra e numero 33 in America.
Le minacce di morte
Hanno minacciato di uccidermi sul palco durante l’esecuzione di Pride se avessi cantato la strofa in cui viene descritto l’omicidio di Martin Luther King. Così sono entrato nel mio personaggio messianico e mi sono inginocchiato mentre cantavo. C’era una piccolissima possibilità di venire ucciso, ma nel caso ero pronto.”
Quando ha riaperto gli occhi alla fine di Pride (In the Name of Love), Bono ha raccontato di aver visto Adam Clayton (il bassista) in piedi di fronte a lui, che lo proteggeva con il suo basso da un eventuale sparo proveniente dalla folla.
(fonte virginradio)