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Roger Waters ai suoi fan in Polonia: “Voglio ancora venire col mio messaggio di pace e amore”

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locandina

In vista del “This Is Not A Drill” tour europeo, dopo quello tedesco l’artista affronta il ‘dossier’ polacco con l’annullamento di due show dapprima fissati per aprile 2023 a Cracovia.

Prima del Sindaco di Monaco di Baviera in Germania, era stato il consigliere comunale di Cracovia in Polonia, Lukasz Wantuch a mettere in dubbio i concerti di Roger Waters programmati in città nel 2023.

Lukasz Wantuch: “Vada a cantare a Mosca”

Dopo l’annuncio di due tappe del “This Is Not A Drill” tour ad aprile ’23 a Cracovia, Wantuch dichiarò che avrebbe cercato di bloccare i concerti in una seduta del consiglio comunale. Consentire a “Roger Waters, un aperto sostenitore di Putin, di suonare alla Tauron Arena di Cracovia, sarebbe vergognoso per la nostra città. Vada a cantare a Mosca.”

Inoltre, Wantuch affermò che avrebbe presentato una mozione nel consesso civico per dichiarare Waters “persona non grata”.

La dura presa di posizione polacca faceva seguito alla lettera aperta che Waters aveva indirizzato alla first lady ucraina Olena Zelenska.

“Hey Lukasz Wantuch, Leave them kids alone”

Allora in tournée negli Stati Uniti, Waters rispose con un post su Facebook intitolato “Hey Lukasz Wantuch, Leave them kids alone”, giocando col titolo della celeberrima “Another Brick in the Wall”. Nel post accusava Wantuch di “censura draconiana” nei suoi confronti.

Per sollevare la politica polacca dall’impiccio, fu il promoter locale Live Nation Poland ad annullare i concerti di Cracovia, senza fornire ufficialmente alcuna motivazione.

Il ‘dossier’ polacco

Adesso, ben lungi dall’andare in letargo invernale in attesa della ripresa del tour in Europa (17 marzo 2023 a Lisbona), Roger Waters riprende il ‘dossier’ polacco per esprimere rammarico ma anche l’auspicio di portare il “This Is Not A Drill” show in Polonia. Ecco le parole dell’indomito musicista:

Roger Waters con la band del “This Is Not A Drill” tour, Città del Messico.

“CARI FAN POLACCHI,

Ieri ho scritto ai miei fan tedeschi (qui il nostro articolo), potete leggere quella lettera sul mio sito web rogerwaters.com. Ho appena sentito oggi che il nostro primo spettacolo a Praga è andato esaurito, quindi ne faremo un secondo.

Di recente mi sono preoccupato di non aver resistito abbastanza fermamente ai prepotenti ragazzi del governo polacco. Hanno cancellato i miei spettacoli a Cracovia senza parlare con me e, soprattutto, senza chiedere a voi, FAN POLACCHI, se vi piacerebbe vederlo o no. Hanno detto che mi vietano di esibirmi in Polonia perché ho scritto lettere per cercare di persuadere i leader occidentali, russi e ucraini a cercare una soluzione diplomatica all’orribile guerra in Ucraina.

HO SCRITTO QUELLE LETTERE, NON CHIEDO SCUSA PER QUESTO, FARÒ SEMPRE QUELLO CHE CREDO ESSERE GIUSTO E COMBATTERÒ PER I DIRITTI UMANI E LA PACE.

La carneficina si trascina e sembra intensificarsi mentre versiamo più carburante sul fuoco. Le sanzioni che gli Stati Uniti hanno imposto alla Federazione Russa a febbraio si sono ritorte contro alla grande, poiché la Russia ha risposto interrompendo le forniture di gas all’Europa, cosa che ha causato il caos. Invece di infliggere alla Russia il previsto colpo da ko, sta portando miseria ai popoli d’Europa, Polonia compresa.

Il popolo europeo viene gettato sotto l’autobus dal regime di Washington DC, determinato a promuovere il proprio sogno egemonico di dominio unipolare del mondo a spese del popolo europeo.

Comunque, non vi scrivo per fare discorsi politici. Voglio solo che lo sappiate.

VOGLIO ANCORA VENIRE IN POLONIA COL MIO MESSAGGIO DI PACE E AMORE.

E SE QUALCUNO DICE, “MA È UN ANTISEMITA E UN SOSTENITORE DI PUTIN” ditegli “Vaffanculo”, PERCHÉ SBAGLIA SU ENTRAMBI I PUNTI.

CON AFFETTO, ROGER”

“Ça Ira” a Poznan

Il messaggio è accompagnato da un estratto video di 26 secondi. Le immagini si riferiscono alla versione televisiva della ‘prima’ mondiale a Poznan in Polonia, risalente al 25 agosto 2006, dell’opera lirica “Ça Ira”, composta da Roger Waters su testi del paroliere francese Etienne Roda-Gil.

La premiere mondiale della composizione sulla Rivoluzione Francese, in forma di opera classica, si tenne all’Auditorium Parco della Musica a Roma il 17 novembre 2005.

“Live in the Round”

La profonda polarizzazione mondiale di questo particolare momento storico si sta riverberando sul “Farewell Tour” di un artista – Roger Waters – che predica il “Live in the Round”, lo “stare nel mezzo” – come recita il sottotitolo del suo spettacolo – e che, nonostante un rassicurante conto in banca e gli incipienti 80 anni suggerissero una tranquilla pensione, rivendica ed esemplifica la libertà di espressione e di partecipazione alle scelte del “Power That Be”, del potere costituito, per il presente e il futuro. Nonostante il Sindaco di Monaco di Baviera e nonostante il consigliere comunale di Cracovia.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/Roger Waters
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