Solo tre anni fa (era il 2014) Robert Plant sembrava avere voluto chiudere difinitavamente l’argomento reunion con una frase piuttosto lapidaria e significativa : “Un tou dei Led Zeppelin sarebbe solo un insieme di interessi privati“.
Ricordiamo che in modo coerente cone le sue affermazioni Plant ha rifiutato di suonare al Desert Trip dove invece si sono esibiti, e con grande apprezzamento dei fans, Roger Waters, The Who, Paul McCartney, Bob Dylan, Neil Young e Rolling Stones. (leggi l’articolo)
L’evento si è svolto il 7,8,9 e 14, 15, 16 dello scorso mese di ottobre a Indio in California nella stessa location dove si svolge il Coachella Festival e, da qualche maligno, è stato definito il festival per anziani “Oldchella“, in considerazione dell’età media dei partecipanti: 72 anni.
Robert Plant potrebbe averci ripensato e potrebbe cambiare idea anche riguardo la reunion degli Zeppelin per l’edizione del 2017. Queste potrebbero essere le ragioni.
E’ noto che gli organizzatori del festival Desert Trip hanno un enorme disponibilità economica e quindi potrebbe essere rivisto al rialzo l’ingaggio di Plant rispetto allo scorso anno, anche se Robert non ne ha mai fatto una questione puramente economica e lo dimostra il rifiuto dello scorso anno dove si parla di un compenso superiore ai 10 milioni di dollari. Ma questa potrebbe non essere la ragione più importante. Nel 2018 i Led Zeppelin festeggeranno i 50 anni di carriera e potrebbe davvero essere questa la molla per convincere Plant a partecipare.
Infatti, secondo alcuni fan group generalmente molto bene informati, la band avrebbe già fatto alcune sessioni di prove in alcuni studi di registrazione fra ui quali i Real Word Studios di Peter Gabriel.
Per non alimentare false speranze bisogna tuttavia sottolineare come Robert Plant sia al lavoro, ormai da mesi, al suo nuovo disco con i Sensational Space Shiters, band che lo accompagna da tempo sia in studio che nei live.
Non ci resta che aspettare.
Stefano Leto – Onda Musicale
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