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“Indelibly Stamped” dei Supertramp: un disco ricordato più per la copertina che per le canzoni

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Indelibly Stamped” è il secondo disco del gruppo rock britannico-canadese Supertramp, pubblicato nel 1971.

L’album ha rappresentato un passo in avanti nella carriera dei Supertramp, anche se non ha ottenuto un grande successo a conferma che la band era ancora alla ricerca della sua personalità. Che verrà nei dischi successivi.

La copertina

La fotografia in copertina ritrae una giovane donna, Marion Hollier, pagata 45 sterline per mettersi in posa, che dichiarò: “non ero molto felice di posare a seno nudo ma le 45 sterline mi hanno fatto decidere“. Alcune edizioni hanno la copertina a colori, come in Nord America, dove uscì nel 1976.

Il disco track by track

Il disco si apre con “Your Popps Don’t Mind“, un pezzo orecchiabile e dinamico, caratterizzato da un ritmo rock-blues. Il brano si distingue per il suo sound potente e la sua melodia accattivante, che ne hanno fatto un buon successo radiofonico.

Indelibly Stamped entra nel vivo con Travelled, una delle migliori canzoni del disco, con Roger Hodgson al microfono. Siamo relativamente lontani dalle atmosfere che renderanno maggiore giustizia alla classe cristallina dei Supertramp, ma non è un caso che il brano sia quello più vicino ai suoni dell’esordio nelle armonie vocali e nella scrittura, più l’uso del sax che comincia a ritagliarsi il suo spazio e dimostrando come l’intera operazione Indelibly Stamped fosse frutto più della necessità che della voglia.

Ancora Hodgson al canto per la delicata ballata dall’armonia vagamente beatlesiana Rosie Had Everything Planned firmata Farrell-Hodgson, ed anche la più movimentata Forever, basata sui fiati, ricorda ancora i Beatles e gli appena trascorsi anni 60, pur in maniera completamente diversa e con una presenza del rock’n’roll/blues più evidente. 

Forever chiude poi la facciata A con sonorità che annunciano a sprazzi il futuro del gruppo, ma inseriti in un brano piuttosto anonimo di sapore simil-gospel ed arrangiato in modo a tratti discutibile. Facciata B che è inaugurata dalla voce di Dave Winthrop prestata al ritmo blues di Potter e piuttosto adatta al mood indolente del brano, mentre Coming Home to See You è un altro di quei pezzi che contiene un certo mood tipico dei Supertramp che prenderà più corpo in seguito, ma qui ancora presentato in forma embrionale e coniugato in maniera abbastanza leggera. 

Times Have Changed, poi, è un brano scritto da Palmer-James qui dotato di un nuovo testo firmato Rick Davies/Roger Hodgson, anche questo molto made in Supertramp, pur in forma grezza. 

Friend in Need è un ulteriore esempio di quel flavour che deve qui ancora prendere forma definita, ma la cosa migliore di Indelibly Stamped è posta in coda. 

Aries, infatti, è l’unico esempio contenuto da questo album di canzone strutturata, densa di quell’eredità anni 60 ravvisabile nell’uso delle percussioni e dei fiati, ancora capace di produrre ottime atmosfere musicali e già contaminata da accenti progressive misti ad una propensione al pop più raffinato che, non dimentichiamolo, è alla fine il territorio d’elezione dei Supertramp migliori.

Formazione
  • Roger Hodgson – chitarra acustica, chitarra solista, basso, voce
  • Frank Farrell – basso, piano, accordion, armonie vocali
  • Rick Davies – tastiere, armonica, voce
  • Kevin Currie – percussioni
  • Dave Winthrop – flauti, sassofoni, voce
In sintesi

Indelibly Stamped” è un album frettoloso prodotto da un gruppo la cui ricerca della propria identità era ancora in itinere e sotto pressioni esterne che poco avevano a che fare con la musica in senso stretto. Indelibly Stamped resta anche a distanza di tanti anni un lavoro piacevole, al più, ma non oltre questo. Tolte un paio di canzoni (Travelled ed Aries), la scaletta di questo vinile -un vero flop nelle vendite- era e resta di secondo o terzo piano sia rispetto al corpus della produzione dei Supertramp, che rispetto a quella delle band migliori presenti sulla scena nell’anno domini 1971.

— Onda Musicale

Tags: Supertramp
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