Musica

Maneskin: il nuovo disco non piace a Pitchfork: “assolutamente terribile da ogni punto di vista”

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Pur riconoscendo ai Maneskin il merito di essersi costruiti una fama mondiale, Pitchfork giudica l’ultimo disco della band come “assolutamente terribile da ogni punto di vista“.

“Måneskin are from Rome, a city famous for a thousand things before you get to good rock music”
(i Måneskin sono di Roma, una città famosa per migliaia di altre cose, prima che per la musica rock)

È anche con queste parole che Pitchfork il sito di critica musicale americano considerato tra i più autorevoli al mondo, specializzato proprio nel rock ha liquidato Rush!, il nuovo album dei quattro ragazzi romani, in una recensione chiusa con un punteggio senza appello: 2.0

Il critico Jeremy D. Larson, senza troppi giri di parole, definisce il disco “assolutamente tremendo sotto ogni punto di vista”. Non si tratta della prima stroncatura “made in Usa” per la band romana: già qualche settimana fa, l’Atlantic aveva valutato negativamente l’album domandandosi in maniera provocatoria “dovrebbero essere i Maneskin a salvare il Rock and Roll?”. La nuova recensione rincara la dose, definendo il disco irritante dal punto di vista vocale, banale da quello della scrittura dei testi, monodimensionale nelle melodie. “È un album rock che suona tanto peggio quanto più è alto il volume al quale lo si ascolta”, sentenzia il giornalista.

l tentativo dei Maneskin di presentarsi come alternativi  alla musica mainstream non convince

Il concetto di “alternativo” applicato alla musica, infatti, è morto quando sono nate le piattaforme streaming: “Consumare musica in streaming l’ha resa un evento ‘multiversale’, una conversione di massa che ha portato le persone ad ascoltare tutto, ovunque, nello stesso momento”, scrive. Il giornalista aggiunge che i quattro musicisti italiani, vincitori di Sanremo e dell’Eurovision Song Contest nel 2021, sono quanto di più distante dall’alternativo, poiché il loro successo

è basato sui talent show europei e sull’algoritmo. Sono il caos che si diffonde nel vuoto, e a noi resta il compito di trovare il senso di una band che sembra la parodia di una cover di Nme di inizio anni 2000 e il cui fascino potrebbe essere descritto come Cirque du Soleil: Buckcherry”.

La nuova recensione si discosta dal successo incredibile che i Maneskin hanno riscosso dal loro arrivo negli Stati Uniti

Dai concerti sold out alle ospitate in salotti televisivi prestigiosi come quelli di Jimmy Fallon e Ellen DeGeneres, dalla collaborazione con Iggy Pop all’apertura del concerto dei Rolling Stones a Las Vegas, fino alla nomination ai Grammy 2023 come “Miglior nuovo artista“. Che tuttavia li ha esclusi da qualunque premio. (leggi l’articolo) Nella circostanza ben due premi sono stati assegnati a Ozzy Osbourne.

Maneskin sulla cresta dell’onda del successo. Anche se la critica musicale non sembra aver molto gradito l’ultimo lavoro Rush!. Dopo aver fatto bocca asciuta all’ultima cerimonia dei Grammy Awards, la band romana hanno subito forse una delle stroncature più dure degli ultimi tempi. Nonostante il preziosissimo aiuto fornito dal chitarrista Tom Morello.

La bocciatura (senza appello) di Pitchfork

Pitchfork  è uno dei giornali musicali più influenti e attualmente a sede a Chicago. Conosciuto anche come P4k nasce nel 1995 per dedicarsi alla critica musicale, alle recensioni, alle news e alle interviste. Con circa 250.000 lettori al giorno è il magazine musicale più letto al mondo E al nuovo disco dei Maneskin, il terzo della loro discografia, ha rifilato un 2 secco e una recensione che stronca il disco sotto ogni punto di vista, e non solo musicalmente.

L’articolo, a firma di Jeremy D. Larson, come scritto sopra è una vera e propria stoccata da schermidore. Vengono definiti “terribili ad ogni livello”, dalla voce del cantante Damiano ai testi, per non parlare della parte musicale definita “monodimensionale”.

E’ unrock album che suona peggio man mano che alzi il volume

Pitchfork
E in Italia?

In Italia c’è da fare un discorso diverso. Anche noi lo abbiamo ascoltato e a questo link potete leggere la nostra recensione. Sul nuovo disco dei Maneskin la stampa mainstreeam gli perdona un po’ tutto, alla fine li tratta come fenomeni di gossip, li esalta perché italiani e del resto sembra che per parlare di loro bene non bisogna avere competenze strettamente musicali.

Ciò non toglie che i Maneskin siano un gruppo che nel bene e nel male sa come far parlare di sé. Sanno cavalcare tutte le onde, anche quelle peggiori. Sanno stare sul palco, sullo schermo e anche sui social. Sanno farsi odiare, sanno farsi amare, sanno come far parlare di sé. E in tutta questa enorme orgia mediatica la musica sembra la cosa meno importante. Del resto forse neanche loro si prendono sul serio.

— Onda Musicale

Tags: The Rolling Stones/Ozzy Osbourne/Iggy Pop/Tom Morello/Maneskin
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