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Smoke on the Water: ecco la storia dell’assolo che ha rischiato di non nascere mai

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Ian Paice coi Deep Purple

Il riff di Smoke on the Water è certamente uno dei più iconici e amati dai chitarristi (ma non solo) di tutto il mondo.

Il riff ha rischiato non essere mai inventato

Nonostante la sua popolarità, tuttavia, oggi il mondo potrebbe ritrovarsi senza questo splendido riff di chitarra, se le cose fossero andate in modo leggermente diverso quando il gruppo rock inglese era impegnato a registrare il loro sesto lavoro in studio, Machine Head, nei primi anni ’70 a Montreaux, Svizzera. Come la band ha ricordato nell’ultimo numero di Classic Rock – che ha raccolto le trascrizioni di varie interviste sulla realizzazione di Machine Head – Smoke on the Water era quasi persa per una ragione assurda: la polizia che tentava di entrare nello studio mentre la stavano registrando.

Le circostanze relative a Machine Head e Smoke on the Water sono ben documentate:

Sebbene la band dovesse registrare al Montreux Casino con l’aiuto dello studio mobile dei Rolling Stones, i ragazzi furono costretti ad adottare un piano alternativo quando qualcuno diede fuoco al locale con una pistola lanciarazzi durante un concerto di Frank Zappa. Di conseguenza, i Deep Purple si sono riuniti nel teatro e nella sala da ballo The Pavilion per iniziare a registrare il disco. Tuttavia, nonostante il coprifuoco autoimposto alle 22,00 la band protraeva i lavori ogni volta fin quasi all’alba.

Ricordando la serata, il batterista Ian Paice ha detto:

La prima traccia che abbiamo creato – e l’ultima a essere finita – è stata Smoke on the Water, prima ancora che sapessimo come si sarebbe chiamata. Non c’era insonorizzazione e registravamo di notte. Un baccano d’inferno!”

La gente del posto non gradiva

Probabilmente la vicinanza della montagna faceva da eco ai rumori e, comunque, non era apprezzato dai residenti. Infatti, non passa molto tempo che – a seguito delle molte segnalazioni – la Polizia decida di mettere fine a quel disturbo. Siamo nel mese di dicembre del 1971.

Le parole di Ritchie Blackmore

Stavamo suonando Smoke on the Water, e il riff l’ho composto all’improvviso. L’ho appena messo insieme a Ian Paice. Roger Glover si è unito a noi. Siamo usciti all’unità mobile e stavamo ascoltando una delle riprese, e abbiamo sentito dei colpi alla porta. Era la polizia locale, e stavano cercando di fermare il tutto perché i residenti si erano lamentati che era troppo rumoroso. Sapevamo che stavano arrivando per chiudere tutto. Abbiamo detto a Martin Birch, il nostro ingegnere: “Vediamo se abbiamo una possibilità di farcela. Quindi loro erano fuori a martellare ed ad estrarre le pistole… la situazione stava diventando piuttosto ostile”.

Riprendendo da quel punto, Birch ha poi aggiunto:

Erano circa le due del mattino, i vicini si lamentavano. Abbiamo chiuso a chiave tutte le porte. Quindi abbiamo dovuto trovare la traccia prima che la polizia facesse irruzione e ci buttasse fuori.

Fortunatamente, alla fine tutto ha funzionato al meglio e Smoke on the Water è entrata nell’album, nonostante inizialmente fosse considarata solo come “riempitivo“.

Le parole di Ian Gillan

Inizialmente non era considerata una traccia per l’album. È stata una jam al primo sound check. Non abbiamo lavorato sull’arrangiamento, era una jam. Smoke on the Water è entrata nell’album solo come traccia di riempimento perché avevamo poco tempo registrato. Su vinile, trentotto minuti – diciannove minuti per lato – era il tempo ottimale se volevi una buona qualità e mancavano circa sette minuti a un giorno dalla fine delle registrazioni. Quindi abbiamo tirato fuori la jam e ci abbiamo aggiunto la voce.

La sorpresa dei Deep Purple

Non sorprende che questa freddezza nei confronti di uno dei brani più iconici della ricchissima discografia dei Deep Purple alla fine abbia colpo di sorpresa la band stessa. Nata in momento di pausa e destinata ad essere un riempitivo, alla fine il brano entra nell’album. Il resto è storia.

Le riflessioni di Jon Lord

Con Machine Head nessuno di noi ha previsto [il successo di] Smoke on the Water. Quella era l’ultima cosa nella nostra mente , cioè che sarebbe diventata una canzone iconica. Non si può mai dire, dipende dalle persone. Nonostante la popolarità del riff, la sua origine è ancora un’ enigma. Nel 2007, Blackmore affermò di aver concepito il riff di Smoke on the Water dopo aver ascoltato i minacciosi rintocchi della Quinta Sinfonia di Beethoven e aver tentato di invertire il gancio del brano classico. Tuttavia, l’umorismo ironico di Blackmore è ben noto, il che significa che il riff potrebbe essere stato solo un classico esempio di “chitarrista di talento suona la chitarra e si imbatte in qualcosa che suona bene.”

— Onda Musicale

Tags: Deep Purple/Ian Gillan/Frank Zappa/Ian Paice/Jon Lord
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