Jeff Beck è stato uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi e la sua improvvisa scomparsa ha lasciato tutti attoniti e increduli.
Jeff Beck ha avuto una carriera iniziata nei primi anni ’60 e durata fino ad oggi. Ha suonato con gruppi come The Yardbirds (dal 1965), Jeff Beck Group e con Bogert & Appice, ma è stato anche un artista solista di successo. La rivista Rolling Stone lo ha inserito al quinto posto nella classifica dei 100 migliori chitarristi.
Nel 1965 inizia la sua avventura con gli Yardbirds
Jeff Beck entra nella band per sostituire Eric Clapton, che avrebbe voluto seguire un orientamento più blues negli Yardbirds. Per un certo periodo condivide il ruolo di chitarrista con Jimmy Page. Jeff rimane negli Yardbirds per un anno e mezzo e poi se ne va.
1967: nasce il Jeff Beck Group
Nella nuova band suonano Ronnie Wood al basso, Nicky Hopkins al piano, Mick Waller alla batteria e Rod Stewart alla voce. Il “super gruppo” realizza due dischi: Truth (1968) e Beck-Ola (1969) entrambi ritenuti antesignani dell’hard rock. Nel 1969 all’interno della band ci sono degli avvicendamenti, con l’uscita di Wood e Stewart. Nel 1972 nasce il progetto Beck, Bogert & Appice.
Nel 1974 Jeff inizia una carriera solista. Nel 2023 la morte improvvisa
Con l’album ‘Blow by Blow’ sposta l’equilibrio delle sue influenze dal jazz al rock e al funky-fusion. ‘Blow by Blow’ divenne disco di platino anche grazie alla produzione affidata a George Martin (ex produttore dei Beatles). A giugno del 2022 Jeff Beck aveva cominciato a collaborare con Johnny Depp che lo considerava il suo mentore: i due avevano inciso un album, ’18’, a cui l’attore aveva contribuito con due brani originali. Johnny Depp e Jeff Beck si erano conosciuti nel 2016 e ben presto avevano capito di essere molto affini.
Ecco le sue 10 migliori canzoni (secondo noi)
“Cause We’ve Ended as Lovers“. Questa canzone del 1975, tratta dall’album “Blow by Blow“, è considerata una delle migliori interpretazioni di Beck della musica jazz fusion. E forse la sua canzone più celebre.
“Freeway Jam” – E’ un brano del 1975, tratta dall’album “Blow by Blow“, ed è un esempio perfetto del suo stile di chitarra rock-fusion e rock strumentale. Questo è il primo disco solista dell’ex Yardbirds e va – in maniera decisa – verso una direzione meno rock e più fusion.
“Led Boots” – Anche questa canzone è tratta dall’album “Wired” del 1976 e mostra le abilità di Jeff nel suonare la chitarra in modo funk.
“You Never Know” – Canzone del 1980, tratta dall’album “There & Beck“, è una bellissima canzone che mostra la sua versatilità e la sua creatività con la chitarra elettrica.
“A Day in the Life” – Questa canzone è una cover straordinaria del celebre brano dei Beatles, che mette in evidenza la creatività e la tecnica di Beck.
“Where Were You” – Questa canzone del 1989, tratta dall’album “Jeff Beck’s Guitar Shop“, è un’altra dimostrazione della sua abilità nell’eseguire musica fusion.
“Goodbye Pork Pie Hat” – Questa canzone, tratta dall’album “Wired” del 1976, è un’altra eccellente interpretazione di Jeff Beck della musica jazz. Si tratta della cover di un brano di Charles Mingus (1922-1979)
“The Pump” – Questa canzone del 1980, tratta dall’album “There & Back” (terzo disco solista), è un esempio del suo stile di chitarra rock-fusion.
“Scatterbrain” – Brano del 1975, tratto dall’album “Blow by Blow” (suo primo disco solista), è un’altra dimostrazione della sua abilità nell’esecuzione di brani jazz-fusion e autentica pietra miliare del rock strumentale.
“Blue Wind” – Questa canzone del 1976, tratta dall’album “Wired“, è un’altra dimostrazione della creatività e della grande tecnica di Jeff Beck alla chitarra.