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Aerosmith: scopriamo la rock band americana con alcune curiosità

Gli Aerosmith sono un gruppo musicale hard rock statunitense, formatosi a Boston nel 1970 anche chiamati “Bad boys from Boston” (i ragazzacci di Boston) per via della loro prima convivenza insieme al 1325 Commonwealth Avenue a Boston dove hanno scritto e realizzato le canzoni del primo album.

Oltre ad essere tra gli artisti di maggior successo nella storia del rock, hanno influenzato gran parte della musica negli anni settanta e ottanta, e hanno contribuito allo sviluppo di vari generi come l’hard rock e il glam metal. A loro volta gli Aerosmith si rifacevano, per attitudine e sound, a The Yardbirds, The Beatles, Chuck Berry (quest’ultimo ha influenzato Steven Tyler soprattutto per la presenza scenica) e niente di meno The Beach Boys. Inoltre, hanno venduto più di 150 milioni di dischi, di cui oltre 66 milioni nei soli Stati Uniti d’America, e sono anche il gruppo musicale americano con il maggior numero di album premiati dalla RIAA.

27 singoli ai primi 40 posti di numerose classifiche mondiali

Gli Aerosmith hanno piazzato ben 27 singoli ai primi 40 posti di numerose classifiche mondiali, nove al numero uno della Mainstream Rock Tracks. Hanno vinto numerosi premi, tra cui quattro Grammy Awards e dieci MTV Video Music Awards; nel 2001 sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. Ancora oggi continuano a suonare dal vivo in tour, guadagnando in media un milione di dollari a esibizione. I loro contributi nei mass media li hanno resi tra le principali figure nella cultura pop, e la rivista Rolling Stone li ha inseriti al 59º posto nella sua lista dei 100 migliori artisti di sempre. Nel 2011 il sito Gibson.com li ha classificati al 2º posto tra le 50 migliori band rock americane. Il gruppo ha una consolidata base di sostenitori, chiamata Blue Army.

La band capitanata da Steven Tyler ha superato il mezzo secolo di vita e la si può inserire a pieno titolo tra quelle fondamentali nella storia della musica contemporanea. Le curiosità che troverete qui sotto ce li raccontano nella loro gloria ma li avvicinano anche un po’ alla portata di noi comuni mortali.

Un incontro casuale

Un’estate di parecchi anni fa il giovane Steven si trovava a Sunapee Harbour a gustarsi le patatine fritte e gli hamburger dell’Anchorage, un piccolo “molo-ristorante” nel New Hampshire. Leggenda narra che, estasiato da quelle favolose fries, sia poi andato in cucina per conoscere il cuoco: si trattava di un certo Joe Perry.

La loro fu la prima volta di una band nei Simpson

Gli Aerosmith sono stati la prima band in assoluto a comparire in un episodio dei Simpson di Matt Groening, anticipando RHCPMetallicaU2Smashing Pumpkins… Correva l’anno 1991 e i loro alter-ego animati suonavano nientemeno che al Moe’s Tavern:

“Eravamo euforici, perché lì capisci davvero che ce l’hai fatta. Un attimo prima siete una rock band di bassa lega…
e poi ti vedi in TV, nel più grande cartone del tuo tempo!” 

(S. Tyler)
Anche due presenze in videogames

Nel mondo dei videogame, gli Aerosmith hanno fatto ben due incursioni: nel 1994 furono i protagonisti dello sparatutto arcade ‘Revolution X’, il cui scopo era salvare i musicisti dai mercenari della New Order Nation, incoraggiati proprio da Tyler & Co. con battute motivazionali del tipo: “Ricorda, la musica è un’arma”; nel 2008 poi, furono ancora loro a ricevere per primi l’onore di un gioco della serie ‘Guitar Hero’ interamente dedicato.

Nel tunnel della droga

Gli Aerosmith hanno fatto uso di droghe in maniera massiccia e pesante, specie a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Tutti i membri hanno sofferto questo problema, che diventò più grave per alcuni di loro. Un chitarrista arrivò a definire il gruppo “la band più drogata e alla moda di tutte”.

“Toxic Twins”

Steven Tyler non ha mai tenuto nascosti i particolari più bui della sua vita privata, tra cui un trascorso di droga insieme all’amico Joe Perry, tale da guadagnare loro il soprannome di “toxic twins“, ovvero “gemelli tossici“.

Anche a Disneyland!

Non contenti di videogiochi e cartoons, hanno firmato anche un altro emblema del divertimento americano da esportazione: le montagne russe Rock ‘n’ Roller Coaster, attrazione di punta dei luna park disneyani di mezzo mondo. Fedeli alla loro linea heavy ma pur sempre molto pop, i nostri hanno anche reinciso alcune hit, modificandole apposta per la folle corsa. Un esempio? “Love in an Elevator” è diventato “Love in a Roller Coaster”. La metrica non fa una piega.

Disney World è la mia idea di vacanza ideale

 (S. Tyler)
La nascita di una hit

Walk This Way è certamente una delle loro canzoni più celebri. E’ la storia di un primo amore e di un primo rapporto sessuale. Racconta le sensazioni che prova il protagonista, un “perdente del liceo“, nel confrontarsi con la “dolce e impertinente scolaretta che sa come muoversi“. Accompagnano il testo un incisivo riff di chitarra e un assolo entrato a pieno titolo tra gli assoli più belli della storia. Ma come è nata la hit che tutti conosciamo?

Pare che prima di un concerto i due stessero aspettando un carico di droga e, mentre aspettavano, stavano strimpellando distrattamente qualcosa insieme sul palco. Era la nascita di Walk This Way. Una seconda versione racconta che il titolo del brano sia nato da una scena del film Frankenstein in cui il gobbo Igor dice al suo accompagnatore “Walk This Way“.

Aspettavamo tutti che arrivasse un carico di droga. Joe Perry era sul palco
e io sono corso sul palco a suonare con lui. Chi l’avrebbe mai detto che,
suonando con Joe, quel pezzo sarebbe diventato così “grande” e avrebbe fatto quello che ha fatto?

Con il passare degli anni i primi “acciacchi”

Nel 2006, gli Aerosmith dovettero cancellare alcune date del loro tour negli USA perché Steven soffriva di uno strano mal di gola che rendeva rauco ogni suo acuto. Pare si trattasse della rottura di uno o più vasi sanguigni, così gli specialisti dovettero intervenire col laser. Dopo il lungo e per lui estraniante periodo di convalescenza e annesso “riposo vocale totale”, il leader degli Aerosmith volle entrare nell’Advisory Board del Voice Health Institute. Si tratta di un’organizzazione senza scopo di lucro che cerca fondi per finanziare la ricerca sul ripristino della voce e altri innovativi programmi scientifico-sanitari.

— Onda Musicale

Tags: Chuck Berry, The Beatles, Steven Tyler, Joe Perry, Yardbirds
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