In un report diffuso da Bloomberg emergono nuovi ulteriori dettagli riguardanti l’operazione editoriale che riguarda la vendita del catalogo dei Pink Floyd.
Il prezzo d’asta del catalogo dei Pink Floyd è di oltre 500 milioni di dollari ma, secondo indiscrezioni trapelate dagli Stati Uniti, la questione relativa alla vendita non sarebbe ancora stata completamente definita. Le ragioni non sono note, ma sembra si tratti di mancati accordi fra i musicisti. Chi lo avrebbe mai immaginato…..
I Pink Floyd e la vendita del lorto catalogo musicale
La band fondata da Syd Barrett nel 1965 è solo l’ultima che ha deciso di mettere in vendita il proprio catalogo. In precedenza lo hanno fatto Neil Young, Genesis e Mötley Crüe che hanno venduto il loro repertorio ad alcuni fondi d’investimento. Anche l’ex bassista dei Police Sting ha venduto il suo catalogo alla Universal Music Publishing, mentre Bruce Springsteen ha fatto lo stesso con Sony Music, come David Bowie con Warner Chappell Music. Bob Dylan lo ha ceduta alla Universal Music per circa 400 milioni di dollari.
L’elenco è piuttosto lungo e, probabilmente, destinato ad aumentare
La lista potrebbe continuare (Paul Simon, Tina Turner, David Crosby, Dire Straits, Fleetwood Mac, Shakira) e, proprio come i colossi sopracitati, anche nel caso dei Floyd si parla di un accordo milionario. Anzi, con gli oltre 500 milioni intorno a cui si aggirerebbe il prezzo d’asta, questo conteso tra investitori quali Blackstone, Sony Music e Warner Music ha tutta l’aria di essere l’affare più grosso mai concluso per la sua categoria.
I Pink Floyd sono in “stallo”
Tuttavia, secondo il Financial Times, la sospensione della trattativa iniziata lo scorso maggio e già oggetto di ritardi e ostacoli, è dovuta a un insieme di fattori: il perdurare dei dissidi di due dei tre membri viventi aventi diritto, David Gilmour e Roger Waters, riguardo a tasse e asset, ma anche per via delle vedute politiche dell’ex componente del gruppo di recente al centro di controverse dichiarazioni sulla guerra in Ucraina (ha affermato di essere finito in una lista nera del governo ucraino ma le cose non stanno proprio così).
(fonte sentireascoltare.com)