Joseph Anthony Passalacqua, meglio conosciuto come Joe Pass (New Brunswick, 13 gennaio 1929 – Los Angeles, 23 maggio 1994) è stato un chitarrista jazz statunitense.
Joe Pass, viene ricordato come uno dei più grandi chitarristi jazz di tutti i tempi, non solo per la sua notevole tecnica e la grande conoscenza dello strumento, ma anche per le sue indiscutibili capacità improvvisative e compositive. Il suo uso estensivo della tecnica del walking bass, del contrappunto melodico durante l’improvvisazione, l’uso di uno stile di esecuzione a accordi-melodia e l’enorme conoscenza delle progressioni di accordi, hanno aperto nuove possibilità per la chitarra jazz e hanno avuto una profonda influenza sui chitarristi successivi.
Uno dei chitarristi più influenti e ammirati nella storia del jazz
Figlio di immigtai italiani (siciliani) Joe Pass ha iniziato a suonare la chitarra da bambino e si è rapidamente rivelato un prodigio dello strumento. Gia da adoloscente girava in luno e in largo per gli stati americani ad esibirsi con la chitarra. Ha avuto una carriera musicale eccezionale, caratterizzata da una maestria tecnica e da una profonda comprensione armonica. Ha raggiunto la fama internazionale negli anni ’70, quando ha iniziato a registrare una serie di album solisti che hanno dimostrato la sua abilità di suonare da solo con un virtuosismo straordinario.
Il suo stile
Uno dei tratti distintivi del suo stile è stato l’uso dell'”accompagnamento simultaneo“, una tecnica che gli ha permesso di suonare sia le linee melodiche che gli accordi contemporaneamente sulla chitarra. Nella prima fase della sua carriera si è ispirato a Django Reinhardt e Charlie Parker. Preferì abbandonare totalmente il plettro, e suonare con le dita, trovando che questo gli permetteva di realizzare più facilmente i suoi concetti armonici. La sua serie di album da solista, Virtuoso (volumi da 1 a 4) è una dimostrazione della raffinata tecnica di Pass. Questa tecnica innovativa ha dato al suo suono una ricchezza e una complessità uniche. Joe Pass ha suonato con molti grandi nomi del jazz, tra cui Ella Fitzgerald, Oscar Peterson e Duke Ellington. La sua capacità di adattarsi a diversi contesti musicali e di improvvisare in modo brillante lo ha reso un collaboratore molto ricercato. Oltre alla sua abilità tecnica, Pass era anche un compositore talentuoso. Ha scritto numerose composizioni originali, molte delle quali sono diventate dei classici del jazz, come “Blues for Alican” e “Catch Me.”
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La sua strumentazione
Joe Pass lasciò che alcuni costruttori di strumenti usassero il suo nome su alcuni modelli di chitarre, ma usava quegli strumenti solo per soddisfare i suoi obblighi verso quelle case produttrici, o come strumenti da viaggio. In realtà suonava (principalmente) una Gibson ES-175 e una chitarra costruita appositamente per lui dal liutaio Jimmy D’Acquisto. La Epiphone ha prodotto un’edizione della linea di semiacustiche Emperor in suo onore; in precedenza, la Ibanez produceva una chitarra modello Joe Pass, come continua a fare con influenti chitarristi jazz come George Benson e Pat Metheny.
I suoi consigli
Joe Pass è stato anche un grandissimo maestro. Ha sempre parlato volentieri della sua tecnica, lasciando molti video. Uno in particolare è celebre: An Evening with Joe Pass, del 1994, nel quale spiega qual è il suo approccio alla chitarra solista.
Non puoi pensare e suonare allo stesso tempo. Se pensi a quello che stai suonando, quel che suoni diventa pomposo, artificiale. Penso che devi solo concentrarti sulla musica, e lasciare che la musica esca da sola. La musica è come il linguaggio. Hai una collezione di idee musicali e pensieri che hai accumulato durante la tua storia musicale, più tutta la musica del mondo, è tutto nel tuo inconscio, e devi pescare da lì.”
L’incontro con la droga
Come molti musicisti contemporanei, ebbe presto contatto con la droga, il che lo portò in carcere durante gli anni ’50. Questo colpo lo portò al distacco dallo strumento per parecchi anni. Tornò a suonare incessantemente la chitarra durante i due anni e mezzo passati nel centro di riabilitazione di Synanon, per poi tornare nel 1962 con “The Sounds of Synanon“.
La sua scomparsa
Joe Pass è morto per un cancro al fegato a Los Angeles, California, il 23 maggio del 1994, all’età di 65 anni.