Un canto pacato ma anche incisivo e tagliente ci attraversa in questo album che, con un brivido, ci porta il ricordo forte di un grande cantautore italiano.
La musica che accompagna i testi è un’onda urbana, una nebbia magnetica che trasporta nel tempo le inquietudini che furono di Luigi Tenco e che vivono ancora nel brani di Andrea Percassi e Davide Zini. Affreschi quotidiani di normali solitudini. “Non si smette mai di essere soli” (La vecchia e il canale), e nel testo della stessa canzone: “…aveva il tipico sguardo rapito – di chi vede qualcosa che agli altri sfugge”. La saggezza e l’acume degli anni vissuti serve solo per vedere ancora più chiaramente l’azione del tempo che porta tutto via con sé.
Innamorata di un’idea disegna in pochi versi l’inganno comune a molte persone che si innamorano dell’idea che loro stesse si son fatte riguardo alla persona amata. “ Io non faccio arte: – Io soffro solamente.”. Canta Andrea Percassi sfatando il mito dell’artista e rivelando la sua condizione interiore.
In Lucciole si sente l’eco della riflessione leopardiana sul canto del passero solitario che vive immerso nella natura e non si fa domande “…io per esistere – ho bisogno di pensare – e di farmi domande – in continuazione.”. Così conclude, concorde con il poeta, il testo della canzone.
Letargo è un testo di Edoardo Sanguineti sul quale Andrea ha applicato la tecnica del cut-up. È la ricerca di un momento di tregua alle quotidiane tempeste della mente che non dà tregua. Così, con una raffinata ironia, l’autore canta “Sorrido appena – con pena – da cameriere.”. Vorrebbe trovare ristoro licenziandosi elegantemente dalle vicende del mondo.
Il testo in inglese di Animals è di Irene Rainini, leggermente adattato da Andrea, in cui lo spirito sarcastico esce in tutta la sua efficacia: “Mum says: “You’ve – always loved animals”. – I say: “not – when they try to kill me”.”.
Niente di serio è certamente il brano con l’incipit più duro e drammatico, una via senza uscita che però trova ancora nell’ironia pungente la forza per una scappatoia. “Ma poi mi ripeto – che non è niente – e tutto finisce – per qualche tempo.”.
Solo tu sai porta un soffio di romanticismo, una vera canzone d’amore, un dolce inno a chi sa entrare davvero nell’animo di un’altra persona. “ Solo tu sai toccare il mio cuore – con meno di una mano – con meno di una frase.”.
Con la Storia di un amore impossibile si conclude questo primo viaggio insieme ad Andrea e Davide. Un destino avverso porta lontano dalla persona amata e quando l’esilio finisce non c’è più nessuno ad attendere. “Ma una volta tornato a vedere il sole – non trovai nessuno a casa.”. La vita è come un continuo esilio da qualcosa, un’attesa che non trova mai l’incontro, un “Desertio”, in cui però, usando tutta la nostra volontà, dobbiamo imparare a vivere.
- Andrea Percassi, parole e canto
- Davide Zini, chitarra e basso
- Prodotto da Dimora Records e Mayday.