Musica

L’eredità musicale di Peter Green: dal rock blues ai Fleetwood Mac

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Peter Green è stato un chitarrista e cantautore inglese, famoso per essere il co-fondatore della leggendaria band rock Fleetwood Mac.

Biografia di un prodigio

Nato il 29 ottobre 1946 a Bethnal Green, Londra, Peter Green (al secolo Peter Allen Greenbaum) è stato un prodigio musicale e ha iniziato a suonare la chitarra sin da giovane. Il suo percorso musicale è iniziato a metà degli anni ’60 quando si unì ai Bluesbreakers di John Mayall, una popolare blues band di Londra. Inizialmente Peter è chiamato a sostituire per alcune date Eric Clapton e successivamente entra nella band in pianta stabile. Durante questo periodo Green ha sviluppato il suo stile distintivo alla chitarra, fortemente influenzato dalle leggende del blues dell’epoca, come B.B. King e Albert King.

La nascita dei Fleetwood Mac

Nel 1967 Peter Green ha lasciato i Bluesbreakers per formare la sua band, che ha chiamato Fleetwood Mac, dal nome della sezione ritmica della band, Mick Fleetwood alla batteria e John McVie al basso. La band è diventata rapidamente famosa per la sua miscela di blues, rock e pop e Green è stato uno dei principali autori e compositori delle canzoni della band.

Il tanto successo lo ha destabilizzato

Stimato cantautore e chitarrista di talento, Peter Green si trovò impreparato a gestire il grande successo che gli piovve addosso: cominciò ben presto a fare uso di LSD, per di più in maniera sempre più massiccia e scriteriata, accusando seri problemi di tenuta psichica. Durante la sua carriera con i Fleetwood Mac ha scritto e registrato alcuni dei loro più grandi successi, come “Albatross“, “Black Magic Woman” e “Oh Well“. Ha lasciato la band nel 1970. In seguito, paranoia ed allucinazioni inasprirono sempre maggiormente gli ormai indefettibili problemi di schizofrenia, costringendolo al ricovero in ospedale psichiatrico dal 1977.

La sua carriera solista condizionata dalla droga

Dopo aver lasciato i Fleetwood Mac, Green ha continuato a registrare e fare concerti, ma la sua carriera è stata interrotta da lunghi periodi di inattività e problemi di salute. Nel corso degli anni, è stato anche coinvolto in alcune collaborazioni con altri artisti, come la Peter Green Splinter Group.

Green è stato riconosciuto come uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi e la sua influenza sulla musica rock e blues è stata enorme. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua musica, tra cui l’inclusione nella Rock and Roll Hall of Fame con i Fleetwood Mac nel 1998.

Il suo stile

Peter Green ha sviluppato uno stile originale con assolo personali (ben resi grazie ad una Gibson Les Paul del 1959, venduta [Secondo alcune fonti regalata] successivamente a Gary Moore, per poi passare nelle mani di Kirk Hammett) sorretti da un distintivo vibrato assai armonico.

Ha influenzato generazioni di artisti rock ed è tuttora ritenuto uno tra i più influenti blues men britannici di ogni tempo. Non a caso, mostri sacri del blues come B.B.King (col quale collaborò alla incisione di un album nel 1971) e John Mayall ne hanno sempre posto in rilievo le capacità di interprete e l’unicità dello stile.

Il triste epilogo

Ha vissuto gli ultimi della sua vita defilato dai riflettori e in uno stato di isolamento quasi totale, ma in pace e in serenità con se stesso. Peter Green è morto nel sonno a Canvey Island (Essex) il 25 luglio del 2020 all’età di 73 anni.

— Onda Musicale

Tags: Eric Clapton/B.B. King/Gary Moore/John Mayall/Fleetwood Mac
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