Il 1969 è stato un anno importante per la musica rock. In quel periodo sono usciti alcuni autentici capolavori tra cui “Abbey Road” dei Beatles, “Tommy” degli Who e “Led Zeppelin II” dei Led Zeppelin.
Proprio quest’ultimo album degli Zeppelin ha regalato al mondo una delle canzoni rock più iconiche di tutti i tempi: “Whole Lotta Love“. Un pezzo che unisce in modo magistrale blues, rock e psichedelia, creando un suono unico ed esplosivo. La canzone inizia con un riff di chitarra di Jimmy Page che entra subito nella testa dell’ascoltatore, destinato a diventare uno dei più iconici in assoluto della storia del rock. Robert Plant, il cantante del gruppo, entra poi in scena con la sua voce potente e sensuale e la canzone decolla in un crescendo di energia e passione a cui si unisce una sezione ritmica potente e incalzante con John Bonham (batteria) e John Paul Jones (basso). La canzone raggiunge il suo apice con un assolo di chitarra elettrica eseguito in maniera magistrale.
Il testo racconta in modo esplicito
Il testo di “Whole Lotta Love” è un omaggio alla sessualità che contiene frasi di sesso esplicito, con versi come “I wanna be your backdoor man” e “I’m gonna give you every inch of my love“. La canzone è stata considerata scandalosa per l’epoca, ma ha anche contribuito a rendere i Led Zeppelin una delle band più amate e influenti del rock.
“Whole Lotta Love” ha avuto un impatto profondo sulla cultura musicale degli anni ’70, diventando una canzone di riferimento per il genere hard rock. La canzone è stata influente anche dal punto di vista tecnico, presentando molte innovazioni sonore che sono diventate parte integrante della musica rock successiva.
L’uso del distorsore nella chitarra elettrica
In particolare, il brano ha introdotto l’uso della distorsione della chitarra elettrica come elemento musicale, creando un effetto sonoro che ha contribuito a definire il sound del rock degli anni ’70. “Whole Lotta Love” ha anche utilizzato tecniche di editing elettronico per creare effetti sonori innovativi, come il famoso “reverse echo” che si sente nel bridge della canzone. Jimmy Page disse che il riff di chitarra gli era venuto in mente nell’estate del 1968, nella sua casa galleggiante sul fiume Tamigi a Pangbourne.
“Ho scordato totalmente la chitarra e poi ho usato una tecnica
Jimmy Page
che mi permetteva di avere una sorta di rumori e grugniti, tirando fuori una specie
di ‘suono satanico’ che però non sarebbe mai potuto passare in radio”
L’innovazione tecnica e il commento di Page:
Era quello il modo in cui pensavamo le cose, cercavamo sempre di essere all’avanguardia e devo dire che questa era una delle cose più divertenti in assoluto. Questo è il grande vantaggio di avere totale controllo artistico su quello che stai facendo. Niente di tutto questo sarebbe potuto succedere se avessimo avuto un produttore esterno. Avrebbero messo tutto in discussione o semplicemente non avrebbero capito quello che stavamo cercando di fare, o avrebbero pensato che fosse solo rumore. Mi sono sempre assicurato che le nostre idee fossero realizzate senza alcun tipo di interferenza.”
Inno alla rivoluzione sessuale
“Whole Lotta Love” ha avuto anche un impatto culturale non indifferente, diventando un inno della rivoluzione sessuale degli anni ’70. I testi provocatori della canzone e il sound potente e sensuale sono diventati un simbolo della ribellione giovanile dell’epoca.
Le dispute legali sui diritti d’autore
Nonostante il grande successo della canzone, i Led Zeppelin hanno avuto diversi problemi legali legati ai diritti d’autore. Il brano, infatti, presentava una somiglianza con un brano blues di Willie Dixon (dal titolo “You Need Love“), senza il suo consenso o una giusta compensazione. La questione è stata risolta solo molti anni dopo, quando gli Zeppelin hanno raggiunto un accordo con Dixon e i suoi eredi.
Il commento di Robert Plant:
Il riff di Page era il riff di Page. Era lì prima di qualunque altra cosa. Ho solo pensato “Beh, e adesso che faccio?” È stato un colpo di fortuna. Adesso ripagato profumatamente. All’epoca ci furono molte discussioni sul da farsi. Alla fine decidemmo che si trattava di un’influenza così vaga e remota nel tempo (erano già passati 7 anni) che… beh, ti pizzicano solo quando hai successo. Funziona così.”
Una canzone leggendaria che ha segnato la storia del rock
La sua combinazione di sonorità potenti e testi provocatori ha fatto di questa canzone un inno della ribellione giovanile degli anni ’70 e un simbolo della cultura rock. L’innovazione tecnica e sonora del brano ha influenzato molti artisti successivi, facendone un capolavoro della musica rock. E’ stata l’ultima canzone suonata dal vivo dai Led Zeppelin.
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