Mick Taylor è uno dei chitarristi più influenti e iconici della storia del rock. Nato nel 1949 a Dartford, nel Regno Unito, Taylor si è unito ai Rolling Stones nel 1969, sostituendo Brian Jones.
Il suo contributo alla band è stato cruciale per definire il sound dei Rolling Stones negli anni ’70, periodo considerato il più creativo e prolifico della band. Mick Taylor, al secolo MIchael Kevin Taylor, ha apportato un nuovo livello di virtuosismo e melodia alle chitarre dei Rolling Stones, con parti di chitarra che spaziavano dal blues al rock psichedelico.
“Sticky Fingers”
Uno dei lavori più celebri di Taylor con i Rolling Stones è stato l’album “Sticky Fingers” del 1971, dove ha creato alcuni dei riff di chitarra più famosi della storia del rock, come quello di “Brown Sugar“. La sua tecnica di chitarra fluida e melodica ha aggiunto una nuova dimensione al sound dei Rolling Stones, distinguendoli da molte altre band dell’epoca.
L’uscita dagli Stones
Nel dicembre del 1974 lasciò la formazione per dedicarsi, senza troppa fortuna, alla carriera solista. Il suo distacco dagli Stones non ha mai trovato una spiegazione univoca. A quanto sembra, le ragioni della rottura vanno ricercate nell’inconciliabilità tra la sua direzione musicale e quella degli Stones, che a metà anni settanta abbandonarono il blues rock per approcciare generi diversi, nel difficile rapporto con Keith Richards, in quel periodo fortemente compromesso dall’eroina, in problemi relativi al non accreditamento dei brani a cui Taylor aveva collaborato e nell’eccessiva frenesia dei tour.
Taylor e la sua carriera solista
Ha pubblicato alcuni album di qualità (quattro per la precisione), spaziando dal blues al rock al jazz. Ha anche lavorato con molti altri artisti, tra cui Bob Dylan, John Mayall (quando aveva solo 17 anni e prese il posto nella band di Eric Clapton), Jack Bruce e Carla Olson. Nel 2013, trentadue anni dopo l’ultima esibizione con i Rolling Stones, Taylor si riunì con i vecchi compagni di band in occasione del cinquantesimo anniversario del gruppo, mentre tra il 2013 e il 2014 suonò con loro in numerosi concerti, tra cui il Glastonbury Festival e il concerto ad Hyde Park.
Tempo dopo, scherzosamente avrebbe detto:
Un minuto prima stavo suonando con gli amici musicisti di Hatfield e un minuto dopo ero in tour negli States come solista di John Mayall e dei Bluesbreakers.”
Il suo stile musicale
Uno dei tratti distintivi del sound di Taylor è stato l’uso innovativo dell’effetto wah-wah, che ha utilizzato in molte delle sue parti di chitarra. Ha anche sviluppato un sound distintivo con l’uso di pedali elettronici, creando effetti sonori che spesso sembravano provenire da strumenti diversi dalla chitarra. Il suo contributo all’ascesa dei Rolling Stones ha reso la band una leggenda del rock, ma la sua carriera solista e le sue collaborazioni con altri artisti hanno dimostrato la sua versatilità e la sua abilità di spaziare in molti generi musicali, pur non riservandogli il successo che, forse, meritava.
Alcune curiosità
- Ha lavorato con Bob Dylan.
- Mick si è riunito nel 2013 con il Stones, dopo 32 anni, in occasione del 50esimo anniversario delal band.
- Nel 1988 è entrato con gli Stones nella Rock and Roll Hall of Fame.
- Cosa c’entra Mick Taylor con Ligabue? Ebbene, il grandissimo ex Stones ha inciso con il rocker di Correggio il brano Hai un momento Dio? nel 1996, per l’album Su e giù da un palco.
- Nel 2013, trentadue anni dopo l’ultima esibizione con i Rolling Stones, Taylor si riunì con i vecchi compagni di band in occasione del cinquantesimo anniversario del gruppo, mentre tra il 2013 e il 2014 suonò con loro in numerosi concerti, tra cui il Glastonbury Festival e il concerto ad Hyde Park.