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Scrivere musica per film, TV e pubblicità: chi sono i supervisori musicali

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Cosa significa scrivere musica? Si tratta solo di composizione di brani o armonie che si ascoltano in radio o nei più comuni canali di streaming musicale? Chi scrive e produce i jingle per le pubblicità o i trailer per i film? Le risposte le trovate qui.

Scrivere musica per film, TV e pubblicità, ma anche videogiochi è uno dei tanti modi per trasmettere un messaggio applicato a diversi ambiti e forme artistiche. Tra i “personaggi” che si muovono dentro e dietro il mondo della cinematografia e della TV si annoverano i supervisori musicali, musicisti e specialisti in grado di scrivere e promuovere musica e canzoni per film, e trailer affinché registi e studi di produzione possano inserirle e utilizzarle.

E non è raro che un brano scelto per promuovere un prodotto, susciti così tanta curiosità e interesse da diventare una hit nel giro di poco tempo. Esistono addirittura prodotti che vengono surclassati dal successo di quel brano in sottofondo che ti entra nel cervello.

Chi sono i supervisori musicali che scrivono o cercano le canzoni e le colonne sonore per film

Nella storia del cinema, i film non sono mai stati davvero “muti”. Anche se mancava il sonoro, nelle sale cinematografiche c’era sempre un pianoforte e un pianista che “commentavano” il film attraverso la musica. Suspence, paura, sorpresa, risate erano sapientemente sottolineate da musiche in sottofondo. Oggi, produttori e i registi assumono i supervisori musicali per trovare – o a volte – scrivere musica che si abbina perfettamente alla storia da raccontare. Tra i compiti dei supervisori c’è anche la presa in carico della protezione dei diritti musicali e la stesura dell’accordo di licenza che si firma. Il lavoro di un supervisore musicale coniuga la conoscenza della materia musicale e cinematografica (se lavora specificamente per quell’ambito), della normativa sul copyright e sulle licenze d’autore.

Questa figura professionale – che può coincidere con il lavoro di produttore o di musicista – è immerso nella musica ed è costantemente alla ricerca di nuovi generi, nuova musica e utilizza tutti gli strumenti del web e dello streaming digitale per spaziare tra i generi, approfondire, conoscere, utilizzare. I supervisori musicali hanno spesso un’enorme cultura musicale che è fondamentale nel momento in cui sono anche “creatori” di una melodia. Scrivere musica per ambiti diversi dalla discografia classica significa anche sapere creare gli stati d’animo e suscitare emozioni attraverso il suono, dando ritmo a una scena.

Non solo supervisori musicali

I consulenti scelti per scrivere musica o trovare brani già idealmente perfetti per il cinema, la TV o la pubblicità si avvalgono di enormi cataloghi musicali a cui attingere. Soprattutto quando i tempi sono stretti e si ha bisogno di un’idea immediata, i cataloghi sono provvidenziali per individuare il brano giusto.

Ma al di là della musica già registrata, ma non edita, i consulenti e i supervisori musicali spesso chiedono aiuto anche ad artisti di fiducia oppure grandi nomi della musica oppure nomi di artisti che richiamano l’attenzione del momento. Poter fare affidamento su musicisti e compositori del calibro di Ennio Morricone – per esempio – è la garanzia di trovare la musica giusta per il lavoro artistico finale. Si tratta di musicisti che a loro volta hanno il raro talento di scrivere musica e registrare brani in un fine settimana e con scadenze strette. Quando un supervisore musicale incontra un “partner” del genere è una fortuna per tutti, soprattutto per quei committenti esigenti come registi, editori e produttori che – al contrario – forniscono poche indicazioni, spesso vaghe e imprecise.

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Cosa succede quando si trova la musica perfetta

Quando il supervisore musicale trova il brano perfetto per il committente, comincia l’attività di negoziazione per contattare il musicista o il proprietario detentore dei diritti di autore del brano. È compito del supervisore elaborare l’accordo e il contratto da stipulare. Non sempre tutto fila liscio. Anche in presenza di una traccia e di un accordo, nell’ambito cinematografico chiunque può porre veto alla scelta musicale: il team di produzione, il regista, gli attori. Nell’ambito pubblicitario, invece, l’ultima parola spetta al cliente pagante (non all’agenzia pubblicitaria, ma al proprietario del marchio.

È, quindi, normale che il supervisore offra un ventaglio di possibilità e che sappia esercitare la propria competenza per indirizzare la scelta verso l’abbinamento migliore. Considerando la specificità di alcuni ambiti, la figura professionale del supervisore musicale si specializza a sua volta nei vari ambiti: televisione, pubblicità, cinematografia, trailer.

Perché scrivere musica per film è diverso dallo scrivere musica solo per i trailer?

Fino a qualche decennio fa, i trailer per promuovere i film al cinema o in TV erano considerate come pubblicità della durata classica di 30 secondi. Spesso, la musica di sottofondo non era neanche percepita. Oggi, i trailer hanno una durata compresa tra due e tre minuti perché sono trasmessi anche su Internet e su apposite piattaforme di promozione cinematografica, oltre che sui social (come Facebook) e sui blog di genere.

Danny Exum, uno dei più importanti supervisori musicali del momento, spiega che i trailer sono in grado da soli di generare un giro di affari importante e ottenere fino a 100 milioni di visualizzazioni online in breve tempo. Solitamente, i trailer non usano la colonna sonora del film, perché vengono “montati” quasi in contemporanea, ma il trailer deve anticipare l’uscita e non sempre può o deve aspettare i “tempi” di realizzazione di una colonna sonora.

Si apre, così, un altro ventaglio di possibilità sia per i musicisti che desiderano “piazzare” un proprio brano per acquisire rapidamente visibilità e introiti senza necessità che il loro brano sia inserito nella colonna sonora ufficiale, sia per chi scrive musica appositamente per trailer.

Le regole per scrivere un brano per trailer

I trailer si compongono di una struttura in tre momenti: l’apertura, l’intermezzo e il lancio finale. Ogni “frammento” richiede una musica diversa per sottolineare ogni passaggio. Per poter fare questo i supervisori musicali necessitano di brani che nascono o vengono impostati sulla traccia finale per poter tagliare, mixare e adattare la musica ai vari “atti” del trailer.

Scrivere musica per ambiti artistici diversi dalla musica radiofonica è, in fin dei conti, un mestiere a sé, anche se spesso non si può escludere il contrario.

— Onda Musicale

Tags: Ennio Morricone
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