Sebbene i Rolling Stones e i Beatles siano sempre stati definiti “nemici” dalla stampa, Keith Richards e George Harrison si sono sempre astenuti dall’ interpretare questo ruolo. C’era solo rispetto tra i due chitarristi, che si ammiravano molto.
Il loro primo incontro
Keith e George si incrociano per la prima volta durante la fase iniziale della carriera dei Rolling Stones, quando Jagger e gli altri suonano ancora nel circuito dei pub londinesi. Nonostante il gruppo sia solo agli inizi, gli Stones hanno una reputazione crescente e catturano anche l’attenzione dei Beatles, che si presentano ad un loro spettacolo in un pub di Richmond, un quartiere situato a sud ovest della città.
Lo stupore dei George Harrison
Harrison rimane molto impressionato (in positivo) dalla performance e, subito dopo, raccomanda i Rolling Stones alla Decca Records, l’etichetta che, come è noto, si è rifiutata di mettere sotto contratto i Beatles. E decide di rifiutare anche i Rolling Stones. Il chitarrista dei Beatles in seguito ricorda con affetto quella sera.
Ecco le sue parole:
Eravamo ai Teddington Studios a registrare qualcosa, e in seguito, siamo andati a Richmond dove abbiamo incontrato i Rolling Stones che suonavano dal vivo. Erano ancora sulla scena dei club ed eseguivano brani R&B. La musica che stavano suonando era più simile a quella che facevamo noi prima di toglierci i nostri abiti di pelle (prima del restyling voluto da Brian Epstein) per cercare di entrare nelle etichette discografiche e in televisione.”
La nascita di un’amicizia sincera
Da quel momento George e Keith stringono amicizia e, in seguito, Harrison spiega che secondo lui c’erano pochi chitarristi in circolazione che potessero competere con il chitarrista dei Rolling Stones per quanto riguardava il ritmo. Mentre George sentiva che a Richards mancavano gli elementi necessari per brillare come chitarrista solista, credeva che i punti di forza di Richards superassero di gran lunga le sue debolezze.
Il suo pensiero al riguardo:
Penso che sia un grande chitarrista ritmico, Keith. Sai, davvero, penso che sia probabilmente uno dei migliori chitarristi ritmici rock ‘n’ roll. Non penso che sia molto bravo come solista, ma ha suonato cose interessanti… questa è la cosa che si vede, quello che provo anche per me e Keith, non è un paragone, ma in un certo senso quello che facciamo è fare dischi, e i dischi contengono delle buone parti di chitarra, o delle buone canzoni, o dei bei testi o altro, ma in pratica Keith fa dei dischi, come faccio anche io.”
Harrison ha aggiunto:
Per me non è come un chitarrista che non fa altro che uscire e suonare solamente la chitarra. Scrive canzoni, fa dischi, è all’interno del progetto musicale – sai, tipo, non puoi battere un riff di “Satisfaction”, capisci cosa intendo? Sono le piccole cose semplici del genere, e penso che lui… sai, mi piace enormemente Keith.”
Sebbene Harrison e Richards avessero le loro differenze stilistiche, entrambi avevano una delicatezza nel loro modo di suonare la chitarra che poteva anche passare inosservata ma elevava enormemente la qualità della loro musica. Anche se nessuno dei due era quello che occupava i titoli dei giornali, Harrison ha capito che non ci sarebbero stati Rolling Stones senza Keith Richards. E, probabilmente, viceversa.