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Winter Dust pubblicano il nuovo album “Unisono” in italiano

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Winter Dust

I padovani Winter Dust sono stati in silenzio per qualche anno, per poi riemergere nel 2023 con due singoli potentissimi

 “Due Novembre e “Stanza” dei Winter Dust sono le teste d’ariete usate per annunciare il nuovo album “Unisono”, il primo interamente in italiano nella loro discografia, che vede adesso la luce su tutte le piattaforme digitali e prossimamente in CD ed in vinile.

“Unisono” il quarto disco della band, rappresenta un salto nel buio dopo più di dieci anni a scrivere lunghi brani post-rock con pochissimo cantato in inglese. Qui la ricetta cambia e “Unisono” si propone come un vero e proprio spartiacque tra il prima e il dopo.

I Winter Dust affermano:

«Stavolta le cose di cui volevamo parlare erano troppo complicate da raccontare in una lingua che non ci appartiene.
Vivendo sparsi in tre città europee diverse, siamo abituati a lavorare a distanza, ma scriverlo e comporlo durante la pandemia ha richiesto il doppio del tempo. Per qualche motivo ne è uscito un disco compatto, con canzoni dal minutaggio più contenuto e molte più parti vocali, per raccontare la salute mentale e una difficile guarigione. Alle influenze classiche come Caspian, Moving Mountains, Mogwai e Envy, si sono aggiunte rabbia (Touché Amoré) e melodia (Manchester Orchestra).
»

La produzione

“Unisono” è stato registrato al Raptor Studio da Matteo Tabacco (Dufresne, Slander, Destrage) tra aprile e luglio 2022. Mixato da Chris Teti (The World is a beautiful place and I’m no longer afraid to die, Fiddlehead) nell’autunno 2022 al Silver Bullet Studio di Burlington, Connecticut. Il master è di Bill Henderson.

Tutti i testi e le musiche sono dei Winter Dust. In Buio presto e Due novembre sono presenti i Six Impossible Things come guest artists.

La versione digitale è disponibile su tutte le principali piattaforme, mentre i formati fisici sono affidati ad una collaborazione internazionale tra Voice of The Unheard (Francia), Time As A Color (Germania), Dingleberry Records (Germania) e Shove Records (Italia).

— Onda Musicale

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