Musica

Bonporti: il passato ed il futuro nelle mani del Maestro di Coro: grande successo per il convegno internazionale

|

Si è concluso ieri, venerdì 19 maggio 2017, il Convegno internazionale organizzato dal Conservatorio Bonporti e dedicato alla figura del Maestro di Coro.

Un primato per Trento, che ha accolto la prima manifestazione italiana con risalto internazionale volta ad approfondire una professione musicale che vanta una storia centenaria e che ancora oggi risulta fondamentale, soprattutto nel nostro territorio.

«È stato un convegno di forte valenza didattica – ha dichiarato Simonetta Bungaro, direttore del conservatorio trentino – che ha messo in luce tre dimensioni della didattica:la ragione, il gesto ed il cuore. Perché nell’educazione alla direzione di coro serve intelligenza e studio, ma anche la pratica della gestualità della mano, argomento che nei programmi del vecchio ordinamento non è mai stato indagato. E poi ci vuole il cuore, ossia l’aspetto relazionale di questa professione, la capacità fondamentale di mettersi in relazione con l’altro, il cantore e il coro nel suo insieme». «Durante il convegno abbiamo sentito parole antiche e parole contemporanee – ha concluso Bungaro – dal Maestro di Cappella del Rinascimento alla app tecnologica, con i possibili sviluppi della didattica in quest’ambito. Un grande successo che il Conservatorio Bonporti si porta a casa».

Le conferenze, gli interventi, i concerti e la tavola rotonda, eventi organizzati lungo tre intense giornate, hanno portato in città una trentina di esperti del settore – musicologi, docenti, direttori di coro, compositori – e ben sette formazioni corali, trentine e non. Il tutto coordinato da Lorenzo Donati, docente del Dipartimento di direzione corale presso lo stesso Bonporti nonché personalità italiana di rilievo in questo campo.

«Al convegno hanno partecipato relatori che arrivavano da tutta Europa, dalla Norvegia all’Ungheria – ha spiegato Donati – con una buona risonanza oltre i nostri confini nazionali. Erano presenti a Trento i più importanti direttori di coro che lavorano oggi in Europa, persone che hanno vinto i concorsi più prestigiosi e che sono costantemente invitate nelle giurie di famose manifestazioni, dei big comeRagnar Rasmussen, Ursa Lah, Ambrož Čopi. Di livello è stata anche la partecipazione italiana, sia tra i convegnisti sia tra il pubblico che ha raggiunto appositamente Trento, tutti addetti ai lavori e la crema della composizione corale».

«Abbiamo voluto una grande partecipazione di generi differenti – ha proseguito Donati – dal polifonico al popolare, dal liturgico al giovanile. Nelle quattro sessioni del convegno abbiamo affrontato quattro spicchi differenti e tutti molto specifici della coralità, dal Rinascimento alla contemporaneità, grazie agli interventi di docenti italiani e stranieri, vere punte di diamante del mondo musicale italiano e internazionale. Per citarne solo alcuni tra questi, Marco Gozzi dell’Università di Trento e Francesco Luisi dell’Università di Parma, due riferimenti per il Rinascimento».

Questi sono i numeri e le dimensioni del Convegno organizzato dal Bonporti, nel quale hanno trovato spazio anche le esibizioni di sette cori tra cui quattro dal Trentino, esempi di grande qualità, ciascuno nel proprio ambito, nonché il Coro del Conservatorio, che ha presentato un concerto con sole “Ave Marie”, da quelle famose di Verdi e di Bruckner a quelle composte degli studenti stessi, serata molto apprezzata dai convegnisti.

Per quanto riguarda i contenuti della manifestazione, ne parla ancora Lorenzo Donati: «Due sono stati gli aspetti fondamentali. Abbiamo presentato i risultati di una ricerca del nostro Dipartimento, uno studio iniziato due anni fa sulla situazione corale in Italia e che ha raccolto ad oggi più di settemila risposte, cui seguirà una pubblicazione. L’altro aspetto è stata la presentazione, da parte del professore norvegese Rasmussen, di una nuova applicazione per tablet e telefonini, realizzata per lo studio della direzione di coro attraverso le nuove tecnologie. Sembra un gioco – ha concluso Donati – ma c’è molto scienza, nata dalla collaborazione tra l’Università dell’Artico ed un’azienda di tecnologie digitali».

Grande onore, dunque, al conservatorio trentino, per aver organizzato un convegno di queste dimensioni e di questa risonanza. E mentre cala il sipario sul Maestro di Coro, il Bonporti è già pronto per un altro evento importante, un nuovo convegno sulla figura di Andrea Mascagni, a cento anni dalla nascita, che si terrà il prossimo 31 maggio 2017. 

 

{loadposition testSignature}

— Onda Musicale

Tags: Bonporti
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli