E’ il 29 novembre del 2004 quando i Green Day pubblicano uno dei più grandi singoli di sempre della loro carriera: Boulverd of Broken Dreams.
Il singolo dei record
Il singolo, oltre ad aver venduto oltre 5 milioni di copie nel mondo, ha vinto il Grammy Award alla registrazione dell’anno e il video del brano si è aggiudicato ben 6 premi su 6 agli MTV Video Music Awards 2005. Al 2018, Boulevard of Broken Dreams rimane l’unica canzone nella storia ad aver vinto sia il Grammy Award alla registrazione dell’anno che l’MTV Video Music Award al video dell’anno.
Un brano (insieme all’album American Idiot) che segna la svolta della band di Billie Joe Armstrong, da band punk con canzoni della durata di circa due minuti a formazione impegnata, con temi politici, sociali e di protesta. Con questo album, e in particolar modo con questo brano, i Green Day vogliono raccontare tutto il disagio dell’America di inizio anni 2000, i sogni infranti, la guerra, le bombe e il post 11 settembre: il ritratto di una nazione allo sbando.
Scopriamo insieme 5 cose legate a questo storico singolo firmato Green Day:
Il sogno americano infranto
Il tema principale di questa toccante e potente canzone è l’estraniamento e il riconoscimento che il sogno americano può essere un’illusione, una delusione. Le speranze del cantante sono state schiacciate, stravolte e si ritrova molto solo. Ricordando che American Idiot è un concept album, il brano segue il personaggio principale della canzone dei Jesus Of Suburbia. Il ragazzo si ritrova a lasciare la città, trascorre la prima notte da solo all’insegna della follia e ha i postumi di una sbronza. Il testo della canzone viene cantato immaginando il ragazzo che cammina da solo, pensando se sia stata o meno la decisione giusta lasciare il luogo viveva.
Una foto di gruppo straordinaria
Boulevard Of Broken Dreams è anche un famoso dipinto di Gottfried Helnwein che ritrae Marilyn Monroe, Humphrey Bogart, James Dean ed Elvis Presley in un bar. Il dipinto di Helnwein è una parodia di un dipinto chiamato “Nighthawks” di Edward Hopper.
Durante una puntata di VH1 Storytellers, Billie Joe Armstrong ha spiegato di aver effettivamente visto il titolo su un altro dipinto di Helnwein ritraente James Dean nel 1948: “Esiste una vecchia foto di James Dean mentre cammina per un viale di New York e sotto c’è scritto Boulevard of Broken Dreams. È una sua foto fantastica, quindi è da lì che ho preso il titolo”.

Il videoclip
Nel video musicale di Boulevard Of Broken Dreams è possibile ascoltare in sottofondo gli ultimi versi si un’altra grandissima canzone dei Green Day, Holiday. Questa canzone all’interno dell’album American Idiot è di fatto l’introduzione a Boulverd Of Broken Dreams. Nel videoclip la band utilizza la stessa macchina che verrà usata anche in quello di Holiday.
Il regista dei due videoclip Samuel Bayer, che in passato diresse anche Smells Like Teen Spirit dei Nirvana, ha descritto così il lavoro fatto con i Green Day:
Con ‘Boulevard’ ho cercato di creare qualcosa che fosse vuoto, desolato e introspettivo. Se pensi al nostro paese, allo spettro della guerra e ai problemi che stiamo vivendo, allora Boulevard of Broken Dreams è lo stato dell’unione e Holiday è il viaggio selvaggio che ci ha portato fino a qui. Vivere la tua vita e fare festa come se non ci fosse un domani. Ma “Boulevard” è il domani. Ed è un paesaggio davvero scuro, grigio e desolato. È un cimitero.”
Beneficenza durante l’emergenza Covid-19
Billie Joe Armstrong, in quarantena a causa del coronavirus, ha eseguito un versione di Boulverd Of Broken Dreams in diretta dalla sua casa durante il concerto in streaming Living Room Concert For America, trasmesso lo scorso 29 marzo 2020. Armstrong ha suonato la canzone accompagnata solo dalla sua chitarra acustica e dal tintinnio del collare di Lenny, il suo cagnolino.
Il finale che assomiglia ad una canzone dei Beatles
La band voleva allontanarsi dalle proprie radici punk-rock e chiudere la canzone con un’atmosfera “alla Beatles”, ma il produttore di American Idiot Rob Cavallo ci mise la sua esperienza e fermò l’idea del trio: “la band voleva che l’outro assomigliasse al crescendo alla fine di A Day in the Life dei Beatles. Poi hanno pensato che forse avrebbero provato ad inserire della musica da circo e follie del genere. Ma dissi loro ‘Guardate ragazzi, siete un gruppo rock, facciamolo con le chitarre.’ Quindi abbiamo chiamato Billie e gli abbiamo fatto suonare gli accordi più duramente e velocemente che poteva. Gli abbiamo solo detto di spingerli più che poteva. Poi quando l’abbiamo mixata abbiamo chiesto anche a Chris [Lord-Alge] al mixer di alzarlo al massimo“
(fonte virgin radio)