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Adrian Vandenberg: chitarrista leggendario e Icona dell’Hard Rock con i Whitesnake

Adrian Vandenberg  nasce a L’Aia il 31 gennaio 1954 ed è un chitarrista olandese. È conosciuto principalmente per aver fatto parte, nel corso degli anni ottanta, dei Whitesnake.

Adrian Vandenberg è un musicista olandese noto per il suo talento come chitarrista, compositore e membro di diverse band di successo. Ha iniziato a suonare la chitarra fin da giovane, sviluppando una passione per la musica che avrebbe segnato il suo futuro.

Negli anni ’70 inizia a farsi un nome nella scena musicale olandese, suonando in diverse band locali

Nel 1981, ha ottenuto la grande opportunità di unirsi ai Whitesnake, una delle band rock più famose dell’epoca, fondata dal carismatico cantante David Coverdale. Con i Whitesnake, Vandenberg ha avuto l’opportunità di mostrare il suo talento come chitarrista solista e ha contribuito alla creazione di alcuni dei brani di maggior successo del gruppo.

Durante il suo periodo con i Whitesnake, Vandenberg ha registrato due album molto acclamati, “Slip of the Tongue” nel 1989 e “Restless Heart” nel 1997. Appare nei crediti di “Slip of the Tongue” nonostante – a causa di un infortunio alla mano – non abbia potuto partecipare alle registrazioni del disco (al suo posto suonò Steve Vai). Tuttavia, nel 1999, la band ha deciso di prendere una pausa e Vandenberg ha deciso di intraprendere progetti musicali diversi.

Nel corso degli anni successivi, Vandenberg ha lavorato su vari progetti, tra cui la creazione della sua band Vandenberg’s Moonkings nel 2013. La band ha pubblicato diversi album di successo, dimostrando ancora una volta la grande abilità di Vandenberg come chitarrista e compositore. La sua tecnica chitarristica è caratterizzata da assoli melodici e tecnicamente avanzati, combinati con un suono bluesy e rock’n’roll.

La sua strumentazione

E’ sempre stato un amante della Gibson Les Paul ma nella sua carriera ha utilizzato molte altre chitarre come Fernandes, Schecter, Peavey. Usa prevalentemente amplificatori Marshall ma non disdegna – occasionalmente – altri marchi.

Il suo stile

Adrian Vandemberg possiede uno stile musicale unico, in grado di renderlo riconoscibile nei contesti rock più disparati, sin dai primordi con i Vandenberg. Il suo è uno stile molto diverso rispetto allo stile degli altri chitarristi degli Whitesnake, più votati ai funambolismi e allo shredding. Adrian, ispirandosi allo stile di Michael Schenker (Scorpions), predilige unire passaggi lenti e veloci in una sorta di “crescendo“, mischiando sonorità tipiche del Blues rock e dell’Hard Blues con licks tipici dell’heavy metal europeo anni 70-80. Questo lo rende, di fatto, un chitarrista piuttosto versatile, in grado di passare da contesti più “romantici” ad altri, distintivi proprio dei Whitesnake. Nel suo “romanticismo” compositivo ha di fatto privilegiato la ricerca di uno stile melodico, piuttosto che uno rude o diretto, arioso, piuttosto che aggressivo. La massima espressione di tutto questo è convogliata in ballate quali Burning HeartHow LongDifferent World o in brani dove Adrian Vandenberg si concede alla chitarra acustica, ispirandosi ad uno stile neoclassico.

Il ritorno sulle scene

Nel 2020, Vandenberg ha annunciato il ritorno dei Vandenberg con una nuova formazione. Il gruppo ha pubblicato l’album “2020”, ricevendo un’accoglienza positiva dalla critica e dai fan. L’album ha mostrato che Vandenberg è ancora un chitarrista di grande talento e che la sua musica continua a ispirare le nuove generazioni di appassionati di rock.

— Onda Musicale

Tags: Steve Vai, Whitesnake, David Coverdale
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