Musica

John Lennon e la canzone scritta per prendere in giro i fan ossessivi

|

I Beatles avevano l’attitudine di attirare moltissimi fan, alcuni dei quali (talvolta) erano davvero molto ossessivi.

Al culmine della loro fama, quasi tutti i paesi del mondo avevano il proprio gruppo di fan innamorati follemente dei Beatles. Ancora oggi, a 40 anni dal loro scioglimento, i Fab Four vantano milioni di persone perdutamente ammaliate dalla loro musica.

Queste ossessioni erano immotivate?

I testi delle canzoni dei Fab Four, spesso scritte da John Lennon e Paul McCartney e, più raramente da George Harrison, erano terreno fertile per interpretazioni e valutazioni errate. Considerando che si presumeva che ogni singola parola pronunciata dai Beatles nelle interviste avesse un significato secondario, non sorprende che le loro canzoni siano state trattate allo stesso modo.

John Lennon ha ricordato quando, nel 1971, uno sconosciuto di 23 anni si è presentato nella sua casa di campagna per chiedergli cosa significasse tutto ciò: nel libro Imagine John Yoko del 2018, Dan Richter, l’assistente della coppia di quel periodo – ricorda:

Apparentemente il giovane era un veterano sotto shock che doveva essere stato dimesso dall’ospedale. Lennon ha detto che mandava telegrammi a casa sua da circa nove mesi, dicendo sempre la stessa cosa: “Sto venendo e poi dovrò solo guardarti negli occhi e lo saprò”.

Il ragazzo è determinato ad apprendere il vero messaggio che pensava fosse nascosto nei testi di Lennon. Quando arriva al cancello rimane scioccato (o meglio deluso) nello scoprire che la musica del suo eroe non aveva necessariamente un significato nascosto e non vi erano per nulla secondi fini. In effetti, la maggior parte dei testi era semplicemente un tentativo di “divertirsi un po’ con le parole“.

Nel 1968 John Lennon decide di scherzare un po’ con “Glass Onion”

Stufo di persone in cerca di significati nascosti nella musica dei Beatles, Lennon decide di scrivere una traccia che fosse volutamente piena di allusioni a canzoni del passato, immagini astratte, false piste e trabocchetti. John inserisce vari riferimenti ad altre canzoni sovra-interpretate come “Strawberry Fields Forever“, “The Fool On The Hill“, “Fixing A Hole“, “Lady Madonna” e “I Am The Walrus“.

L’effetto ottenuto è l’equivalente sonoro di entrare in un labirinto di specchi

Glass Onion‘ vede il ritorno del protagonista in ‘Lady Madonna‘, una canzone che contiene un riferimento a ‘I Am The Walrus‘ nel verso “see how they run“, che si riferisce a ‘Lucy In The Sky With Diamonds ‘ nella riga, “guarda come volano come Lucy nel cielo“. È come un’opera dell’artista olandese Escher (1898-1972), un vero capolavoro psichedelico progettato per prendere in giro (bonariamente) i fan ossessivi.

C’è una sorta di crudeltà bonaria nell’intenzione di Lennon

Nella circostanza potremmo definirlo (forse in modo eccessivo) un imbroglione, un clown che cambia sempre le regole di un gioco che ha contribuito a creare. Viene da chiedersi se Lennon sapesse che stava scherzando con il fuoco. La sua morte ci ricorda che la musica ha un grandissimo potere. Mark Chapman – il suo assassino che è tuttora in prigione – era infuriato per la sua canzone “God“, in cui John afferma di aver perso la fede in tutto (Dio incluso) a parte la sua relazione con Yoko Ono.

“Io ero il Dreamweaver. Ma ora sono rinato. Ero il tricheco. Ma ora sono John”

— Onda Musicale

Tags: John Lennon/The Beatles/Paul McCartney/George Harrison/Yoko Ono
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli