Il docu-film ‘If these walls could sing’, sugli Abbey Road Studios di Londra dove hanno registrato (fra i tanti) Beatles, Pink Floyd, Elton John e Kate Bush, andrà in streaming dal 6 gennaio sulla piattaforma Disney+.
Mary McCartney e il suo viaggio “emozionale” all’interno di un luogo magico
Dai Beatles a Liam Gallagher, da Elton John a David Gilmour e Roger Waters. Un film molto personale, una vera dichiarazione d’amore agli Abbey Road Studios di Londra, che conduce il pubblico attraverso la storia gloriosa di alcune delle registrazioni più iconiche realizzate fra le sue pareti. Il docu- film, firmato dalla regista Mary McCartney, figlia di Paul e Linda, sarà il 6 gennaio in streaming su Disney+ in Italia. Gli studi di registrazione creati nel 1931 dalla Emi a Londra sono situati nell’omonima strada dell’aristocratico quartiere di St. John’s Wood. Oltre al loro uso come studio di registrazione, i locali sono stati usati anche per rimasterizzare molte delle registrazioni di musica classica effettuate nella chiesa di Kingsway Hall.
La storia degli studios pià famosi del mondo
L’edificio costruito in stile georgiano fu acquistato dalla Emi nel 1929 e inaugurato il 12 novembre del 1931 con la storica registrazione nello Studio 1, di Land of hope and glory, scritta da Edward Elgar che dirigeva la London Symphony Orchestra. Gli Emi Studios cambiarono nome in Abbey Road Studios nel 1970, e si componevano inizialmente di tre studi di registrazione a cui si aggiunsero la console Penthouse (1980), per i mixing e le colonne sonore, e in tempi recenti due studi mobili. In particolare lo Studio 2 diventò il centro della musica rock internazionale nel 1957quando Cliff Richard e The Drifters registrarono Move It, uno dei primi singoli rock’n’roll della storia della musica internazionale.
Venerdì 6 gennaio il debutto
Il documentario If These Walls Could Sing debutterà venerdì 6 gennaio in esclusiva sulla piattaforma streaming ed è il primo lungometraggio della fotografa e regista Mary McCartney, figlia di Paul e Linda McCartney, prodotto dai premi Oscar e BAFTA John Battsek, Sarah Thomson e Miles Coleman, sotto la società di produzione Ventureland. Gli executive producer sono Alice Webb e Marc Robinson dei Mercury Studios e Kerstin Emhoff e Ali Brown di Ventureland. Marjon Javadi è vice president of Originals for Documentaries and Docuseries per Disney Branded Television/Disney Original Documentary. Gli Abbey Road Studios sono il cuore dell’industria musicale.
La “prima” dei Fab Four
Il 6 giugno 1962 il produttore discografico George Martin portò per la prima volta nello studios i Beatles che avrebbero poi registrato, dal 1962 al 1969, circa il novanta per cento del loro repertorio, prevalentemente nello Studio 2, e avrebbero intitolato il loro album del 1969 Abbey Road dal nome della via in cui sorgono gli studi. La foto di copertina di quell’album, scattata da Iain MacMillan, che ritrae i fab four sulle strisce pedonali appena fuori dagli studi, fece divenire il luogo meta di pellegrinaggio.
I fan dei Beatles si recano ogni anno a farsi fotografare al famoso incrocio delle strisce pedonali per sentirsi vicini alla musica che amano. Gli artisti cercano di seguire le orme dei loro eroi e di sfruttare un po’ della magia di questo studio per lasciare un segno nella storia della musica.Questo è un film personale sulla memoria e sulla scoperta: Il punto di vista di Mary McCartney attraverso Abbey Road. Gli studi sono stati parte integrante della vita di Mary da sempre, una vera e propria casa e il luogo in cui i suoi genitori hanno realizzato i loro dischi fondamentali.
Un viaggio alla scoperta di un luogo culto per la musica
Con If These Walls Could Sing, gli Abbey Road Studios aprono le loro porte per la prima volta, mentre Mary guida gli spettatori attraverso nove decenni per raccontare le storie di alcune delle registrazioni più significative fatte studio e delle persone che le hanno realizzate, Beatles compresi. Vi partecipano alcuni dei più grandi nomi della musica e del cinema, tra cui Paul McCartney, Ringo Starr, Elton John, Liam Gallagher, Noel Gallagher, John Williams, George Lucas, Cliff Richard, Jimmy Page, Dame Shirley Bassey, Spandau Ballet, Kate Bush, Simple Minds, Deep Purple, Suzanne Vega, Adele, Roger Waters e David Gilmour. Dal 1967 al 1975 i Pink Floyd registrarono qui tutti i loro album in studio fino a Wish You Were Here.
Non solo dischi ma anche colonne sonore
Dagli anni 80 iniziarono ad essere registrate negli studi anche le colonne sonore dei film, tra i quali la trilogia di Guerre Stellari di George Lucas, la trilogia de Il Signore degli Anelli, Brazil di Terry Gilliam, Braveheart di Mel Gibson ed Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick. Tra i musicisti italiani che hanno registrato brani o interi loro album agli Abbey Road Studios ci sono Cesare Cremonini, Emma Marrone, Enrico Ruggeri e il maestro Ennio Morricone. Dalla musica classica al pop, dalle colonne sonore all’hip-hop, questo film esplora la portata, la diversità e l’ingegno degli Abbey Road Studios.
Interviste intime con artisti, produttori e compositori di spicco, abbinate a intensi filmati d’archivio e nastri delle sessioni, offrono un accesso esclusivo a questi studi famosi e privati. Ognuno di loro ha trovato il proprio percorso, il proprio linguaggio musicale, negli Abbey Road Studios. Il pubblico potrà scoprire la magia creativa che li rende uno spazio amato e venerato, che ancora oggi produce molti dei dischi più celebri e che fa di Abbey Road lo studio più famoso e longevo del mondo.
(di Cecilia Cirinei – pubblicato su repubblica.it)