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Led Zeppelin: ecco perché “No Quarter” è stato un vero affronto a John Paul Jones

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Nel 1968 i Led Zeppelin hanno rapidamente guadagnato un grande seguito di estimatori quando si sono formati.

Il cantante Robert Plant si è reso conto che la band poteva davvero significare qualcosa di importante per i loro fan quando hanno suonato davanti ad una folla entusiasta prima che il loro album di debutto uscisse. Il bassista e polistrumentista John Paul Jones era una componente essenziale per il sound dei Led Zeppelin, ma forse non abbastanza essenziale agli occhi dei suoi compagni. Quando Robert Plant e Jimmy Page si sono riuniti per No Quarter (disco live del 1994) senza invitare Jones, è stato l’ultimo schiaffo in faccia a Jones.

1994: Robert Plant e Jimmy Page si riuniscono per “No Quarter”, la cosa più vicina ai Led Zeppelin

I Led Zeppelin sono diventati una delle la più grandi band di tutti i tempi non molto tempo dopo essersi formati, in parte perché il pubblico americano li ha subito accolti e osannati. Ma il successo mondiale ebbe una fine improvvisa con la tragica morte del batterista John Bonham, avvenuta nel 1980.

Voci e speranze di una reunion non si sono mai (purtroppo o per fortuna) realizzate. Page, Plant e Jones si sono riuniti solamente per un evento benefico dal vivo nel 1985. Ed è stato pessimo. Il trio ha provato ad inserire nella band Jason Bonham, figlio di John, per un altro tentativo nel 1988. Il loro breve set al 40° anniversario della Atlantic Records non è stata un’esperienza molto migliore della precedente. Lo stesso quartetto ha riprovato nel 2007, questa volta con risultati molto migliori. Nella circostanza hanno eseguito “Kashmir” e molti altri successi targati Zeppelin. Tra lo spettacolo fallito del 1988 e il ritorno trionfante nel 2007, Page e Plant si sono ritrovati per creare un album acustico di canzoni dei Led Zeppelin più alcune nuove melodie. Hanno scritto la maggior parte di brani durante la carriera della band. La loro (neo) collaborazione è stata ciò di più vicino alla musica degli Zeppelin che la gente potesse sperare. Tuttavia, il fatto che non si siano nemmeno preoccupati di chiamare Jones è stato considerato uno sgarbo molto grave nei confronti del talentuoso polistrumentista.

Non includere John Paul Jones nel progetto “No Quarter” è stato uno sgarbo gravissimo

Page ha suonato la chitarra solista e ha prodotto i dischi. Plant ha catturato i riflettori come frontman. La batteria di Bonham – impossibile da imitare – era il martello della band. Eppure, è ipotesi molto diffusa che il suo prodigioso talento musicale su diversi strumenti (basso, mandolino, tastiera, chitarra) e la forza come arrangiatore abbiano reso Jones la chiave di successo dei Led Zeppelin. Non chiamarlo nella realizzazione del progetto No Quarter è stato (giustamente) considerato come “uno schiaffo in faccia” al bassista della band. Innanzitutto, il cantante e il chitarrista non si sono nemmeno presi la briga di informarlo che avevano in programma di non lavorare insieme. Plant e Page miravano ad evitare la pressione di qualcosa che assomigliasse ad una reunion dei Led Zeppelin, tanto agognata da migliaia di fan in tutto il mondo.

Il che può essere anche visto come una cosa giusta. Ma potevano almeno fare una telefonata solo per spiegare la loro posizione. Non è piaciuto nemmeno il modo in cui la comunicazione dell’esclusione di Jones è stata fatta alla stampa. Insomma, una vera e propria caduta di stile.

Page e Plant non si sono nemmeno presi la briga di alzare il telefono per dire a Jones della loro riunione (e che lui era stato escluso)

Hanno registrato il nuovo album (da vivo) e poi l’hanno eseguito senza di lui. Questo è l’ultimo “sgarbo” a Jones. Nemmeno una telefonata. Hanno dato all’album il nome della sua canzone e lo hanno eseguito senza di lui. Jimmy Page e Robert Plant hanno rincarato la dose, eseguendo la splendida “Kashmir” nel disco. Che era una canzone scritta dalla band, in cui Jones ha arrangiato la sezione degli archi e ha suonato quelle parti tutte le volte che gli Zeppelin la suonavano dal vivo. Tranne che in No Quarter.

Jones perdonò i suoi ex compagni di band

Page e Plant che collaborano a No Quarter è stato uno sgarbo a Jones per diversi motivi e avrebbe potuto allontanare definitivamente il bassista dai suoi compagni di band. Fortunatamente, non è stato così. Come accennato in precedenza, Jones si è unito a Page, Plant e Jason Bonham per lo spettacolo di reunion del 2007. Il bassista seppellì ogni rancore e tornò insieme alla sua band. Hanno persino eseguito “Ramble On“, completo della linea di basso realizzate da Jones, per la prima volta in assoluto. John Paul Jones era presente quando il presidente americano Barack Obama ha onorato i risultati artistici dei Led Zeppelin nel 2012. Jones ha persino collaborato con Page (senza Plant) per esibirsi con i Foo Fighters quando hanno suonato allo stadio di Wembley a Londra nel 2008. Tuttavia il talentuoso bassista eliminò qualsiasi rancore e si unì ai suoi compagni di band per una vera reunion dei Led Zeppelin più di un decennio dopo. Classe allo stato puro.

Un breve ritratto del bassista dei Led Zeppelin

John Baldwin, meglio noto come John Paul Jones  nasce a Sidcup il 3 gennaio 1946 ed è un polistrumentista e compositore britannico. Particolarmente noto per la militanza nei Led Zeppelin nel doppio ruolo di bassista e tastierista, è un musicista molto rispettato nella scena musicale mondiale per le sue indubbie qualità ed è stato fin dalla giovinezza un ricercatissimo turnista e arrangiatore. Considerato uno dei migliori bassisti di tutti i tempi, si è classificato sesto nella “Top Ten Bassists of All Time” stilata dalla rivista Rolling Stone.

— Onda Musicale

Tags: Foo Fighters/Led Zeppelin/Robert Plant/John Bonham/Jimmy Page/John Paul Jones
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