Frank Zappa non è stato solo uno dei più importanti musicisti del secolo scorso, ma anche uno scopritore di talenti. Le GTO si fanno conoscere grazie a lui, e purtroppo ce le siamo dimenticate.
Donne al volante
Il fenomeno delle all-girls-band, di cui le GTO fanno parte, è molto meno sconosciuto di quanto si pensi. Già a partire dagli anni ’30, gruppi formati in prevalenza, o solo ed esclusivamente, da donne ce n’erano un bel po’.
Ma l’avvento del rock ‘n’ roll ha dato una spinta ulteriore. La voglia e la necessità dell’emancipazione è esplosa ancora più forte, negli anni ’60. Ha coinvolto tutti: giovani, meno giovani, africano-americani e persone dalle origini geografiche più disparate. E, ovviamente, anche le donne.
E non fu solo questione di amore libero, vestiti corti al limite massimo disponibile o la possibilità di vivere a pieno, finalmente, la propria vita, ma anche (e soprattutto) la voglia di sentirsi ed essere giudicate “semplicemente” uguali a tutti gli altri (uomini, bianchi, protestanti: wasp).
La musica di quel periodo (oh, anche il jazz – precedente e contemporaneo – solo che non è questo il luogo opportuno per parlarne) ha aiutato molto, così le figure femminili che hanno dato il via all’ondata di possibilità che le donne poterono finalmente prendersi.
Figure come Janis Joplin, Joni Mitchell, Joan Baez (tutte con la “J”), sono state un vero e proprio faro nella notte. Per tutti.
Frank Zappa, il produttore
Nel 1968 Frank Zappa compra un appartamento a Losa Angeles, il Log Cabin, e ci va a vivere insieme alla moglie e a tutta una serie di personaggi che più o meno gli giravano intorno.
C’erano i Mothers e c’erano anche le groupie. No, non è come pensate voi: queste non vendevano il loro corpo per qualche favore o qualche biglietto. Erano persone serie. Chiedete a Miss Pamela, autrice di “Sto con la band: autobiografia di una groupie” e membro delle Girls Together Outrageously.
A quell’epoca Zappa andava fortissimo e aveva deciso di aiutare gli altri musicisti aprendo ben due etichette discografiche, la Straight Records e la Bizarre Records. La prima, in particolare, fu l’etichetta per qualunque produzione non fosse delle Mothers Of Invention. Un’etichetta che lavorava tra il serio e il faceto, accostando Tim Buckley a Cpt. Beefheart e un primo Alice Cooper con le GTO.
Ma veniamo alle nostre ragazze.
Come detto, tutte bazzicavano il Log Cabin e, a partire da Miss Pamela e Miss Sparky, nel 1968, si formano le Cherry Sister. Con l’arrivo delle altre ragazze, il gruppo cambia nome prima in Laurel Canyon Ballet Company per poi diventare (su suggerimento di Zappa) Girls Together Outrageously.
Ci dice lo stesso Zappa:
un acronimo che, come scrisse Stanley Booth, potrebbe significare Girls Together Outrageously, Orally, o qualsiasi altra cosa che inizi per O”
Le ragazze, di per sé, non hanno granché talento. Anzi, direi quasi nulla. Ma dietro alla console c’era Frank Zappa, il che ci permette di comprendere molte cose.
Il disco. L’unico.
E infatti ora cerchiamo di capire un po’ di cosa si tratta. Perché Frank Zappa ha deciso di produrre il disco di sette groupies, senza apparente talento per la musica? La risposta è: perché è Frank Zappa.
Le tracce di Permanent Damage (uscito nel 1969) sono un mix tra canzoni e chiacchierate tra amiche. Ogni singola riga è stata scritta da loro (e le musiche da Davy Jones) e il commento (ME-RA-VI-GLIO-SO) di Frank Zappa è stato il seguente: “sono abbastanza strane”.
Evito di farvi una descrizione traccia per traccia, anche se mi piacerebbe che qualcuno ascoltasse il disco intero (lo metto alla fine dell’articolo) per dirmi cosa ne pensa. Io lo trovo talmente brutto che fa il giro e diventa interessante. D’altronde è un progetto di Frank Zappa, e quindi non può che essere da ascoltare.Posso però dirvi che tra le collaborazioni che le GTO hanno avuto, ci sono state quelle di Jeff Beck, Davy Jones (Monkees) e un giovanissimo Rod Steward. E aggiungo che una delle tracce tratta delle scarpe prefererite di Captain Beefheart.
Questo disco è anche l’ultimo. Le Girls Together Outrageously si sciolgono nel 1970, con una brevissima e nostalgica reunion nel 1974. Insomma, le GTO sono state un bel pastrocchio zappiano al femminile, con la giusta dose di follia, di psichedelia, di anticonformismo e, perché no, di genialità.
