Ringo Starr è certamente diventato famoso come batterista dei Beatles, ma non ha smesso di suonare quando i Fab Four si sono sciolti.
Ringo Starr e la sua carriera cinematografica
In contrapposizione alla carriera di musicista, Ringo Starr vanta anche una discreta esperienza cinematografica, iniziata durante la permanenza nei Beatles (Help! e A Hard Day’s Night, entrambi di Richard Lester) e protrattasi durante tutti gli anni settanta. A parte quelli girati durante la parentesi beatlesiana, il primo film a cui prende parte è Candy e il suo pazzo mondo (1968), nel quale ha una parte al fianco di Charles Aznavour, Marlon Brando ed Eva Aulin. Successivamente recita in The Magic Christian (1969), con Peter Sellers e Raquel Welch, e in molte altre pellicole.
La musica dopo i Beatles
Ringo è andato in tour diverse volte con la sua All-Starr Band ed è rimasto molto in contatto con George Harrison, compresi gli ultimi giorni prima della sua morte. Tuttavia, anche se Ringo ha chiesto ripetutamente a George di unirsi alla sua All-Starr Band, il chitarrista ha sostanzialmente sempre rifiutato. Ringo è entrato in una pausa dalla sua produzione musicale dopo aver pubblicato il suo album Stop and Smell the Roses (1983). Successivamente ha ridato impulso al progetto All-Starr Band con il contributo – tra gli altri – di Joe Walsh (The Eagles), Clarence Clemons (The E Street Band), Rick Danko e Levon Helm (The Band).
Ogni nuovo set up della All-Starr Band includeva almeno un altro batterista che condivideva il palco con Ringo
Gregg Bissonette fa parte di tutte le formazioni dal 2008. Anche Simon Kirke (Bad Company, Free), Sheila E. e Zak Starkey (suo figlio e l’attuale batterista degli Who) si sono uniti alle All-Starr Bands in passato. Altri musicisti coinvolti sono Billy Squier, Todd Rundgren, Nils Lofgren e Peter Frampton. Ringo ha spiegato più volte di avere chiesto anche al suo amico George Harrison di unirsi alla sua nuova band ma ha sempre ricevuto un rifiuto. Ringo ipotizza che la ragione fosse data da motivi economici. Secondo lui, probabilmente George voleva guadagnare di più di quanto offertogli.
