Morrissey, al secolo Steven Patrick Morrissey nasce a Davyhulme (Inghilterra) il 22 maggio del 1959 ed è un cantautore e scrittore britannico.
Considerato tra i più importanti precursori e innovatori della musica indie e britpop, Morrissey è ritenuto uno dei più grandi parolieri della storia della musica britannica e i suoi testi sono divenuti oggetto di studio accademico. Nel 2007, il quotidiano inglese Daily Telegraph l’ha inserito nella classifica dei cento geni viventi. Nel 2008 è stato invece annoverato tra i cento grandi cantanti di tutti i tempi, in una classifica stilata dalla rivista Rolling Stone. È conosciuto anche come il carismatico frontman degli Smiths, una delle band più influenti degli anni ’80.
Morrissey è cresciuto in una famiglia di origine irlandese a Manchester e ha sviluppato fin da giovane un interesse per la musica. Nel corso della sua adolescenza, ha sviluppato una passione per l’arte, la letteratura e la musica indie, che avrebbero avuto un’enorme influenza sul suo stile e sulla sua poetica musicale.
La nascita degli Smiths
Nel 1982 Morrissey ha fondato gli Smiths insieme al chitarrista Johnny Marr. La band ha avuto un successo immediato grazie alle melodie orecchiabili, ai testi intelligenti e introspettivi di Morrissey e all’energia della loro musica. I loro album, tra cui “The Smiths” (1984), “Meat Is Murder” (1985) e “The Queen Is Dead” (1986), sono considerati dei classici del rock alternativo.
Nel 1987 lo scoglimento della band (a causa di tensioni interne) e l’inizio di una lunga carriera solista
Morrissey ha intrapreso una carriera da solista che ha avuto alti e bassi che è durata dal 1988 al 1999. Il suo album di debutto solista, “Viva Hate” (1988), ha ottenuto un notevole successo e ha stabilito Morrissey come un artista a sé stante. Altri album di successo includono “Your Arsenal” (1992), “Vauxhall and I” (1994) e “You Are the Quarry” (2004).
Il suo stile musicale
Morrissey è noto per il suo stile di canto distintivo, che spazia dalla voce cupa e profonda alle note più alte e lamentose. Le sue liriche affrontano temi come l’isolamento, l’alienazione, l’amore non corrisposto e l’identità. Ha una capacità unica di comunicare sentimenti complessi attraverso le sue canzoni, guadagnandosi una base di fan devota.
Alcune controversie
Il cantante è stato, nel corso della sua carriera, duramente critico anche nei confronti di alcuni colleghi come Madonna, David Bowie, George Michael e Robert Smith (cantante dei Cure) che ha poi risposto alle critiche dichiarando: “Se Morrissey è vegetariano, allora io mangio carne solo perché odio Morrissey.“
Nel 1994 Morrissey è stato attaccato da Nicky Wire, bassista e paroliere dei Manic Street Preachers che, rispondendo a un suo commento sul diritto alla libertà di parola per il British National Party, si è riferito a Morrissey come a un “vecchio triste e inacidito che farebbe qualsiasi cosa per ottenere attenzione dalla stampa e a cui semplicemente piace irritare le persone.”
Richey James Edwards, co-paroliere dei Manics, ha aggiunto che Morrissey era evidentemente spaventato dalle sue stesse dichiarazioni, in quanto non era pronto a discuterle con alcuno e non era in grado di addurre argomentazioni logiche a sostegno dei suoi commenti.
Nel luglio del 2011, in un’intervista al magazine Billboard, rispondendo ad una domanda del giornalista sul mondo della musica pop odierno e, in particolare, sul personaggio di Lady Gaga, Morrissey ha dichiarato di percepire il suo stile come “niente di nuovo“.
Mi piace l’idea di donne in pieno controllo ma sono stanco di vedere cantanti che non possono pubblicare una canzone senza l’aiuto di settecentocinquanta danzatori frenetici che provano a simulare erotismo. È effettivamente fraudolento, e l’esatto contrario di erotico. Edith Piaf era alta mezzo metro, indossava sempre un modesto abito nero, cantava senza scenografie o luci, e la sua voce ruggiva al di sopra del vento, con un incredibile potere di comunicazione. Vorrei che McDonna [Madonna] ci provasse”.
Le accuse di razzismo
Morrissey è stato spesso accusato di razzismo durante gli anni ottanta e novanta, soprattutto rivolte ad alcuni versi ambigui presenti nelle canzoni Bengali in Platforms e National Front Disco, oltre che su una biografia del cantante scritta da Johnny Rogan, ove si sostiene che Morrissey, verso la fine dell’adolescenza, avrebbe dichiarato “Non odio i pakistani, ma mi dispiacciono immensamente.” Un’altra canzone citata (dal NME) come possibile prova del razzismo di Morrissey è Asian Rut, del 1991, nella quale si descrive l’omicidio di un uomo asiatico da parte di bianchi, anche se, in uno dei versi incriminati, it must be wrong three against one? (“dev’essere sbagliato, tre contro uno?”), Morrissey sembra essere chiaramente dalla parte della vittima asiatica.
Nel 1994 Morrissey ha fortemente respinto le accuse di razzismo, dicendo: “Se io sono razzista il Papa è femmina. Il che non è vero. Se il National Front dovesse odiare qualcuno, quel qualcuno sarei io. Sarei il primo della lista.” Secondo il cantante la rabbia di estrema destra “è semplicemente rabbia che deriva dal loro essere ignorati, in quella che si suppone sia una società democratica». I critici delle accuse di razzismo notano anche il fatto che Morrissey sia coinvolto in organizzazioni come Amnesty International e il fatto che, nel 2004, sia stato uno dei fondatori del gruppo Unite Against Fascism.
Il suo amore per gli animali e la scelta vegetariana
Morrissey è vegetariano sin da quando aveva 11 anni e, nel corso della sua carriera, si è sempre esposto in prima persona portando avanti battaglie mediatiche contro l’uso improprio degli animali. Da sempre è un convinto sostenitore dei diritti degli animali. «Ho sempre avuto difficoltà col cibo perché mangio solo pane, patate, pasta e noci. Tutti mattoni. Non posso mangiare niente che abbia sapore. Non ho mai mangiato curry e aglio e [non ho mai bevuto] caffè.»
La sua sessualità
La sessualità di Morrissey è da sempre oggetto di dibattito pubblico, alimentato dalle molte dichiarazioni contrastanti e mai chiarificatrici del cantante, nelle quali non ha mai esplicitamente dichiarato il suo orientamento sessuale. Ha comunque sempre messo in chiaro che non si considera un portavoce per la popolazione gay e, nel 1984, ha dichiarato di rifiutare “di riconoscere i termini etero, bi-sessuale omo-sessuale, perché tutti hanno esattamente gli stessi bisogni sessuali. La gente è solo sessuale, il prefisso… è irrilevante.”
Nella sua autobiografia, pubblicata nell’ottobre del 2013, Morrissey ha rivelato, in maniera esplicita, di aver avuto una relazione con un uomo chiamato Jake Owen Walters durata due anni. Pur senza addentrarsi in dettagli troppo intimi riguardo a questo rapporto, il cantante ha raccontato di camere d’albergo condivise e di essersi fotografato con la testa sulla nuda pancia di Jake Nel libro, Morrissey parla anche della sua mancanza di interesse verso le ragazze in adolescenza: