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Jack White su Elon Musk: “Avere riattivato Twitter è una mossa da vero stronzo”

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Attraverso l’acquisizione di Twitter, Elon Musk non vuole “proteggere la libertà d’espressione“, ma soltanto ottenere il controllo del suo parco giochi preferito. (fonte rollingstone.it)

Negli anni lo abbiamo visto anelare al superomismo nei modi più svariati: progettando di costruire un mecha (per i non addetti ai lavori: uno di quei robottoni che infestano la cultura pop giapponese, tipo Mazinga), litigando con Bezos per la colonizzazione della Luna, addirittura sfidando Vladimir Putin a un duello a mani nude.

Insomma, sul fatto che Elon Musk sia una delle persone più egoriferite, patologicamente narcisiste e magniloquenti sulla faccia della Terra abbiamo pochissimo margine di dubbio. La sua lista dei capricci è pressoché infinita, e per completare la sua personalissima wish list sarebbe disposto a tutto, anche a porre un freno alla moderazione dei contenuti sui social; o almeno, questo sembra l’effetto collaterale più probabile della sua scalata in direzione dell’acquisizione di Twitter.

E Jack White è tra le centinaia di celebrità che si sono scagliate contro Elon Musk per le decisioni problematiche che ha preso da quando ha preso il controllo di Twitter. Il chitarrista dei The White Stripes si è unito alla crescente coorte di celebrità che colpiscono Elon Musk per aver fatto una mossa problematica come nuovo proprietario di Twitter.

Rolling Stone Italia pubblica un lungo ed esaustivo articolo su un altro pazzo da fermare prima che sia troppo tardi. Ecco un estratto, per leggere tutto l’articolo clicca QUI

Il tempo passa, ma Elon Musk rimane un miliardario capriccioso con deliri di onnipotenza

Negli anni lo abbiamo visto anelare al superomismo nei modi più svariati: progettando di costruire un mecha (per i non addetti ai lavori: uno di quei robottoni che infestano la cultura pop giapponese, tipo Mazinga), litigando con Bezos per la colonizzazione della Luna, addirittura sfidando Vladimir Putin a un duello a mani nude.

Elon Reeve Musk è un imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense. (Wikipedia – Nascita: 28 giugno 1971  età 50 anni , Pretoria, Sudafrica)

E, anche se il patron di Tesla presenta l’operazione che intende concludere con un esborso di 43 miliardi di dollari come una “battaglia in difesa della libertà d’espressione”, per chi ha seguito bene il suo approccio alla piattaforma il vero scopo è piuttosto palese: si tratta di una specie di “vendetta privata”.

La volontà di accelerare sull’acquisizione, infatti, prende le mosse dalla rincorsa di un interesse del tutto personale: un paio di settimane fa, Musk ha chiesto di ridiscutere un accordo con la Sec – l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori. Il numero uno di Space X è sottoposto a una sorta di libertà “vigilata” d’espressione sui social dal 2018, quando ha patteggiato con l’authority di Wall Street una multa di 20 milioni, l’addio alla presidenza e la supervisione dei tweet dopo che aveva annunciato urbi et orbi sulla piattaforma l’idea (mai andata in porto) di fare un’offerta per delistare la Tesla a 420 dollari ad azione.

Ecco perché quella di Musk non è volontà di immolarsi sull’altare della libertà d’espressione, ma un tentativo di allargare ulteriormente il proprio potenziale d’influenza: diventare il padrone assoluto di Twitter è il modo migliore e più efficace per liberarsi dai vincoli imposti dall’Autorità.

(foto e fonte videomuzic.eu)

— Onda Musicale

Tags: Jack White
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